"Mi auguro da ex calciatore che non sia questo l'epilogo, è una società a cui devo molto. È un ciclo che va sicuramente ricreato, ripartendo dall'ottima guida tecnica. La dea ha deciso di rivoluzionare la rosa ed apporterà della modifiche in base ai calciatori che saranno richiesti dell'allenatore. Ci saranno dei cambiamenti in attacco e a centrocampo. Non si può, tuttavia, non considerare i tanti infortuni di alcuni calciatori della squadra, in particolare Muriel e Zapata, rimediati durante il corso della stagione terminata". Per quanto concerne Napoli, Mertens ha salutato il club: la situazione poteva essere gestita meglio? "Da ex calciatore mi sarei aspettato qualcosa in più da parte del Napoli, soprattutto per ciò che ha significato questo calciatore per la squadra. Da allenatore, invece, se Dries non rientrava più nel progetto tecnico di Spalletti, la società ha preso una decisione giusta. La comunicazione, tuttavia, fa sempre la differenza, la chiarezza sarebbe stata rilevante". Per quanto riguarda club come la Lazio e presidenti imprenditori come Lotito, potranno questi competere con i fondi dal punto di vista americano? "I fondi hanno fatto bene fin dal loro primo approdo in Serie A. D'altro canto, i presidenti di squadre come Lazio e Napoli possono ugualmente competere con il loro operato, ma non riescono a raggiungere grandi traguardi. Chiaro che il discorso degli stati di proprietà sarà cruciale per il futuro del calcio italiano, mi auguro si possa trovare un accordo il prima possibile". Come giudica l'acquisto di Cancellieri da parte dei biancocelesti? "Matteo è un calciatore interessante, è molto giovane. Ha tanta personalità, mi auguro per il giocatore e per la Lazio che possa incidete. Nel calcio di Sarri può essere una sorpresa".
FRANCO CERAVOLO
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Franco Ceravolo, illustre direttore sportivo. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
Il Livorno oggi è una realtà eclissata: potrebbe recuperare il terreno perduto da oltre un decennio? "È una piazza importante, è stata in Serie A ed ha avuto anche un presidente di prestigio. Ho vissuto tanti momenti felici lì, assomiglia alla città di Palermo. Ci vuole pazienza, non è facile risalire, ma ha tutte le carte in regola per essere dove merita. Anche la Salernitanata quest'anno con Nicola ha effettuato un capolavoro, un miracolo sportivo. Salerno è qualcosa di straordinario". Per quanto concerne il Napoli, cosa pensa dei mancati rinnovi di alcuni azzurri? E i calciatori i quali sono approdati in MLS? "Questo campionato sta crescendo tanto in questi anni, anche gli investitori americani stanno tentando di acquistare le squadre italiane per fare qualcosa di importante e dare lustro al calcio italiano. Per quanto riguarda i calciatori approdati in America, hanno fatto una scelta di vita, ma anche economica, soprattutto Insigne. La MLS è comunque una realtà importante, in forte crescita". Come può Giuntoli riuscire ad esprimersi al top, nonostante l'ultima parola di De Laurentiis in qualsiasi circostanza? "Il Napoli è una squadra organizzata. Giuntoli ha dimostrato di saper lavorare molto bene in questi anni in Campania. Anche De Laurentiis, tuttavia, ha svolto un ottimo operato, soprattutto dal punto di vista economico del club. Inoltre, la società azzura ha scovato tanti calciatori stranieri, poi divenuti importanti. La dirigenza partenopea è costituita da persone competenti ed abili nell'anticipare la concorrenza delle altre squadre. Naturalmente, ci sono realtà diverse in Serie A ed è difficile per gli azzurri colmare la distanza con le altre squadre italiane. Mi farebbe piacere vedere il Napoli vincere lo Scudetto, mi auguro accada il prima possibile".