Mercoledì, 31 Agosto 2022 14:00

Oggi a 1FootballClub by IlSognoNelCuore abbiamo intervistato:​ Giuseppe Vives; Franco Colomba; Alberto Fontana; Matteo Gianello

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GIUSEPPE VIVES

A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giuseppe Vives, ex calciatore tra le tante di Torino e Lecce. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

 

 Lavori con l'Academy del Torino...

"Cerchiamo di dare una possibilità ai ragazzi e consentire loro di realizzare i sogni custoditi, oltre a far provare le emozioni che io stesso ho vissuto. Restiamo in movimento all'interno dell'ambito sportivo". Cosa pensi dell'episodio accaduto a Firenze a Spallett?

"Cerchiamo di insegnare determinati valori ai ragazzi, ma se vedono queste situazioni è spiacevole. Lo sport deve essere aggregazione, non devono essere superati i limiti prefissati e non si deve precipitare nell'isterismo facendo anche uso anche delle offese". Il Milan ha qualche problema in più rispetto alla scorsa stagione..."È vero, i rossoneri stanno avendo delle difficoltà. Il Milan resta comunque un club che lotta per lo scudetto. Tuttavia, è abissale la differenza tra le top squadre italiane e le neopromosse in Serie A".Commento sul Lecce? Che gara sarà stasera?"Il Napoli ha le qualità per fare bene e battere il Lecce. Quest'ultimo è la più equipaggiate tra le neopromosse, ma la superiorità degli azzurri sarà schiacciante, soprattutto al Maradona. Gli azzurri dovranno vincere per sognare grandi traguardi". Avvio di stagione del Torino? Commento sul trasferimento di Belotti? "Credo che il Torino sia una squadra che può arrivare tra le prime dieci. Sono andati via alcuni calciatori, ma è sempre presente lo spirito granata. Il Toro farà il suo campionato. Per quanto concerne Belotti, ha compreso che aveva bisogno di nuovi stimoli. Poteva salutare prima il club, ma è giusto che sia andato alla Roma". Giudizio su Kvaratskhelia? "Il georgiano è un calciatore di qualità. È giovane e deve screscere partita per partita. Ha le qualità per dribblare, il Napoli ha fatto un un grande colpo, ma bisogna essere prudenti. Deve riprendersi e crescere lentamente per essere giudicato". Parere suFiorentina-Napoli? "Italiano ha ratto un'ottima mossa schierando Amrabat a centrocampista. Il marocchino infatti, ha bloccato Lobotka, fulcro del gioco del Napoli". Il Psg ha ufficializzato Fabian: cosa perde il Napoli? "Il club ha perso un calciatore di qualità, ma è stata effettuata una buona campagna acquisti. Ndombele è un ottimo calciatore, potrà offrire un notevole apporto alla squadra". Cosa pensi del centrocampo della Juve? Come valuti la gestire dei giovani da parte di Allegri? "I giovani purtroppo hanno pochissimo spazio al giorno d'oggi. È una scelta decisamente sbagliata, si dovrebbe puntare sui talenti italiani. Allegri si trova in una posizione scomoda, perché se sbagliasse, sarebbe subito messo sulla graticola. Ma le squadre dovrebbe affidarsi maggiormente ai calciatori più giovani". Quale futuro ci sarà per giovani come Gaetano, Zerbin ed Ambrosino?"I giovani devono giocare il più possibile, anche se spesso è difficile inserire loro all'interno della squadra. Se hanno la possibilità di lasciare la squadra ed avere più minutaggio altrove, è giusto che lascino la propria squadra per poter fare esperienza". Chi è la favorita per lo scudetto? "La Roma potrebbe essere la favorita per lo scudetto per il tanto entusiasmo della piazza; alle spalle dei giallorossi vedo bene il Napoli. Ci sono anche Milan ed Inter, la Juve, invece, attualmente sta vivendo un momento difficile".

FRANCO COLOMBA

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Franco Colomba, allenatore, tra le altre, di Napoli, Parma e Bologna. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

 

