Mercoledì, 13 Settembre 2023 13:32

Oggi a 1FootballClub su 1 Station Radio abbiamo intervistato: Giuseppe Bruscolotti; Davide Lanzafame; Pasquale Marino

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Oggi a 1FootballClub su 1 Station Radio abbiamo intervistato: 

Giuseppe Bruscolotti;

Davide Lanzafame;

Pasquale Marino.

 

GIUSEPPE BRUSCOLOTTI

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giuseppe Bruscolotti, ex capitano del Napoli. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Cosa pensa della consegna della fascia di capitano ad Immobile? ..

“Ci sono delle gerarchie ed era previsto che la fascia andasse ad Immobile. È giusto così. Di Lorenzo? Non esageriamo…”

Cosa pensa di Raspaodri proprio al posto di Ciro Immobile?

“Raspadori è un giocatore che giocava nel ruolo che predilige. È stato pericoloso e quando schierato in una zona di campo congeniale può essere decisivo. Ha bisogno di esprimersi nel proprio ruolo. Spalletti gli troverà la collocazione giusta, e la prestazione di ieri potrà servire anche per il suo percorso con i partenopei”

Crede che sia ancora presto per far esordire Natan con la maglia del Napoli?

“Non so se sia presto o tardi. Quel che è evidente è che tutti i nuovi acquisti hanno esordito. Soltanto Natan pare debba imparare la lingua… È una situazione su cui deve far chiarezza l’allenatore. Tutti si chiedono il perché del mancato esordio”

Il difensore brasiliano potrebbe dover ancora smaltire vecchie problematiche fisiche, come 

“Non siamo noi a dare dei giudizi. Non conosciamo le condizioni, soprattutto atletiche e fisiche, del calciatore. È chiaro che ci rimanga il dubbio sul perché il ragazzo non abbia ancora esordito. Speriamo che abbia risolto i problemi che l’hanno tenuto fuori dal campo in passato. A mio avviso, infatti, potrebbe trattarsi di un impedimento di tipo fisico”

Che gara sarà al Marassi contro il Genoa?

“Una gara come tutte le altre. Sappiamo quanto ogni avversaria aspetti il Napoli dopo il trionfo dello scorso anno, ma dopo la sconfitta contro la Lazio ci sono tutti i presupposti per vedere una reazione importante degli uomini di Garcia”

Cosa pensa delle critiche dopo la sconfitta contro i biancocelesti?

“Il primo tempo mi è piaciuto moltissimo, una squadra molto tonica e veloce. Va anche considerata la scarsa lucidità degli attaccanti. Se si spreca molto, infatti, si rischia di non riuscire più a riprendere il match. Nella ripresa c’è stata una Lazio quadrata, con una prestazione dei partenopei che deve far riflettere. Non è, però, una sconfitta che pregiudica la stagione del Napoli”

Osimhen sarà devastante come la passata stagione?

“Credo di sì. Anche in Nazionale ha siglato una tripletta a dimostrazione della sua verve. È un calciatore a cui piace la lotta, e che mostra sempre viva determinazione”

Anche Kvara potrà tornare essere determinante?

“Kvara dovrà rientrare in condizione e servirà pazienza. Parliamo di calciatori di assoluta qualità. La squadra, d’altronde, è la stessa dello scorso anno, e non resta che attendere nuovi equilibri ed uno stato di forma ideale”

 

 

DAVIDE LANZAFAME

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Davide Lanzafame, allenatore ed ex calciatore, tra le altre, di Juventus e Bari. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Cosa pensa dei recenti casi di Pogba e Bonucci in casa Juventus?

“Sono situazioni personali molto delicate e particolari. Per quanto riguarda Leo, che tra l’altro ho avuto la fortuna di avere come compagno, credo che la storia sportiva e di vita avuta a Torino sia indelebile. Una storia di successi. Su quel che sta accadendo con la Juve sono cose particolare che dovremmo conoscere al dettaglio per poterci esprimere. Anche su Pogba bisogna stare attenti ad affrettarsi in conclusioni. Ricordo che anche Palomino venne squalificato per circa due anni, proprio per assunzione di alcuni medicinali. La Juventus ha investito tanto su di lui, sarebbe pertanto un grave danno, sia a livello di immagine che sportivo”

Commento sull’esordio di Spalletti in Nazionale?

