"Stanno cercando un esterno sinistro per dare un'alternativa a Perisic. Ma sempre in prestito per questi sei mesi, perché l'investimento verrà fatto a giugno se si farà. C'è l'attaccante in programma, con la Juventus vogliono prendere Scamacca. Stanno facendo i programmi per il futuro, a gennaio è complicato soprattutto se non puoi spostare tanti soldi".
Sul mercato del Milan
"I rossoneri volevano Botman, ma sono giocatori che costano tanto. Se non puoi farlo adesso l'investimento devi farlo a giugno. Ora potrebbe andare a prendere un giocatore in prestito e poi in estate vedere e formulare offerte diverse. Bailly del Manchester United potrebbe essere una soluzione per andare avanti fino a giugno, dando Gabbia alla Sampdoria".
Sul mercato del Napoli
"L'operazione se si fa è per l'esterno basso di sinistra. Potrebbe essere Oliveira del Getafe, ma ovviamente solo se lo danno in prestito".
Sulla ricerca di un portiere della Juventus
"Ora ha due necessità: l'attaccante, che deve prenderlo in virtù di quanto accaduto a Chiesa. Potrebbe essere anche una punta, come Azmoun o Depay. L'altro è un centrocampista, nel caso dovesse andare via Arthur, ma il portiere non credo sia una priorità".
Sul mercato della Roma
"Sergio Oliveira è arrivato già nella Capitale. E' un bravo giocatore, ma non so se possa spostare gli equilibri dei giallorossi. Sia dalla Roma che dalla Lazio mi aspettavo molto di più. Mi ha sorpreso la Fiorentina che non mi aspettavo così in alto. Altri acquisti della Roma? Sta valutando se ci sia qualche occasione, ma non credo che vedremo altro di più, salvo negli ultimi giorni. Non è un mercato facile per nessuno, a gennaio puoi aggiustarti ma non troppo. Sono d'accordo con Sarri quando dice che in una sessione di mercato non si possano risolvere tutti i problemi".
Sulla panchina di Mourinho
"Penso sia salda, i Friedkin hanno fatto di tutto per averlo. Il campo è il metro di giudizio finale, le chiacchiere le porta via il vento. Se vinci 15 partite di fila sei un campione, ma se ne perdi 8 di fila ti esonerano anche se ti chiami Mourinho. Ma l'investimento è talmente grande che non lo prendono in considerazione l'esonero".
Sul mercato della Salernitana
"Arriva Sabatini come direttore sportivo, ma bisogna fare un applauso anche a Fabiani. Si è aperta una nuova pagina, ma oggi l'obiettivo è quello di lottare fino in fondo per rimanere in Serie A".
Sul mercato della Lazio
"Se fosse per Sarri, 2-3 innesti ci sarebbero. Ma c'è l'indice di liquidità, quindi bisogna cedere per acquistare. I giocatori forti li ha, ma deve venderli a cifre congrue. Muriqi? Lui è in partenza, se arriva un'occasione dalla Turchia la prenderà in considerazione. Ma se va via deve arrivare un vice-Immobile e quindi bisogna fare tutto in fretta e furia. Bisogna accelerare, ma hanno un ottimo ds come Tare. Se dovesse uscire Muriqi, si può sbloccare il loro mercato".
OLIVEIRA
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l'ex attaccante del Cagliari, Luis Oliveira. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.
Su Cagliari-Bologna di ieri
"La cosa più importante è che il Presidente abbia tenuto l'allenatore. C'erano state polemiche e in tanti non volevano più Mazzarri, ma ora si è svegliato e deve dare continuità al lavoro che sta facendo. Forse i giocatori pensano di essere già arrivati e quindi hanno perso alcune partite: ora le due vittorie consecutive hanno dato slancio alla squadra.
Su Bologna-Napoli
"Non possiamo mai trovare una partita più facile dell'altra. Le due sconfitte del Napoli in casa dimostrano che le partite sono sempre difficili".
Sulla partita di domani del Napoli contro la Fiorentina
"I positivi dei toscani? Sono una cosa che dobbiamo tenere in conto ancora per qualche mese. Non è possibile che il calcio vada avanti in queste circostanze. E' un periodo difficile per tutte le società e questo crea un grandissimo problema. La federazione cerca di continuare a quello che ha fatto sempre, perché non c'è spazio per altre competizioni e diventa tutto difficile".
Sulla scelta di Insigne di andare a Toronto
"E' una scelta difficile, perché è un napoletano ed uno dei più forti di questo campionato. Non so cosa sia successo tra lui e la società che lo ha portato a prendere questa decisione. Mi piace tantissimo, mi dispiace vada via. Un giocatore non può prendere una decisione così da un giorno all'altro, perché uno cerca di rimanere nella città dove è cresciuto ed è diventato un giocatore importante. Credo che ci sia stata la possibilità di un confronto che non è andato bene ed ha preso questa decisione".
FLACHI
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’ex giocatore di Fiorentina e Sampdoria, Francesco Flachi. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.
Sulla partita tra Napoli e Sampdoria
"Mi è piaciuto tanto il Napoli anche se il risultato è stato solo di 1-0. La squadra c'è anche con le assenze, c'è gioco, da qui alla fine dirà la sua. Ora c'è il problema delle indisponibilità, ma quando vinci anche senza titolari è un segnale importante, anche per il campionato. Spalletti ha portato esperienza, una cosa che gli mancava prima. Ora si è completato rispetto allo scorso anno, è più compatta, peccato per gli errori nelle precedenti partite. Chi sbaglia di meno ha più vantaggio rispetto agli altri, ma il Napoli la vedo squadra e può arrivare a fare cose importanti: non so se può vincere, perché l'Inter è forte sia nei giocatori che nel gioco, quindi è difficile che possa perderlo".
Sulla scelta di Insigne
"Bisogna trovarsi davanti a una cosa del genere. Doveva essere l'ultima bandiera del Napoli, ma non è facile e sono tantissimi soldi. La scelta è fatta su questi, sono importanti nella vita, ma va rispettata la sua scelta dopo quanto fatto nel Napoli. Il calcio italiano perde un grande calciatore. Io nel piccolo l'ho provato sulla mia pelle, ma è un quarto di quanto prenderà lui. Non bisogna però giudicare, ma trovarsi davanti ad un foglio con una cifra importante per tutta la vita".
Sulla Fiorentina e quanto stia facendo bene
"In primis è merito di Italiano che ha rivoluzionato tutto e dato un'identità ed un gioco, oltre a dare valore a giocatori. La Fiorentina può avere un progetto e ambizioni future, anche grazie alla disponibilità del Presidente Commisso. Quest'ultimo doveva capire come funzionava il calcio italiano e lo ha capito bene e subito. Di questo può trarne vantaggio il club, perché il gioco c'è".