Un qualche piccolo rinforzo anche Spalletti credo lo abbia richiesto e credo che Adl lo accontenterà. Speriamo che i tifosi tornino allo stadio - queste le parole di Catello Maresca, magistrato, scrittore e candidato sindaco per la città di Napoli, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Rinnovo Insigne? Siamo tutti affezionati ai nostri calciatori, soprattutto se sono napoletani e se sono attaccati ai loro colori. Lorenzo farà le sue scelte, come il presidente. È un pezzo importante per la squadra, mi auguro resti. Agli Europei ha dimostrato di essere un giocatore che riesce ad incidere in match di rilievo. Insigne può essere un esempio per i ragazzi di Napoli, da giovane doveva prendere i passaggi da qualcuno per andare agli allenamenti e oggi è una bandiera. Caso Inter-Juve? Quella fu una pagina brutta del calcio italiano per come si è compiuta, per ciò che è successo dopo. Non spetta a me dire chi è colpevole e chi no, da sportivo queste situazioni allontanano dallo spirito sano. Il suicidio studente della Federico II apre un dibattito importante. Bisogna ripartire dai giovani, purtroppo devono recuperare un diritto che sembra esser uscito dall’elenco, l’idealità, bisognerebbe farli tornare a sognare. Questa deve essere la prospettiva dei ragazzi che si impegnano in un percorso complicato come quello degli studi. Bisogna recuperare questo, la politica può solo creare le condizioni affinché si realizzi ciò. Se dovessi essere eletto sindaco di Napoli? Ho fatto questa scelta sofferta, per essere magistrato ho messo tutto me stesso. Ora ho scelto di dedicare la mia passione, rinunciando alla mia carriera, per amore della mia città. Vorrei che i giovani napoletani avessero le stesse possibilità di quelli del nord. Io, da sindaco, al Maradona? Sono sempre stato vicino al Napoli, e se dovessi essere eletto continuerei ad essere presente allo stadio. Ho il sangue azzurro, sarei ancora più orgoglioso della mia fede e la manifesterei in maniera ancor più evidente”.
LO MONACO
Serie A, Pietro Lo Monaco a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “18 squadre e play-off? Un cambiamento nel format sarà attuato. Non si può ipotizzare di non rinnovare Insigne, lascerei partire Fabian”
“Penso si andrà avanti con la riapertura parziale degli stadi, non condivido tutti i problemi venuti fuori. Una riapertura anche del 25% significherebbe tornare quasi alla normalità. Gli stadi sono divisi per settori, ed ognuno di questi ultimo hanno una capienza massima, la percentuale va calcolata in base a questo. Bisogna rispettare determinate cautele, la finale degli Europei mi è sembrata una forzatura - queste le parole di Pietro Lo Monaco, ex direttore sportivo ed ex consigliere Figc, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Campionato a 18 squadre con play-off e play-out? Una riforma del calcio va pensata e attuata. Dovrà essere strutturata in maniera funzionale. Qualche cambio sarà sicuramente fatto. Serie A? Vedo un passettino più avanti la Juventus, il Napoli e la Roma se dovesse fare determinati acquisti. Sotto l’Inter che ha problemi di bilancio. Milan ancora in fase di strutturazione e disputerà un campionato all’insegna dell’ultimo. Insigne? Può seguire la strada di Totti restando a vita nella stessa società. Insigne è di Napoli ed è per il Napoli. Credo sia corretto e giusto che chiuda la carriera con la maglia partenopea. Non si può ipotizzare di non rinnovare Insigne. Ritocco ingaggio? Io credo che le cifre siano già importanti, conterà poco. Fabian Ruiz? Io i due mediani li cambierei. Se dovessi cedere qualcuno, Fabian sarebbe il primo. In giro ci sono tanti giocatori di livello, può essere sostituito facilmente a differenza di altri. Non giocando molto all’Europeo è venuta meno la vetrina per lo spagnolo, ma è comunque conosciuto da tutti e avrà i suoi estimatori. Di Lorenzo? Ha fatto il suo Europeo, ha stretto i denti quando era in difficoltà e ha avuto un buon rendimento grazie anche all’intera squadra. Il livello è stato importante per tutti. Siamo stati carenti nella prima punta, ma forti nel gruppo. Gattuso? Anche lui troverà la sua collocazione ideale”.