“Due partite differenti. Con la Macedonia è stata una sfida difficile su un campo inadeguato a certi livelli. Per questo, Luciano era difficilmente giudicabile dopo la gara di Skopje. Nella partita di dieri, invece, abbiamo visto una Nazionale bella e veloce. Si è vista la sua mano. Penso, infine, che molti dei giovani visti a San Siro possano fare la differenza. Sono entrate molte forze fresche che, con grande entusiasmo, sono riusciti ad impattare decisivamente sulla gara. Mi riferisco a calciatori come Zaniolo e Frattesi, autori di una grande prestazione. L’Italia ha bisogno di cambiare rotta e qualificarsi al prossimo Europeo. Spalletti è, per questo, la garanzia migliore a cui affidarsi”

Il tridente leggero può essere la soluzione per l’attacco della Nazionale?

“Immobile è, ad oggi, l’attaccante più prolifico. Tuttavia, giocare senza riferimenti può essere la soluzione ideale in alcune gare. Raspadori è bravo nel legare il gioco. Ciononostante, Immobile è un attaccante di sicuro valore. Un vero nove che non può essere discusso. Anche Retegui, inoltre, è un attaccante che in futuro potrà dire la sua”

Perché Immobile non riesce ad esprimersi agli stessi livelli con cui si esibisce nella Lazio?

“La Nazionale è una maglia pesante. Non che Immobile non abbia la maturità per indossarla, la sua generosità è sempre stata lampante. Può aver risentito delle variazioni tattiche, o di una squadra che non sempre l’ha supportato. Quel che è certo è che Immobile è tra gli attaccanti più prolifici che abbiamo, e sono sicuro possa ancora fare la differenza”

Nell’Italia di Spalletti manca un Jorginho o un Verratti?

“E’ un diverso play quello con cui abbiamo giocato ieri. Cristante e Locatelli hanno caratteristiche differenti. C’è una costruzione ed uno stile di gioco diverso, anche se Jorginho e Verratti sono calciatori di profilo internazionale. Spetterà a Spalletti testare la determinazione dei due giocatori”

Con la partenza di Kim e l’arrivo di Natan crede che il Napoli si sia indebolito?

“È innegabile. Kim, come sta dimostrando al Bayern già nelle prime partite, è un difensore davvero difficile da sostituire. Con il suo modo di difendere a campo aperto, e di accettare l’uno contro uno, mi ricorda molto Chiellini. Un marcatore eccellente. A Natan non andrà chiesto tutto subito, gli andrà concesso il giusto periodo di ambientamento”

Elmas giocatore che può fare la differenza anche dalla panchina?

“Elmas, per me, è stato determinante la scorsa stagione, seppur da dodicesimo uomo. La sua duttilità gli consentiva di essere tra i giocatori più apprezzati da Spalletti. Sono sicuro che anche in questa stagione potrà rivelarsi patrimonio del club e risorsa della squadra. Impiego già a Genova? Credo che potremmo vederlo in campo al Marassi”

Qual è la squadra più completa quest’anno?

“L’Inter ed il Milan si sono rafforzate molto, soprattutto nell’undici titolare. Sono le squadre, assieme al Napoli, che vedo più avanti rispetto alle rivali. Inter, Milan e Napoli godono anche di una panchina di qualità. Un aspetto, questo, determinante quando il calendario si fa fitto di impegni, tra coppe e campionato”

Come legge il minore coinvolgimento di Lobotka nella manovra? 

