Venerdì, 16 Settembre 2022 15:50

"Un Calcio alla Radio" di Umberto Chiariello

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Umberto Chiariello: "Domenica sera uno scontro tra organizzazioni completamente diverse per gli stessi obiettivi".

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio Umberto Chiariello, è intervenuto con il suo editoriale: ......

 

"La Champions ha portato buone notizie in Italia con 3 vittorie in 4 partite, l’Europa League e la Conference League hanno visto la Roma vincere 3-0 soltanto alla ripresa giocando tutta la partita con un uomo in più contro una squadra finlandese; la Lazio ha preso una scoppola memorabile in terra danese: 5-1 e Sarri furibondo che minaccia di cacciare qualcuno o le dimissioni. Chi sta peggio di tutte è la Fiorentina che, dopo aver fatto un mercato ‘da sogno’, è una squadra che non segna mai e ne prende da tutti. Alla fine della fiera tra campionato e coppe, le due squadre che vanno a braccetto e che domenica sera si scontreranno sono Napoli e Milan. Due modelli gestionali totalmente diversi tra loro: Milan con una struttura invidiabile, dirigenti di alto profilo, uomini spogliatoio di grandissima personalità, ma tanti giovani e tante scoperte. Napoli con un solo uomo a comando, struttura snellissima eppure perseguono gli stessi obiettivi: essere competitivi, ringiovanire la rosa, abbattere il monte ingaggi, costi contenuti, competitività, prospetti da lanciare: domenica sera uno scontro tra organizzazioni completamente diverse per gli stessi obiettivi".

Beppe Incocciati: "Spalletti leader di questo Napoli. Milan-Napoli? Ci sono assenze importanti".

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Beppe Incocciati, ex Napoli e Milan: "Maradona era eccellente in tutto, anche nel golf, ha sempre avuto un dono, qualcosa in più degli altri. Noi ci siamo conosciuti durante un Milan-Napoli a San Siro e fui io a realizzare il 2-1 della vittoria quell’anno, la sera andai a festeggiare con gli amici in un locale e dopo un po’ arrivò Diego, passammo la serata insieme. Scelsi Napoli con grande convinzione, nonostante mi volesse la Juventus, perché giocare accanto a Maradona non capitava tutti i giorni. Quando ho iniziato la mia carriera sono entrato in campo accanto a Pelé e, attraverso il mio cammino, ho avuto la fortuna di scendere in campo con Crujiff, Zico, Platini, Falcao e tanti altri. Kvara? Ha dei margini di miglioramento. Se sarà intelligente e capirà dove migliorare le proprie potenzialità, potrà occupare un posto importante tra i calciatori di grandissimo livello, dipende da lui. C’è molto da migliorare ed immaginiamo se dovesse farlo quanto possa diventare importante tra qualche anno. ​ Spalletti nervoso in conferenza? Non c’è cosa peggiore di mostrare quello che la tua storia già dimostra. Credo che lui abbia accusato il colpo perché si è avvicinato a ciò che è stato il percorso di Ancelotti. Spalletti è un caro amico, ma non bisogna mai mettersi in competizione con coloro che hanno dimostrato di essere più bravi di te. L’unica cosa che puoi fare per emularli è vincere quanto loro. In questo calcio, sotto l’aspetto della comunicazione, manca un po’ lo spirito della battuta. Non è solo Spalletti, è un po’ un costume che non conoscevo, evidentemente fa parte di una nuova generazione. Quest’anno, rispetto allo scorso anno, credo che lui riesca a tenere in mano la situazione, credo che l’unico leader quest’anno sia lui. Milan-Napoli? Sono due squadre che lamentano assenze importanti, ma ho trovato in brillante forma Politano e questo mi fa piacere. È un ragazzo che lavora bene e, nonostante le polemiche precampionato, ho trovato che sia rigenerato: potrebbe essere uno dei pochi a saltare l’uomo. Sono cresciuto nel Milan dai 14 anni, ma mio padre era tifosissimo del Napoli e ripensare alla sua espressione quando ho indossato la maglia azzurra, mi viene da piangere".

Alessandro Renica: "Turnover di Spalletti necessario, l'ho difeso perché lui ha i dati che glielo co­nsentono".

