Alla terza vittoria consecutiva, fra campionato e Champions, lassù qualcosa è cambiato, e non solo perchè gli azzurri sono tornati, appaiati al Milan, in vetta alla classifica. Si sono ritrovati, hanno ritrovato la forza e la coesione del gruppo, nonostante l'infermeria piena Conte è riuscito a riequilibrare la squadra. Conferma assoluta per la qualità e l'efficienza del nuovo modulo 3-4-3, per la formula esterni a go go, con Neres e Lang che volano e compensano la mancanza di peso offensivo al centro della manovra. Ed in tema del brasiliano, lui ha segnato il gol decisivo su assist di Hojlund, apparso all'Olimpico più che sufficiente e non solo per la finezza di quel passaggio millimetrico, ma per aver fatto salire più volte la manovra, un lavoro più oscuro che di brillantezza ma estremamente efficace. Un encomio pure per Lucca: il tanto vituperato centravanti è subentrato negli ultimi minuti ma si è reso utile in area propria nel respingere palloni e in qualche affondo per allungare passi e restringere il tempo.
A Roma si è rivisto il Napoli dal forte carattere che un anno fa ha vinto lo scudetto. E dire delle assenze. Già a mezza squadra le speranze di lottare sino alla fine sono incoraggianti, figurarsi quando torneranno i pezzi da novanta assenti. Per quel che riguarda la Roma, non è quasi mai riuscita a rendersi pericolosa, tranne che in zona Cesarini e ci ha messo una pezza super Milinkovic. Gli attaccanti giallorossi hanno fatto tutti flop. e la ambizioni scudetto dei ragazzi di Gasperini subiscono un forte ridimensionamento. Una partita non fa primavera, ma il Napoli è apparso troppo superiore.
Ragazzi che partita, vi vogliamo sempre così!- Il Napoli inizia con il pepe nei piedi, più della Roma. Di Lorenzo con gran colpo al volo ci va vicino. Ed è Neres con una volata alla Gimondi a correre verso la porta di Svilar ed ad infilarlo. Contropiede stucchevole e Napoli in vantaggio. Nota, l'assist per il furetto brasiliano è stato di Hojlund. Al bacio. Il primo tempo scorre con dominio ospite.
Al riposo con gli azzurri non solo in vantaggio ma superiori ai giallorossi in ogni e per dove. Nella ripresa Gasp, squalificato, prova a cambiare qualche carta in tavola ma la sua Roma non decolla e resta inoffensiva. Però aumenta la pressione, mentre il gruppo Conte abbassa il baricentro, ma di pericolo veri non se ne vedono.. Ed allora via Lang ed Hojlund e dentro Politano ed Elmas. Tanti gli errori da una parte e dall'altra. Il secondo tempo è un inno al disordine e all'imprecisione. Poi proprio a un soffio dalla fine, Milinkovic salva il vantaggio con la sua manona. Unica vera palla gol di una Roma lontana dalle sue serate migliori.
Quel furetto che non lo fermi più-Neres terzo gol in due partite. Il brasiliano si è finalmente piazzato in una posizione inscalfibile, cioè di titolare vero e meritato. Fino a qualche settimana fa, il brasiliano era l'uomo devastante, o comunque vivacissimo, a partita in corsa, ma raramente incideva quando cominciava dal primo minuto. Adesso tutto è cambiato. Neres è di sicuro maturato, esploso in mille coriandoli di giocate imprevedibili, di confidenza col gol, di sfuriate inafferrabili. Sul lato opposto, cresce anche Lang. L'olandese aveva bisogno solo di tempo per dimostrare che i venti e più milioni sono stati un buon investimento.
La difesa, è tutta un'altra storia- Conte ha sempre adoperato quella a tre. Poi l'arrivo a Napoli lo ha costretto a rinnegare una delle fondamenta del suo credo. Sarà un caso ma la formula nuova funziona una meraviglia. Beukema si è rivelato un altro buon acquisto, ma il rientro di Rrahmani e Buongiorno ha ridato quel salto di qualità che era mancato. Nelle ultime tre gare fra campionato e champions appena un gol incassato, la media migliora dopo i disastri di qualche tempo fa. Poi mano a mano che saranno recuperati gli acciaccati si vedrà quale schieramento adottare.
Primo posto e le altre cosa ci dicono- Che il Milan è la concorrente alla vetta più organizzata, con la Lazio non ha straconvinto, ma non ha coppe e la scaltrezza di Allegri può pesare molto, oltre al ritrovato Leao. Forse, mai visto così in forma. L'Inter è ondivaga e negli scontri diretti barcolla, la Roma vista con gli azzurri è meno prepotente di quanto ci si immaginava-servirebbe forse un attaccante di maggior peso-, la Juve non sembra all'altezza di una grande rincorsa. Insomma, questo Napoli ammirato a Roma a mezza squadra, con tanti tanti infortuni, se la può giocare con tutti. E quando rientreranno gli assenti potrebbe esser la squadra più forte, semprechè i muscoli resistano alle logoranti sedute contiane.
(Foto fonte Ansa).