"Quando sono venuto qui, l'ho fatto per vincere lo scudetto. Dopo la sfilza di allenatori eccellenti che ha avuto il Napoli, io avevo solo una strada da percorrrere, quella della vittoria. Vedere i napoletani festeggiare è una emozione indescrivibile. Senti sulla pelle e sulle spalle la loro passione, il loro amore e anche la responsabilità che ti dà questa maglia speciale. E' questo popolo splendido oggi a trasferirmi la più grande felicità. Siamo riusciti a compiere un percorso magnifico e nei momenti di difficoltà abbiamo sempre reagito. Mi sento più rilassato, ce l'ho fatta e ce l'abbiamo fatta a scrivere una pagina di storia per questa città.
Dicevano che non ero convinto di vincere. L'anno scorso mi sono saltati tutti addosso dicendo che avevo puntato troppo in alto quando dissi che avremmo provato a vincere lo scudetto. L'ho fatto per tirare fuori il massimo ai calciatori e e costruire una mentalità vincente che si è manifestata quest'anno".
Poi le dediche: "Per primo ai tifosi, poi alla Società, al Presidente e a tutti coloro che lavorano quotidianamente per questo Club. Poi alla mia famiglia, a mia figlia Matilde che è una grande tifosa. Poi un pensiero a mio fratello Marcello".
E la voce di "Spallo" si rompe in un pianto di commozione...