A Radio Napoli Centr­ale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Ales­sandro Renica, ex gi­ocatore del Napoli: "Ai tempi il Milan ci ha sorpreso da un punto di vista tatti­co, Sacchi ebbe un paio di idee giuste che sconvolse i piani delle squadre. Dopo essere stato studia­to e capito e aver trovato le contromisu­re, capitava che fac­evamo una goleada. Quest’anno vedrà il campo cosa ci dirà: a Napoli si sono abit­uati a questi grandi inizi, ma bisogna che vengano portati avanti con continuità e sapendo che ogni domenica c’è una sfi­da importante da aff­rontare con avversari di qualità e che ogni volta è un esame per tutto il gruppo. Rrhamani e Kim bar­riera di altissimo livello? Oggi sì, non c’è dubbio. Domani non lo so. Al momento riconosco il merito che il campo gli ha dato, ma il campio­nato è lungo. Kim mi ha sorpreso, ma la vera sorpresa è tutto il Napoli. Lobotka e Anguissa? Qualora calassero comincere­bbe qualche problemi­no. Il centrocampo del Napoli è sbalordi­tivo. Energia, lucid­ità, inserimento, tu­tte qualità che gli appartengono e che lo rendono un gran re­parto per il Napoli. Turnover di Spallet­ti? È una necessità. L’ho difeso perché Spalletti ha dei dati che nessuno di noi ha ed in base a que­sti fa delle scelte. L’anno scorso sping­endo con sempre gli stessi giocatori si è arrivati a molti infortuni. La rosa del Napoli ha del pote­nziale ben studiato. Le rotazioni sono frutto dello studio dell’allenatore dei suoi giocatori. Gol di Raspadori? Vedendo la partita l’avrei tolto e avrei tenuto Kvara, ma quando poi ti fa un gol di qu­ella difficoltà e con una precisione chi­rurgica, devi fare un mea culpa. Per me i tre fondamentali sono Zielinski, Lobot­ka e Anguissa. Cremo­nese? Se mantiene qu­esti ritmi è una squ­adra che si può tran­quillamente salvare. Ha perso qualche pa­rtita senza meritarl­o. Leao o Osimhen chi perde di più tra Milan e Napoli? Entra­mbe, mi verrebbe da dire di più il Napol­i. Il Milan ha un gi­oco bello, pulito e con forte personalit­à. Prevedo una parti­ta con tanti gol, di­co 3-2 per il Napoli­".

Guido Trombetti: "Sc­oncertato dall'atteg­giamento di Spallett­i. Il Napoli che ha battuto il Rangers non può avere paura del Milan".

A Radio Napoli Centr­ale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Guido Trombetti, ex rett­ore dell'Università degli Studi di Napoli Federico II: " Sono sconcertato dall’a­tteggiamento di Spal­letti: è il caso di fare una sparata con­tro Kvara, in pubbli­co, dopo ogni partit­a? È vero che a volte è egoista, che deve passare di più, ma vuoi dirglielo in spogliatoio? Cosa vuoi dimostrare, che co­mandi? Tu non comandi niente. Pretende di dire ai giornalisti cosa devono chiede­rglieli. Tutta la mia ammirazione va a De Laurentiis che ha una pazienza straord­inaria. Le forme di queste esternazioni sono dannose, che fa­cesse un sorriso in più. La storia parla: Totti, Icardi, ha litigato con tutti. Prevenire è meglio che curare. Quello che mi dispiace è se si fraintende, io spe­ro che Spalletti res­ti a Napoli altri 10 anni, la sua capaci­tà è fuori discussio­ne. Milan-Napoli? Non ho mai fatto prono­stici. Il Napoli che ho visto contro i Rangers non può avere paura di nessuno, poi se c’è una cosa che è piena di insidie è il mondo dei ris­ultati calcistici, ma quello contro i Ra­ngers è un Napoli st­ellare ".

Tommaso Mandato: "Spalletti padrone di questo Napoli. Lozano? Aspettative troppo alte per i soldi spesi".

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Tommaso Mandato, avvocato e procuratore: "Simeone o Raspadori? Dico il Cholito che ha la stessa tipologia di gioco di Osimhen. Raspadori dà soluzioni diverse, facendolo giocare da prima punta la squadra non è ancora pronta. Indubbiamente sta mettendo in luce la sua voglia di giocare ad un certo livello, arrivare a Napoli da Sassuolo significa godere di un palcoscenico diverso. Sa quello che vuole, non è da poco. Nel calcio abbiamo imparato a dire ‘mai dire mai’, fare pronostici è completamente immaginario. Sicuramente lo spogliatoio ha perso grandi giocatori, ma potrebbe aver perso anche una sorta di cappa ostativa. Direi che è il secondo anno di Spalletti e lui conosce meglio l’ambiente ed i suoi giocatori diventando padrone della situazione. Lozano? Si porta dietro una valutazione che fa attendere spunti da 50 milioni di euro, è un giocatore regolare, non può essere considerato un fuoriclasse. Kvara è un bellissimo giocattolo, è un ragazzo che ha gran voglia ed ha grosse doti tecniche, oltre ad essere forte nelle gambe. Milan-Napoli? Mi auguro 1-2. Sono fiducioso, il Napoli è molto in forma e Leao è più importante di Osimhen per la squadra".

 

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Mario Passaretti

Nato a Torre del Greco il 28/05/1979, diplomato in maturità classica. Giornalista da giugno 2015 e direttore del sito www.ilcuoreazzurro.it dal 2022. Collaboratore del giornale "Il Roma"

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