Biografia
È sposato con Laura e ha due figlie, Claudia (classe 1975) e Chantal (classe 1985).[2]
Caratteristiche tecniche
«Garella è il più forte portiere del mondo. Senza mani, però»
(Gianni Agnelli)
Soprannominato Garellik, era famoso per la tendenza a parare con ogni parte del corpo, producendosi in interventi stilisticamente sgraziati, ma nondimeno efficaci. Dal rendimento altalenante, a volte alternava prestazioni eccellenti ad errori grossolani, ribattezzati Garellate da stampa e tifosi.
Carriera:
Giocatore
Debuttò in Serie A nel corso del campionato 1972-1973 con la maglia del Torino (gara contro il Lanerossi Vicenza). Seguirono due stagioni con il Casale in Serie D e Serie C con un gol all'attivo segnato su rigore.
Dopo un anno al Novara fu tesserato dalla Lazio con la quale rimase per due anni: nel primo fu sempre in panchina perché chiuso da Felice Pulici, mentre l'anno successivo divenne titolare, totalizzando 29 presenze, grazie alla fiducia accordatagli dal tecnico biancoceleste Luís Vinício. Dopo due prestazioni mediocri contro il Lens nelle coppe europee e contro il Vicenza in campionato, Garella fu contestato dalla tifoseria biancoceleste, che cominciò anche a soprannominarlo Paperella. Fu ceduto, quindi, alla Sampdoria in Serie B, dove militò per tre stagioni, totalizzando in totale 113 presenze e 97 gol subiti in maglia blucerchiata.
Dopo l'esperienza sotto la Lanterna passò all'Hellas Verona allenato da Osvaldo Bagnoli, con il quale partecipò alla storica conquista dello scudetto nella stagione 1984-1985. Garella risulterà determinante in più partite, specialmente in Roma-Verona del 21 ottobre 1984, in cui mantenne la porta inviolata con una serie di interventi decisivi.
Nell'estate del 1985 passò al Napoli col quale vinse un altrettanto storico scudetto e la Coppa Italia 1986-1987.[2] Dopo una "rivolta" mai ben chiarita, che lo vide protagonista insieme a Ferrario, Salvatore Bagni e Bruno Giordano contro l'allenatore Ottavio Bianchi, venne ceduto all'Udinese in Serie B.Si ritirò dopo il campionato 1990-1991 giocato in cadetteria con la maglia dell'Avellino, collezionando 2 presenze e subendo 2 reti, per un brutto infortunio subito nell'autunno del 1990. In carriera ha totalizzato complessivamente 245 presenze in A e 218 in B.
Allenatore
Prima allena a Torino l'U.S.D. Barracuda, squadra di Prima Categoria. Nel 2011 ricopre l'incarico di preparatore dei portieri del Pergocrema. Nella stagione 2012-2013 diventa allenatore della squadra giovanile juniores del Cit Turin. Il 26 settembre 2013 subentra come allenatore della prima squadra del Barracuda in Prima Categoria.
Dirigente
È stato direttore sportivo di una squadra dilettantistica di Pecetto Torinese, in provincia di Torino, militante in Promozione, e successivamente osservatore della Canavese, compagine di Serie D. Nel 2015 è dirigente del Barracuda.
Fonte:Wikipedia