Napoli bloccato a Firenze?“. Il Napoli non ha vinto contro la Fiorentina perché ha affrontato una squadra più pronta, che ha fatto i preliminari in Europa. Gli azzurri sono partiti forte come nella passata stagione. La partita era vinta, se Lozano non avesse fatto quell’errore madornale sotto porta non ci sarebbero stati problemi. I ragazzi di Italiano, però, hanno fatto un ottimo lavoro, giocando più da provinciale che da squadra offensiva. Alvini? Ha il giusto entusiasmo, bisogna dargli un po’ di tempo per ambientarsi e proporrà un bel calcio che aiuterà i suoi a salvarsi”. Sconfitta Inter contro Lazio roboante? Qualche anno fa, le squadre di testa le vincevano tutte, ma quel calcio è finito. Soprattutto a inizio stagione può finire tutto. A parte il Napoli, che nella passata stagione ne ha vinte otto di fila, la norma è che a inizio campionato ci vuole un po’ prima che le squadre carburino”. Bologna: salvezza tranquilla o qualcosa in più? “Bisogna vedere come reagiscono i nuovi acquisti. A Bologna si è sempre arrivati ad un certo punto, per poi mancare i guizzi giusti nei momenti giusti. Il centrocampo è all’altezza della situazione, vedremo se Zirkzee sarà in grado di fare la differenza in Serie A”. Cosa comporta perdere Fabian Ruiz? “Il ragazzo inventa e ha qualche gol nelle corde. Avendo l’intenzione di giocare con quattro calciatori offensivi, magari inserire muscoli a centrocampo è stata la scelta giusta, come fatto nella passata stagione dal Milan con Kessie e Bennacer. Lobotka ed Anguissa giocheranno esattamente così, e sulla lunga, con l’entrata in forma di Ndombele che è parso appesantito nella sua prima uscita, Spalletti avrà un centrocampo di tutto rispetto”. Serie B: chi ti piace? "Reggina sicuramente, poi ci sono Bari e Palermo da cui mi aspetto tanto”. ​ Come vedi Sottil a Udine? "Benissimo, è un uomo che viene dalla gavetta e dalla sofferenza, si è meritato la grande chance e farà bene”. Cosa manca al calcio italiano? “Mancano i calciatori italiano. I difensori e gli attaccanti di un tempo. L’Italia pullula di stranieri. Inoltre, in Premier hanno fondi infinitamente maggiori rispetto ai nostri, pertanto possono sopperire a qualche cavolata fatta sul calciomercato, come lo United che strapaga Cristiano Ronaldo, alla sua età e che gioca controvoglia”. Quale italiana è più attrezzata per la Champions? “L’Inter ha fatto una buona squadra, mentre la Juve è tutta da verificare. I nuovi acquisti sono già assenti per infortunio, questo è un problema per Allegri. Fallimento nerazzurro in caso di mancato Scudetto? Hanno le carte in regola per vincerlo, l’anno scorso lo hanno perso loro. Il Milan deve stare attento all’appagamento, che in questo caso può essere il peggior nemico, e francamente ieri mi è parso di vederlo”.

ALBERTO FONTANA

A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Alberto Fontana, ex calciatore, tra le tante, di Napoli, Inter e Atalanta. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

 

Handonavic è stato confermato dall'Inter..."Onana viene dall'Eredivisie, un campionato differente dalla Serie A. Non c'è nulla di strano nella scelta di Inzaghi, è giusto che debba prima ambientarsi". Pensiero su Radu? "È un talento incredibile, è tra i migliori per rendimento. Sono convinto che potrà togliersi tante soddisfazioni, se sarà concreto". E Maignan? "Bravo il Milan ad aver affondato il colpo. È un portiere importante, è sempre essenziale ed abile con i piedi. I rossoneri hanno un giocatore fondamentale, è uno dei top in questo ruolo". Cosa pensi della tematica dell'alternanza, lamentata da Donnarumma? "Gianluigi è un fenomeno. La continuità del campo, tuttavia, è decisiva per la crescita personale. Anche all'Europeo è stato stato straordinario. Per quanto concerne il Napoli, Sirigu e Meret sono un coppia ideale, soprattutto per lo sviluppo dell'italiano. Navas è un estremo difensore di livello, ma non sarebbe adeguato per la coppia di portieri azzurra. Meret resta un grande calciatore" Presunta bocciatura di Spalletti, dopo le dichiarazioni rilasciate... "Ci sono aspetti che noi non conosciamo. Se un allenatore proteggesse un calciatore, sarebbe importante. Ma nel calcio i portieri che non prendono gol non sono stati inventati. Meret avrebbe dovuto e potuto fare di più, ma mi auguro che oggi sia nuovamente valorizzato". Con la giusta continuità, Alex potrebbe migliorare? "Nel corso di questi anni ha subito alcuni infortuni, i quali sicuramente non l'hanno aiutato. Non è stato d'aiuto neppure il paragone con Donnarumma, poiché quest'ultimo è un'eccezione e non doveva essere considerato come modello di riferimento".

