Da giorni si invocava una vittoria che poi è finalmente arrivata. Qualche patema nel finale, la Fiorentina non era in forma splendida splendente ma l'arrembaggio negli ultimi minuti è stato da accelerazione cardiaca. Il Napoli reduce da una miniserie tutt'altro che positiva, cinque gare e solo quattro punti. Fiorentina una sola vittoria nelle ultime sei trasferte nelle quali peraltro aveva sempre incassato almeno un gol. Lukaku a digiuno da cinque gare, insomma c'erano elementi per etichettare la sfida alla Viola come tappa fondamentale nella corsa scudetto degli azzurri.
Si poteva fare eccome punteggio pieno. Si doveva. E basta. Anche perché il gruppo Palladino giovedì sera aveva giocato una tirata partita in terra greca, ma ciò non gli impedito di lottare con vigore sino all'ultimo secondo. I numeri del Napoli sono stati molto incoraggianti. Ben 19 i tiri verso la porta di De Gea, di cui 11 nello specchio. Un dato molto positivo per una squadra che spesso era stata imputata di scarso peso offensivo. I gol sono stati due ma potevano essere di più, molte chances sprecate sotto porta, nel finale la più ghiotta dal subentrato Simeone che quest'anno fatica a lasciare il segno.
Lo hanno lasciato un bel marchio invece Lukaku (un gol ed un assist) e Raspadori, molto dinamico e prolifico nel cercare di di sorprendere il portiere viola. Un piccolo tiro al bersaglio quello di Jack, ottima speranza per le ultime e decisive 10 gare. Questo Napoli è certo che potrà giocarsela sino alla fine, forte anche di alcuni vantaggi di calendario rispetto all'Inter.
Un Napoli piaciuto nel complesso. Vigore e cuore, ma pure ordine e logica- Gli azzurri si presentano come da previsione, con un modulo che è una via di mezzo fra un 3-5-2 e un 4-3-3. Con Spinazzola pendolino. Il Napoli prova subito a far cose importanti e il Rasp ha sui piedi la palla giusta per il vantaggio ma la calcia con troppa leggerezza e colpisce De Gea. Spreco imperdonabile. E' preciso e glaciale invece Lukaku sulla ribattuta goffa e centrale del portiere viola, impegnato da un tiro di Mc Tominay al culmine di una di quelle azioni che solo lo scozzese sa. Vantaggio azzurro. E Lukaku che rientra nel tabellino dei goleador. Gli azzurri sono impostati al meglio, si battono con il classico spirito alla Conte, ma sono messi bene in campo. Concentrati e tosti.
Traversa di Di Lorenzo, il Napoli sa ricamarsi occasioni ghiotte. Ma non la chiude, sfiora il raddoppio però si resta in sottile bilico e si va a riposo.
Ripresa. La Viola cambia atteggiamento e si fa avanti. Predominio nel possesso palla. Ma è il gruppo Conte a fare il colpaccio: assist con bacio di Lukaku per un Raspadori vivacissimo sino ad allora e raddoppio. Poco tempo per brindare e Gudmundsson accorcia con un notevole tiro da fuori. Il risultato resta in bilico fino al fischio che manda tutti a casa, però il Napoli poteva segnarne di più di due. Diciannove conclusioni verso la porta sono un dato importante e lo stesso Conte ha precisato a fine gara che "Dobbiamo fare più gol". In risalto fra gli azzurri a parte i due attaccanti, ancora Lobotka che gira bene con l'altro regista Gilmour, Spinazzola si è svenato anche con educazione e classe. Tutti promossi, per una vittoria che non poteva sfuggire.
Il miglior Lukaku dell'anno, ma anche Rasp in evidenza- Decimo gol stagionale ed ottavo assist per Big Rom. che contro la viola ha impressionato dopo cinque partite per lo più poco esaltanti. Il belga ha fatto certo, e bene, ciò che sa fare meglio, cioè far salire la squadra, ha giocato molti palloni, ha fatto da sponda, da rifinitore e sul primo gol si è fatto trovare nel posto giusto al momento giusto. Nella precisa e millimetrica posizione dove un autentico bomber si deve trovare. Una risposta alla critiche che lo davano troppo impegnato a fare un lavoro oscuro o di spalla e meno incisivo in area. Sulla parata imprecisa di De Gea lui era là. Crescita Lukaku evidente ed indispensabile per le prossime 10 gare, come ha detto Conte dieci finali. Una statistica che la dice lunga sull'apporto di Lukaku: quando lui segna gli azzurri vincono sempre.
Quattro gol per Jack Raspadori, molto attivo e partecipe quasi in ogni azione offensiva, ha tirato molte volte in porta, talvolta con difetti di precisione. Il suo gran lavoro e la discreta confidenza con il gol metteranno Conte dinanzi a ad una scelta molto difficile quando Neres ritroverà il campo. come si può escludere un Rasp così in palla che segna e tira a ripetizione. Peraltro la sua accoppiata con Lukaku è un'intesa molto attiva ed interessante. Rasp lascia a Lukaku più spazio per agire. La coppia ideale saranno loro? Forse sì.
La risposta più semplice è sempre esser tormentati dal dubbio amletico e il sonno leggero per l'imbarazzo delle scelte piuttosto che avere gli uomini contati. Questa riflessione in vista del rientro di Neres.
L'Inter tiene duro, ma avevamo tanto sperato- Il doppio vantaggio del Monza sabato al Meazza ha fatto volare alto per molti minuti la fantasia e l'ambizione dei tifosi azzurri e non solo loro. Poi, nonostante le fatiche d'Olanda, la maggiore qualità dei nerazzurri e la classe scintillante di Lautaro hanno spento i sogni di un clamoroso possibile sorpasso Napoli. Il prossimo turno invece vedrà fuoco e fiamme da spegnere per l'Inter, impegnata a Bergamo, contro un'Atalanta che ora libera dalla Coppe può tornare quella di qualche mese fa. Potrebbe essere il prossimo turno quello del sorpasso per il Napoli. L'Inter avrà anche la Champions in settimana ma il passaggio di turno è ormai scontato ed Inzaghi potrà lavorare du turn over. La corsa scudetto mai come quest'anno è così vibrante e ricca di colpi di scena. Dopo un decennio di predominio di una ammazzacampionato, stavolta c'è da divertirsi e soffrire sul serio. I tifosi del Napoli sono avvisati. Preparino pure le camomille.
(Foto fonte Sportmediaset).