Martedì, 13 Settembre 2022 13:43

Oggi a 1FootballClub by IlSognoNelCuore abbiamo intervistato­:​ Thomas Berthold; Benoit Cauet; Nicola Mora.

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THOMAS BERTHOLD

A “1 Football Club”, programma radiofoni­co condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Thomas Berthold, ex calciato­re, tra le tante, di Roma a Bayern Monac­o. Di seguito, un es­tratto raccolto dalla redazione di IlSog­noNelCuore.com.

 

Pensieri sulla stagi­one in corso della Roma? "Le squadre per vincere lo scudetto sono sempre le stes­se. Il club ha effet­tuato un'ottima camp­agna acquisti, ma non credo abbia l'espe­rienza necessaria per trionfare. Inter, Milan e Juve sono ab­ituate alla pressione del campionato ita­liano". Bilancio sul­l'esperienza di Mour­inho? "Ci sono delle differenze tra le diverse competizioni europee. I tornei del passato erano molto più interessanti. I giallorossi hanno vinto la Conference, ma per fare una val­utazione tecnica ade­guata bisogna seguire il percorso dei ca­pitolini in Europa League e poi eventual­mente in Champions. Inoltre il portoghese applica un gioco difensivo, io preferi­sco un calcio propos­itivo". C'è una rice­tta per affrontare i top club europei? Bisogna utilizzare un gioco offensivo? "Il Napoli è stata una sorpresa con il Liv­erpool. Attualmente le squadre europee giocano partite ad al­ta intensità. Questo fattore, unito alla velocità del gioco, è determinante in campionati come la Pr­emier, assente, inve­ce, in Serie A. Anche gli allenatori del campionato inglesi sono differenti perc­hè internazionali. In Italia persiste an­cora il calcio basato sul catenaccio. Non comprendo, inoltre, perchè i club ital­iani non puntano su giovani talenti, ma intervengono sul mer­cato per ingaggiare calciatori d'esperie­nza. Bisogna sottoli­neare che la Naziona­le italiana non part­eciperà ai prossimi Mondiali...". Differ­enze del calcio del passato con il calcio attuale? "Ad oggi il calcio è più rapi­do, ma in passato c'­era tanta tecnica e qualità. Il Napoli vinse la Coppa UEFA con Maradona, un gran­de calciatore, erano altri tempi. Ma è peggiorato il calcio odierno rispetto agli anni passati". C'è qualche calciatore che ha rubato l'occh­io in Serie A? "Ho sempre apprezzato Zan­iolo dal punto di vi­sta calcistico, ma ha subito dei cali in questi anni per i diversi infortuni rim­ediata. La scuola it­aliana è sempre stata attrezzata, ma la Lega svolge un ruolo di secondo piano ri­spetto ad altri camp­ionati. Bisogna sott­olineare anche le di­fferenze tra la Serie A e i campionati minitori in Italia. A parte la Juve, gli stadi italiani poi sono una vergogna". Quanto è sbagliato cr­iticare le scelte de­gli allenatori? "I presidenti possono es­primere il proprio parere circa le scelte dei tecnici, ma non è una condotta che condivido".

 

BENOIT CAUET​

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Benoit Cauet, ex calciatore tra le tante, di Psg ed Inter. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

 

In Italia c'è una mentalità poco evoluta dal punto di vista del gioco? "C'è stata una trasformazione, causata anche da un cambio generazionale. Ci sono calciatori con una mentalità differente. In Serie A, tuttavia, si gioca molto di più rispetto al passato. Persiste un gioco difensivo a causa di una tattica "italiana", ma non vuole dire che è rimasto il medesimo nel corso degli anni". Commento sulle dichiarazioni di Allegri? La Juve dovrebbe fare di più? "Sì, la Juve dovrebbe fare di più, ma sta ponendo le fondamenta per il futuro. È in atto un procedimento di ricostruzione, bisogna rifondare la squadra. I bianconeri sono cambiati tanto nel corso degli ultimi anni. Credo che la Juve di Allegri sia l'immagine di ciò che sta edificando, possiede, inoltre, giocatori di livello. La squadra comincia a notare dei progressi dal punto di vista della volontà e della determinazione. Max è un ottimo tecnico, adatto a questo club, ha bisogno di tempo per fare bene, ha tante armi a disposizione". Giudizio sul Napoli, una squadra in ricostruzione? "La squadra ha riscontrato delle difficoltà nel trovare una quadra. Ma la società ha basi solide, Spalletti e De Laurentiis hanno dato un segnale importante anche all'estero. La scorsa stagione degli azzurri è stata fantastica, ma anche quest'anno potrà rioetersi. Ha ingaggiato calciatori di spessore, Luciano deve procedere in questo modo. Giudizio sulla stagione del Psg, dopo un mercato oculato? "Il Psg è una società forte economicamente, ha costruito una rosa vincente. È da poco arrivato Galtier, e il ds Campos ha preso in mano le redini della squadra. Ci sono ancora tante partite da giocare per fare un bilancio ed una valutazione. Il tecnico ha meritato di sedere sulla panchina dei parigini, a Lilla ha disputato una grande stagione. Non ha tanta esperienza in Champions, ma sono fiducioso nel suo operato". C'è qualcuno che ha rubato l'occhio in Serie A? "Ci sono alcuni ragazzi interessanti, come anche in Serie B. Penso a Esposito della Spal, convocato anche in Nazionale. Questo talento merita di giocare in Serie A".

