“Visto l’andamento e le prestazioni, sembra che Napoli e Milan siano le favorite per lo Scudetto. Gli azzurri, però, li vedo favoriti, sia per completezza di organico che per idee di gioco. Osimhen? Ogni giocatore è unico a modo suo. Il fattore positivo è che in questa stagione sta dimostrando di valere l’investimento fatto dalla società, e si sta riprendendo dalla passata stagione. Koulibaly? È uno dei centrali più forti al mondo, e quando non c’è la sua mancanza si sente forte. Non c’è bisogno di avere la fascia per essere capitani, e Kalidou è uno di questi, perché sa anche assumersi le sue responsabilità. Sotto la mia gestione affidavo la fascia ad un giocatore diverso ogni settimana, per far capire a tutti che erano importanti. Insigne? Per me resterà, lui vuole questo e la piazza lo acclama. Non credo che Adl voglia ridurgli così drasticamente l’ingaggio come dichiarato dal suo procuratore, ma di certo ci sarà bisogno di trovare un punto d’incontro. Ho la sensazione che con Lorenzo la società farà un sacrificio come fece, a suo tempo, con Hamsik. È poco bello che un procuratore faccia uscire certi discorsi sulla carta stampata. Dazn? Sta offrendo un servizio assolutamente inadeguato rispetto a quelle che erano le premesse, pertanto mi auguro che quantomeno non cambino le carte in tavola a stagione in corso, come pare potrebbe accadere con la questione della concurrency”.
MORA
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Nicola Mora, ex calciatore, fra le tante, di Napoli e Torino. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione ilsognonelcuore.com.
“Juan Jesus si è fatto trovare pronto col Verona, ma la pecca del Napoli è la mancanza di un sostituto di Mario Rui”
“Juan Jesus ha fatto molto bene contro il Verona, si è fatto trovare pronto, nonostante sia arrivato per fare il vice di Mario Rui. Mi è piaciuto, grande padronanza del ruolo e sotto l’aspetto fisico è stato pronto, quindi dobbiamo riconoscergli l’essere un professionista: se non si fosse allenato bene, non avrebbe reso. Insigne? Non credo che la sua situazione contrattuale possa condizionarlo, anzi, finora ha fatto una grande stagione sia con la Nazionale che col Napoli. Sta trascinando gli azzurri a sognare lo Scudetto, dunque credo che il rinnovo sarà solo una questione burocratica. Noi tifosi azzurri teniamo tantissimo a lui, così come lui tiene alla città, per cui, se avesse già firmato, sarebbe stato meglio. Mi auguro che possa chiudere la carriera con la maglia azzurra. Napoli? Le prestazioni rasentano la perfezione. Abbiamo concesso pochissimo agli avversari ed abbiamo subito solo quattro gol. Certo, nel calcio si può sempre migliorare, ma per ora ci accontentiamo. Quello che manca è un vice Mario Rui, ma abbiamo recuperato Demme e Mertens, a breve ritornerà Lobotkae c’è stato l’innesto di Anguissa, quindi siamo una grande squadra. Milan? Sta facendo bene al pari del Napoli, ma ha dimostrato di saper vincere anche le partite sporche. I rossoneri, però, sono stati anche più fortunati, magari la sorte toccherà anche agli azzurri prima o poi. Sarà una lotta testa a testa fino alla fine tra queste due compagini”.
AGOSTINELLI
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Andrea Agostinelli, cronista Rai ed ex allenatore, fra le tante, del Napoli. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione ilsognonelcuore.com.
“Napoli, Milan ed Inter si giocano lo Scudetto, Atalanta, Lazio e Juve il quarto posto. Zielinski ha poca personalità”
“Atalanta? È la stessa della scorsa stagione, ma è stata martoriata dagli infortuni. Mancano Toloi, Pessina, Djimsiti, e nonostante ciò sono al quarto posto. Lotteranno per arrivare quarti, che è l’unico posto disponibile visto che i primi tre posti sono già assegnati: Napoli, Milan ed Inter si giocheranno lo Scudetto. Per il quarto posto sarà una lotta tra Atalanta, Lazio e Juventus, escludo la Roma che ha troppi problemi. Insigne? Bisogna vedere se tutto ciò che è stato scritto è verità. Io, al suo posto, vorrei capitalizzare chiedendo cifre importanti. Posso dire, comunque, che Lorenzo merita cifre di un certo livello, perché è il vero capitano e simbolo di questa squadra. Zielinski? Pecca di personalità perché è troppo discontinuo. Non si mettono in discussione le sue qualità, ma se non le esprimi in campo vuol dire che non sei un campione. È un mio cruccio: è un grandissimo calciatore, ma deve essere più continuo. Milan-Napoli? Come rose sono lì, perché il Napoli è più completo nella fase offensiva, mentre il Milan nella fase difensiva. Retrocessione? È un campionato molto duro, quindi anche squadre importanti quali Cagliari e Sampdoria devono stare bene attente, non sono fuori pericolo. Salernitana? Stesso discorso fatto per le altre: ci vuole impegno, nonostante abbia un attacco competitivo. Italia? Affronterà la Svizzera che è una squadra buona e che ha da poco cambiato allenatore. Siamo sicuramente superiori da un punto di vista tecnico, ma non dobbiamo sottovalutare l’avversario”.