Napoletano doc, veneziano da oltre trent'anni e un amore sviscerato per la maglia azzurra che lo porta a seguire il Napoli ovunque.
Consigliere comunale, ex assessore provinciale, segue il Venezia e ha il cuore azzurro.
- Possiamo dire che ha un sapore particolare questa sfida per lei, lagunare d'adozione?
- Indubbiamente. Nutro una profonda simpatia per la squadra del Venezia e i suoi tifosi. Auspico a Zanetti e ai suoi ragazzi un bel campionato.
- Come è nata l'Associazione?
- Dalla mia passione, insieme ad un gruppo di amici, per Napoli e il Napoli. Due anni fa, poco prima dell'arrivo della pandemia, abbiamo deciso di fondare l'Associazione Culturale Petenopea e poi di affiliarci all'Associazione Italiana Napoli Club.
Dopo il lungo periodo di stop a causa delle restrizioni anti-covid, stiamo finalmente ripartendo. Al momento contiamo una cinquantina di iscritti e siamo diventati Associazione Culturale Partenopea Club Napoli Venezia della quale mi fregio di essere presidente.
Domenica sarò al Maradona per seguire la partita e contemporaneamente canale 21 sarà in diretta streaming proprio dalla nostra sede.
- Da tifoso sfegatato, come ha vissuto l'amaro finale della scorsa stagione e cosa pensa della scelta di Spalletti?
- In merito a quel Napoli-Verona, dico "scurdámmoce 'o ppassato". E d'altronde non potrebbe essere diversamente; per amore della nostra maglia, la delusione è stata tanta ma passa tutto, anche perché noi che non viviamo lo spogliatoio non sapremo mai cosa è accaduto realmente.
Spalletti è un personaggio, un allenatore di piazza che sa il fatto suo. Ha esperienza e sa gestire uno spogliatoio. Scelta che mi piace, pur non negando di aver sperato in un ritorno di Sarri. Checché se ne dica, quello dell'ex toscano è stato un grande Napoli, non solo per quanto ci abbia fatto divertire, ma soprattutto sotto il profilo del collettivo. Ecco, da Spalletti mi aspetto questo: un gioco, un collettivo.
-Il rinnovo di Insigne, arriverà?
-Innanzitutto io mi domando come Lorenzo Insigne, campione d'Europa che è stato anche importante nel cammino della nazionale verso la vittoria, possa essere messo continuamente in discussione.
Il mio auspicio è che resti e che il rinnovo possa siglare la fine di tutti i malcontenti o comunque di situazioni ambigue che hanno accompagnato Lorenzo e la squadra negli ultimi anni, dal famoso ammutinamento con Ancelotti all' anomala prestazione di quel Napoli- Verona.
Auspico un rinnovo limpido che non lasci malcontento tra nessuna delle parti.
- Cosa aspettarsi da questo Napoli?
-Abbiamo una rosa competitiva. Di sicuro qualche innesto servirebbe. Non solo il terzino sinistro ma anche qualche rinforzo a centrocampo dopo la partenza di Bakayoko. Ma la rosa è di qualità e penso che a fine stagione il Napoli possa essere tra le prime quattro e guadagnare un posto in Europa.