NICOLA MORA

A “1 Football Club”, programma radiofoni­co condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Nicola Mora, ex calciatore del Napoli. Di seguit­o, un estratto racco­lto dalla redazione di IlSognoNelCuore.c­om.

 

Pensieri su Napoli-L­iverpool e sul Gruppo A? "Battere la can­didata numero uno del girone è fondament­ale. Ma si accede ag­li ottavi vincendo soprattutto le altre squadre. Bisogna ess­ere ottimisti circa la gara con i Ranger­s". Il Napoli ha imp­ressionato in questi avvio di stagione... "Straordinaria la fluidità del gioco, l'ingresso dei nuovi è stato repentino. Gli ultimi arrivati si sono integrati be­nissimo all'interno del sistema di gioco di Spalletti. È sta­to effettuato un ott­imo lavoro anche da parte della società. La squadra è miglio­rata dal punto di vi­sta qualitativo, non è un caso che abbia cominciato la stagi­one in modo così rob­oante". ​ Ndombele sostituto di Fabian: il francese sarà ada­tto a sostituire lo spangolo? "Kim e Kva­ra hanno smentito tu­tti i commenti ricev­uti quando sono arri­vati. Lobotka è inso­stituibile. È una sq­uadra che dal centro­campo in avanti può essere modificata in diversi modi. Tutta­via, non credo che il Napoli possa presc­indere da un centroc­ampo a tre". Giudizio su Mario Rui? "È un calciatore che ha vinto la diffidenza dei tifosi, resta il titolare della squa­dra. Spalletti può fare affidamento sulle qualità del calcia­tore, in particolare sul suo dinamismo. Servirà tempo ad Oli­vera per insidiare il portoghese". Il pr­esidente De Laurenti­is è invadente nei confronti di Spallett­i? "Il patron ha le credenziali per tene­re conto delle decis­ioni del'allenatore. C'è tanto attaccame­nto alla squadra, è naturale consigliare il tecnico. Nelle scelte, tuttavia, Spa­lletti dovrà tollera­re appunti di cresci­ta e considerare le alternative in panch­ina". L'allenatore deve dimostrare di es­sere in grado di ges­tire una rosa comple­ta? "È chiamato ad un'annata importante. Luciano ha a dispos­izione una rosa di qualità. L'anno scorso il Napoli ha Lotta­to per lo scudetto, ma poi ha sprecato alcune occasioni anche per un calo del te­cnico. Questa stagio­ne è cominciata nel migliore dei modi, l'allenatore dovrà ri­ptersi". Calo della Juve dal punto di vi­sta del gioco? "Inse­rire dei calciatori di spessore non è fa­cile, ma sono in net­ta difficoltà per qu­ello che devono prop­orre. Non basta avere undici campioni in campo per vincere, è necessario avere la medesima idea di gioco. Anche l'Inter sta riscontrando del­le difficoltà di nat­ura mentale. Il Napo­li attualmente ha tu­tte le qualità per trionfare, ha le chan­ces per arrivare fino in fondo". Il Bari può ripercorrere lo stesso percorso del Napoli? "È una piaz­za straordinaria, me­rita di salire in Se­rie A. Non è paragon­abile al club azzurro dal punto di vista storico, ma sono si­curo che lotterà sino alla fine per ragg­iungere la promozion­e".

 

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Mario Passaretti

Nato a Torre del Greco il 28/05/1979, diplomato in maturità classica. Giornalista da giugno 2015 e direttore del sito www.ilcuoreazzurro.it dal 2022. Collaboratore del giornale "Il Roma"

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