Dopo aver iniziato la stagione con un brillante e volitivo 4-2-3-1, Rui Vitória è passato ad un più accorto 3-4-3, mantenendo pressappoco gli stessi uomini ed intatta la voglia di proporre un calcio di chiara matrice portoghese, fatta di possesso palla e di costruzione delle azioni sulle fasce, a destra con Rasskazov-Moses-Larsson ed a sinistra con Dzhikiya-Lucas-Promes.
Con il 4-2-3-1 la difesa vedeva, davanti a Maksimenko, Rasskazov sulla destra, i centrali Gigot (regista difensivo francese) e Dzhikiya ed il brasiliano Lucas sulla sinistra, con Kutepov, che aveva un atteggiamento più da centrale rispetto a Dzhikiya, come alternativa. La mediana è stata composta da Umyarov e Zobnin con Kral come prima alternativa dei due titolari Zobnin era l’elemento dotato di maggior dinamismo. Per quanto riguarda la trequarti si sono alternati l’ex interista Moses e Bakaev sulla destra, Larsson e Ignatov al centro e Promes e Mirzov sulla sinistra, punta centrale è stato schierato Sobolev, vero e proprio riferimento avanzato, dotato di un grande fisico e molto bravo ad occupare la zona centrale.
Con il passaggio al 3-4-3 la squadra ha guadagnato imprevedibilità ed un gioco ancora più brillante, Rasskazov e Dzhikiya si sono piazzati come intermedi, anche se talvolta mantengono un atteggiamento tattico diverso e, soprattutto il primo, non si fa problemi ad uscire sulla fascia, come dimostra l’heatmap in foto;
Moses è tornato a fare ciò che è nelle sue “corde”, vale a dire l’esterno bravo anche a dare ampiezza e sprintare su e giù sulla fascia, inoltre è stato inserito l’argentino Ponce come punta.
In fase di non possesso lo Spartak si posiziona con un 5-2-2-1 che, in alcuni casi, si trasforma in un 5-3-2, l’altezza della linea difensiva varia da situazione in situazione, in ogni caso gli uomini di Rui Vitória cercano sempre di mantenere abbastanza alta la linea.
Non disdegnano un recupero palla altissimo, sfruttando la “garra” di Ponce e le capacità olandesi di Promes, la vera stella della compagine moscovita, e l’impostazione “europea” di due esterni come Larsson e Bakaev, spesso supportati dal dinamismo di Zobnin, ora infortunato (al suo posto giocherà il più accorto Litvinov) e di Umyarov.
In fase di possesso palla lo Spartak sfrutta molto le fasce, con Moses e Lucas che sono elementi molto tecnici, dotati di facilità di corsa ed in possesso di buoni fondamentali,
finora quando Moses è stato assente la manovra ne ha risentito e la compagine moscovita ha dovuto attaccare solamente sulla fascia sinistra, soprattutto grazie alle combinazioni tra Lucas e Promes con l’olandese che va spesso nell’half space per un “dai e vai” oppure per la conclusione personale.
Non cercano la manovra dal basso ma fanno subito transitare il pallone sulle fasce, in particolare puntano a non dare punti di riferimento in attacco con i tre attaccanti che si scambiano spesso la posizione
e con Lucas che si dimostra spesso un regista che va in zone centrali per portare avanti l’azione. Una volta che hanno sviluppato l’azione sulle fasce, poi sfruttano i cross cercando di occupare l’area con Ponce e Lucas e con Larsson e Promes che sfruttano le seconde palle sulle respinte delle difese avversarie.
Concludendo, si può dire che la squadra russa non è irresistibile, soprattutto se il Napoli saprà leggere le trame di gioco che i moscoviti proporranno sul campo, è già una partita decisiva dal momento che la vittoria dello Spartak contro il Legia Varsavia li ha posti ai vertici della classifica, il Napoli deve assolutamente fare proprio il risultato se ha delle mire sull’Europa League che può essere un buon “trampolino” per navigare verso obiettivi più prestigiosi e per crescere ancora come squadra.