Pensiero su Kim? "Kim sta facendo molto bene, non è stato facile sostituire un calciatore del calibro di Koulibaly. Ha preso decisioni semplici, è partito nel migliore dei modi e può essere importante per il Napoli". Pensiero sull'Inter? Cos'è cambiato alla scorsa stagione? "Fisicamente la squadra non è al 100%, non ha la brillantezza della passata annata. Come organico, la rosa può ambire allo scudetto, lotterà sino alla fine per vincere. Il derby della scorsa stagione è stato un crocevia determinante. Le squadre si sono avvicinate tutte e questo fa bene al campionato e al calcio italiano". Giuzidio sulle contestazioni dei tifosi verso De Laurentiis? "Ho vissuto in un ambiente non eccessivamente vantaggioso quando ero al Napoli. I tifosi si sono abituati bene, ma bisogna considerare l'addio di alcuni calciatori e l'avvio di un nuovo ciclo. Osimhen cambia gli equilibri, sarà rilevante per i partenopei. È una realtà fantastica a livello italiano ed internazionale. È necessario chiedere, ma in modo giusto".

MATTEO GIANELLO​

A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Matteo Gianello, ex portiere di Napoli e Verona. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

 

Cosa può dare Sirigu al Napoli? E Navas?

"Per il costaricano il curriculum parla da solo, è il portiere che ha vinto più Champions nella storia, quindi parliamo di un grandissimo portiere. Altrettanto affidabile è Sirigu: questi calciatori non hanno bisogno di parlare, perché appena entrano nello spogliatoio si sente un'aria diversa. Salvatore, al Napoli, porterà tranquillità nei momenti particolari, cosa che Meret non ha. Spalletti, comunque, sotto l'aspetto della porta è assolutamente coperto. Napoli incompleto senza Navas? Assolutamente no. Gli azzurri hanno già due portieri di gradissimo livello, non facciamo passare Meret per ciò che non è".

Meglio rispettare le gerarchie o l'alternanza fa bene?

"Il mondo del calcio si è evoluto, ma l'anno scorso il Psg ha gestito male Navas e Donnarumma. Forse avrebbero fatto meglio a liberarsi del costaricano prima di prendere Gigio, nonostante qualche allenatore pensi che l'alternanza stimoli. Certo, sei coperto nel caso di cali fisici di uno dei due, ma credo che l'allenatore debba impostare delle gerarchie, e negli ultimi anni al Napoli è sempre stato Ospina il primo. Quando hai due portieri di spessore, deve essere bravo l'allenatore a gestirli".

In Serie A ci sono tanti grandi portieri, ma la qualità generale è aumentata o diminuita?

"Siamo rimasti costanti. Per me, la scuola italiana dei portieri è la migliore al mondo. Poi, in Italia nessun club scommette mai sui portieri, quindi la qualità del ruolo non è assolutamente calata. In altri ruoli, invece, è palese siamo calati: di Zaniolo e Tonali non ne escono molti. Ai miei tempi c'era Igor Protti che vinceva la classifica cannonieri, senza mai essere convocato in Nazionale. Oggigiorno viene convocato dopo due buone prestazioni".

Radu protagonista in negativo nella passata stagione, ma anche nella prima di questo campionato

"Uscire da un momento difficile è impresa ardua, ci sono passato anche io. Ci vuole una grande mano anche della società e dei compagni di squadra. Contro la Fiorentina è stato sfortunato, quella non è una papera, ha perso la palla perché è andato ad impattare contro il palo. Un periodo così è come quando un attaccante non riesce a segnare per mesi. Puoi solo continuare a lavorare alacremente in allenamento e non leggere i giornali. Appena noi calciatori sbagliamo, sono subito tutti pronti a condannarci".

Come vedi il Verona di Cioffi?

"Non conosco Cioffi, l'ho seguito solo all'Udinese. Quest'anno, per lui, è un test importante, anche perché è partito dal ritiro e ha avuto modo di lavorare da zero con i suoi ragazzi. Ha lavorato all'estero ed è stato vice di Zola, quindi ha esperienza. Il problema è che al Verona sono andati via tre calciatori che hanno fatto un totale di quaranta gol nella passata stagione, pertanto anche la società deve fare qualcosa sul mercato".

A proposito di squadre incomplete: chi ha fatto meglio e peggio sul mercato?

"La Roma ha fatto benissimo, può essere una pretendente che darà fastidio a tanti. Stessa storia per la Lazio, sebbene non abbia fatto un mercato roboante. Il Napoli non deve nascondersi, deve puntare ai primi posti della classifica, nonostante il campionato sarà anomalo con uno stop di due mesi nel bel mezzo della stagione. Per vincere lo Scudetto bisognerà ripartire fortissimo a gennaio. Vedremo chi ci riuscirà".

 

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Mario Passaretti

Nato a Torre del Greco il 28/05/1979, diplomato in maturità classica. Giornalista da giugno 2015 e direttore del sito www.ilcuoreazzurro.it dal 2022. Collaboratore del giornale "Il Roma"

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