Sulla prova di grande mentalità contro l'Atalanta di Gasperini all'andata
"La mentalità si costruisce nel tempo, fu una partita che ha rafforzato il concetto di calcio che volevamo fare con un risultato strappato a fatica. Con l'Atalanta sono grandissime sfide, il risultato finale te lo devi meritare per portarlo a casa, sono una grande squadra, allenata da un grandissimo allenatore".
Sulla sconfitta con la Lazio e la preparazione al match contro l'Atalanta
"L'Atalanta gioca in maniera diversa, la Lazio gioca in un fazzoletto di campo facendo le stesse cose, interpretando bene quando accorciare con la linea e quando scappare, ma usano la copertura di spazi, blocco squadra, mentre l'Atalanta ti dà spazi tra gli uomini, ti vengono addosso, le distanze tra i reparti saranno più ampie e sei tu che crei degli spazi perché ti illudo di averli creati ma poi con la fisicità e la conoscenza del loro calcio è un'illusione e spesso ti ritrovi con l'uomo addosso e devi avere un ritmo superiore, dovremo sbrogliare una situazione non facile ma vogliamo una vittoria e sentirci fieri nel comportamento in casa".
Sul silenzio delle curve in segno di protesta
"Ho visto una partecipazione totale, un voler star vicino alla squadra, non ho trovato niente di differente. Noi abbiamo l'idea di quello che vogliamo fare, di cosa affrontiamo di partita in partita, e l'unica via di uscita è la vittoria sempre e sappiamo che il nostro pubblico è al nostro fianco sempre e ci darà una mano tutte le volte che ci vedrà in difficoltà e l'ho percepito così anche nell'ultima".
Mese decisivo per le ambizioni del Napoli
"Si parla sempre di partite future, l'ho già detto tante volte che per noi non funziona così, se ne affrontiamo più di una insieme... noi ne affrontiamo una per volta e l'attenzione è tutta alla partita con l'Atalanta. Non abbiamo la presunzione di poter gestire un campionato come se fosse una formalità o un intralcio ad altre gare più importanti, l'intralcio è solo l'Atalanta ora ed è fortissima per tanti motivi".
Su Ostigard
"E' un professionista, un uomo eccezionale, poi è anche un buon calciatore, sta facendo delle conoscenze del nostro campionato ed ha qualità ben delineate. In un calcio dove si gioca più sulle seconde palle e sulla costruzione lanciata è insuperabile, fortissimo, in un calcio dove si gioca su spazi più stretti ci sono delle cose che sta apprendendo e migliorando. Solo la qualità di due centrali perfetti come Kim e Rrahmani non gli ha concesso molto spazio".
Sullo Scudetto
"Ci penseremo quando non ci sarà un'altra squadra in condizione di prenderci come punti. Ragazzi dobbiamo fare ancora tante partite di livello, abbiamo visto quale qualità c'è in Italia nonostante ciò che si dice nel confronto europeo, questo la dice lunga sulle difficoltà di portare a casa il risultato"
Su Simeone convocato dall'Argentina
"Gli brillavano gli occhi, è di quelli veri, sanguigni, per i sudamericani è ancora più forte e significa che anche in poche partite ha lanciato un messaggio indelebile per chi lo valuta. Lui non ha una prestazione in base al gettone che inserisci, lui la fa sempre allo stesso modo, forte, e tenta di dare l'aiuto maggiore alla causa".
Su Raspadori
"Sta lavorando benissimo, lavora in campo col pallone, ma non con la squadra, aspettiamo da un momento all'altro l'ok dei medici per poterlo utilizzare nelle esercitazioni".
Su Elmas come soluzione al posto di Lozano
"Può essere la soluzione a qualsiasi volontà, è uno fortissimo, uno come me lo vorrebbe sempre avere, poi è chiaro che può giocare di più o meno, ma bisogna sempre tenere presente le prestazioni precedenti".
Su Kvaratskhelia e la situzione in Georgia
"Sì, si è schierato con i social in maniera importante, come una persona deve fare quando ritiene ci siano ingiustizie, facendo leva sulla sua forza d'ascolto, è un voler scendere virtualmente in piazza anche lui. Noi lo abbiamo ritenuto giusto, vada applaudito più di un gol per la sua posizione, siamo contenti di avere un grandissimo calciatore che è anche un grandissimo uomo".