Giovedì, 29 Settembre 2022 16:13

Umberto Chiariello: "12 partite consecut­ive e spazio a tutti. Domani il Toro va preso per le corna".

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A Radio Napoli Centr­ale, nel corso di Un Calcio alla Radio Umberto Chiariello, è intervenuto con il suo editoriale: "Il Napoli torna in camp­o, è la prima ad apr­ire l’ottavo turno di campionato alle ore 15:00 di sabato co­ntro il Torino. Vinc­erà il Napoli nei pa­nni del Matador – che non è più Cavani - o il Toro sarà un avversario troppo ost­ico per gli azzurri?....

Ricordando che a Mi­lano, contro l’Inter, ha dominato ed Han­danovic ha fatto la miglior partita della stagione. Torino ostico, Juric non gio­ca bene, ma fa gioca­re male gli avversari con un uomo contro uomo, senza una pun­ta di spessore segna poco. Ripartendo dal Torino, il Napoli non si fermerà più: 12 partite consecuti­ve. L’unica settimana tipo di questo cic­lo, che si conclude il 12 novembre, sarà quella che porta al­la partita contro la Roma. Torna Demme, Lobotka avrà un’alte­rnativa; recupero la­mpo per Politano; Os­imehn potrebbe rient­rare da qui a poco e nel frattempo Raspa­dori e Simeone si me­ttono in mostra; anc­he Ndombele è tornato in forma. Il vero problema del Napoli sarà la turnazione, 12 partite consecuti­ve non si possono gi­ocare con la stessa squadra. Come ha det­to Spalletti, ‘devono giocare tutti’, so­prattutto per evitare di infortunare la squadra come successo alle avversarie. Il problema non è fare turnover, ma come farlo. Il calcio è bello e fetente, non sarà mai scienza esa­tta, ci sarà il caso ad incombere ed i centimetri, a volte, allungano la vita".

 

appato di casa. Napoli-Torino? Azzurri superiori".

 

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Raffaele Di Fusco, ex Napoli e Torino: "Parole di Cassano? Non ha tanta dimestichezza con l’italiano, bisogna interpretare quello che dice. È un bel calciatore, ma non dovrebbe mai dire una cosa del genere: ovunque è andato l’hanno cacciato, più scappato di casa di lui? Mi sembrano assurde le sue parole. La squadra del primo scudetto di Maradona era composta da grandi giocatori e altri di ottimo livello. Siamo abituati alle Cassanate, ma l’espressione usata da lui è offensiva. Catanzaro? Ci andai perché volevo giocare, all’epoca le regole erano diverse. Fui l’unico a chiedere di andar via ai tempi di Maradona, poi fui costretto a tornare. All’epoca non c’era lo svincolo, firmai con Allodi tre anni di contratto in bianco pur di andare a giocare. Bruno Giordano? Uno dei più grandi attaccanti, di una precisione di altissimo livello, era veloce, ma il suo punto debole era il colpo di testa. La mia parata più bella? Quella ad Avellino su Colomba. Scappati di casa in questo Napoli? Bisogna capire come si interpreta, ma qualche scappato di casa in squadra non fa mai male. Napoli-Torino? C’è bisogno che il Napoli faccia il Napoli, in quel caso il Toro è inferiore".

 

Claudio Gavillucci: "Esordio di Ferrieri Caputi l'inizio di un'Era. Sono convinto che presto si potrà ascoltare il colloquio tra arbitro e VAR".

 

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Claudio Gavillucci ex arbitro: "Maria Sole Ferrieri Caputi in Sassuolo-Salernitana spero sia un punto di partenza, per la collega sarà una bella vetrina e bisogna subito buttarsi alle spalle l’esordio perché dovrà essere un percorso che porterà le donne ad avere più opportunità, come accade in altri sport. Il movimento arbitrale femminile, come quello calcistico, negli ultimi anni ha avuto la giusta rilevanza e spero si prosegua su questa strada. Tra i punti dell’agenda di Trentalange c’era da mettere in pratica lo sviluppo del movimento femminile all’interno dell’arbitraggio. Nel momento del fischio iniziale, il calcio trasforma tutti, dal punto di vista della personalità sono convinto che le donne sono superiori agli uomini in ogni campo. Il punto debole potrebbe essere l’aspetto atletico, ma nel caso specifico, la Ferrieri Caputi viene dall’atletica leggera e sembra essere superiore a tanti colleghi uomini. Arbitri donne in Inghilterra? In giro per l’Europa si sta spingendo l’arbitraggio femminile. In Inghilterra c’è la Welch che non ha ancora arbitrato in Premier. Polemica con Sarri? Fino al momento in cui l’AIA si riparava dietro un muro di gomma, sono stato il primo a restarne contrariato. C’è stata un’apertura mediatica e non mi aspetto che un allenatore qualificato come lui si lasci andare ad uno sfogo del genere di fronte ad un episodio che non era così clamoroso. Do 100% ragione all’AIA. Quando inizieranno a parlare gli arbitri dopo le partite? Non è una questione che riguarda solo l’AIA, ci sono dinamiche relative anche al giudice sportivo e va gestito insieme alla FIGC. Ritengo che, più che parlare dopo una partita, si potrebbe dare la possibilità di poter ascoltare colloqui tra VAR e arbitro e renderebbe tutto molto trasparente. Credo che dalla stagione prossima, come succede già negli USA, accadrà anche in Italia. Gli arbitri e i giocatori non sono abituati a farsi ascoltare, quindi va capito da un punto di vista tecnico come filtrarle senza fastidi".

 

Pietrangelo Chierchia: "Quanto accaduto con i biglietti per l'Ajax è impensabile nell'Era Digitale. La rabbia dei tifosi cresce".

 

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Pietrangelo Chierchia, segretario UANM: "Ieri non ero sul posto, ma ero a contatto con tutti i club che abbiamo -circa una settantina- ed ho avvertito del malumore. Non posso sapere se la SSC Napoli ha colpe dirette o indirette su quanto generato, ma si è creata un’enorme coda a causa di soli due botteghini per una mole enorme di tifosi che volevano ritirare i biglietti con il disagio della pioggia. La società deve impegnarsi affinché queste cose non accadano più, sono intolleranti queste cose. Obiettivamente, nell’Era Digitale è impensabile far fare la coda per ritirare i biglietti contro l’Ajax al botteghino a tifosi del Napoli che vivono altrove. Ho trovato sgradevole mandare la gente a casa che ha fatto ore di fila e si è dovuta presentare il giorno dopo. Nella percezione del tifoso resta il fatto che la società non gli è vicina. Quando ci sono avvenimenti di questa rilevanza perché la società non fa comunicati per mettere al corrente i tifosi? La rabbia cresce!

 

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Mario Passaretti

Nato a Torre del Greco il 28/05/1979, diplomato in maturità classica. Giornalista da giugno 2015 e direttore del sito www.ilcuoreazzurro.it dal 2022. Collaboratore del giornale "Il Roma"

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