“Quando arriva un allenatore nuovo ci sono dei cambiamenti. Arrivare dopo un tecnico vincente come Spalletti, inoltre, credo sia molto complesso. Ogni allenatore si distingue per una propria metodologia, e per questo va rispettato. A Garcia andrà concesso tempo per trovare il giusto equilibro con le sue idee di gioco, anche se saranno i risultati ad essere determinanti”

Cosa fa oggi Davide Lanzafame?

“Vivo a Torino ed ho la fortuna di allenare una squadra di Eccellenza per poter conoscere meglio questo nuovo mondo”

 

 

PASQUALE MARINO

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Marino, ex allenatore di Genoa e Udinese. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Che partita sarà tra Genoa e Napoli?

“Il Genoa, con Gilardino, sta facendo bene. Ha ottenuto una vittoria importante contro la Lazio, ma il Napoli cercherà riscatto dopo l’ultima sconfitta. Non è un passo falso che deve far ricredere sulle capacità degli azzurri. Non va dimenticato quel che è in grado di fare la squadra di Garcia. Il Napoli vanta giocatori importanti. Soprattutto Osimhen, un attaccante fondamentale che non scopriamo certo oggi. Un calciatore che sposta gli equilibri”

Quale reparto sarà decisivo nella sfida del Marassi?

“Si dice sempre che le gare si giocano a centrocampo. Il calcio, di oggi, però, vede un blocco unico tra reparti stretti. Si gioca di squadra ed in tutti i suoi effettivi”

Come si può tenere alta la tensione dopo la sosta per le nazionali?

“Tutti i calciatori torneranno stanchi ma con l’entusiasmo di aver indossato la maglia del proprio Paese. Naturalmente, andrà capito quali sono i tempi di recupero. Il vero rebus, infatti, è comprendere chi può recuperare al meglio e chi meno”

Ha già notato delle differenze tra il Napoli di Garcia e quello di Spalletti?

“E’ ancora presto per prestarsi a giudizi definitivi. Le squadre entrano in condizione dopo sei o sette gare di campionato. Sicuramente, ogni allenatore ha un sistema di gioco che predilige. Anche Garcia, dunque, sono sicuro inserirà le proprie metodologie e idee di gioco su una base solida come quella di Luciano. Potrebbe preferire, dunque, un calcio più verticale, ma ci saranno sicuramente delle variazioni. Scopiazzare non è mai la stessa cosa, dare una propria impronta alla squadra è importante”

Che idee si è fatto, dopo le prime tre partite, sulle ambizioni del Genoa?

“Come primo anno credo debba consolidare la categoria, anche con l’aiuto del pubblico. Avere i tifosi vicini al rettangolo di gioco è un vantaggio emotivo da sfruttare. Nei pochi mesi che sono stato alla guida del Genoa affrontai proprio il Napoli di Cavani e Lavezzi. Un bel ricordo visto il successo per 3-2. Ciononostante, i rossoblù dovranno dare il massimo per affrontare una corazzata come il Napoli, anche se la differenza di valori è notevole”

Come finirà, dunque, questa partita?

“Ci sentiamo dopo la partita per un verdetto più preciso… (ride n.d.r). È sempre difficile pronosticare un risultato. Anche al Maradona ci si aspettava una vittoria del Napoli. Se dovessi giocare una schedina, però, opterei per un X2”

Quanto influiscono gli impegni infrasettimanali per le squadre impegnate nelle coppe?

“Sicuramente influiscono a livello fisico. Tuttavia, le grandi squadre hanno organici abbastanza ampi da ridurre al minimo la differenza di valori tra i titolari ed i sostituti. È chiaro che in ogni squadra ci sono giocatori insostituibili, come nel caso di Osimhen, che definirei un calciatore a parte. Ma la rotazione è, talvolta, necessaria, ed i grandi club possono giovare di valide alternative. Le coppe, difatti, rubano tante energie, seppur conferiscano notevole entusiasmo”

 

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Mario Passaretti

Nato a Torre del Greco il 28/05/1979, diplomato in maturità classica. Giornalista da giugno 2015 e direttore del sito www.ilcuoreazzurro.it dal 2022. Collaboratore del giornale "Il Roma"

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