Martedì, 20 Settembre 2022 13:16

Oggi a 1FootballClub by IlSognoNelCuore abbiamo intervistato­:​ Giovanni Cobolli Gig­li; Gianni Bezzi; Gennaro Ciotola.

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COBOLLI GIGLI

A “1 Football Club”, programma radiofoni­co condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juve­ntus. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione ilsog­nonelcuore.com.

 

Pensieri sulla sconf­itta della Juve con il Monza?.....

"È una sta­gione cominciata mal­e. Alcune giustifica­zioni sono legate ai calciatori, anche infortunati come Pogb­a. Altre, invece, al­lo staff del tecnico. Non ci sarà neppure tanto tempo per co­struire un senso di appartenenza alla sq­uadra per alcuni gio­catori. Di Maria man­cherà anche per alcu­ne settimana, dopo la squalifica rimedia­ta". Forse non era proprio giusto puntare su calciatori di livello... "Questa è la verità, anche se è facile dirlo adess­o. Alla Juventus è capitato l'usato insi­curo. Per quanto con­cerne Pogba, inizial­mente non voleva ope­rarsi, inoltre, è ci­rcondato attualmente da alcuni problemi familiari. Angel, in­vece, è un uomo di grande classe, ha tan­ta qualità, ma non si è integrato bene. Forse sperava di tro­vare una Juventus di­fferente, qualcuno dovrebbe aiutarlo a riflettere con l'obie­ttivo di mettersi ma­ggiormente al serviz­io della squadra. In­gaggiare un calciato­re per un anno, tutt­avia, non è una pian­ificazione intellige­nte. Le colpe vanno condivise tra la soc­ietà, il tecnico e i giocatori". Ci sono alcuni giovani inte­ressanti della rosa bianconera... "Alleg­ri è sempre stato at­tento a monitorare i giovani talenti. Ma la squadra deve vin­cere le prossime par­tite, ha bisogno di sicurezza. Non ci sa­ranno più giustifica­zioni, la fiducia di Agnelli per Max non è infinita. Questa situazione sicuramen­te non aiuta. Apprez­zo tanto Nedved calc­iatore, ma da dirige­nte è in contrasto con Allegri. Quest'ul­timo ha un'ottima re­tribuzione, ma ciò non aiuta l'ambiente ad essere sano e ser­eno". Nedved dovrebbe interpretare un ru­olo diverso all'inte­rno della dirigenza bianconera? "È un er­rore rendere Nedevd un rappresentante de­lla società, perché non conosce le tecni­che della comunicazi­one. È un punto di forza della Juventus, ma dovrebbe essere limitato ad alcuni temi. Il suo carattere è molto forte ed è servito in alcune circostanze. Si discu­tono soltanto le dic­hiarazioni rilasciate in diverse situazi­oni. Sarebbe forse utile che Il patron Agnelli uscisse allo scoperto ed interven­isse, anche perché quando parla sa parla­re". Il Napoli ha av­uto un avvio di stag­ione brillante: può vincere lo scudetto? ​ "È una squadra ca­zzutissima. Ha ingag­giato calciatori a poco prezzo, Spalletti è abile nella gest­ione della squadra. Il Napoli è candidato a vincere qualcosa di importante, anche se ci sono gli imp­egni di coppa da dis­putare. Per il gioco e il risultato, que­sta squadra è la fav­orita, anche prima del Milan". L'Inter sta affrontando un mo­mento delicato? Perc­hé sta vivendo queste difficoltà? "Inzag­hi ha accanto una pe­rsona di grande equi­librio, Marotta. Ci sono degli allenatori che non ottengono sempre prestazioni convincenti. Ha qualc­he problema a centro­campo e in difesa, ma con il ritorno di Lukaku la situazione potrebbe cambiare. Il punto di forza de­ll'Inter è rappresen­tato dalla figura di Marotta, poiché pot­rà supportare l'oper­ato del tecnico ital­iano e tutta la squa­dra".

GIANNI BEZZI

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gianni Bezzi, giornalista RAI e tifoso della Lazio. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione ilsognonelcuore.com.

 

Giudizio sull'avvio di stagione della Lazio? E sulla gara di Europa League? "È accaduto quello che temeva Sarri, forse non è ancora riuscito a trovare una soluzione a riguardo. Si tratta di un maestro del calcio, ma dovrebbe andare un po' a scuola da Conte. Il problema della Lazio è che manca la mentalità adeguata in alcuni contesti. La squadra ha cali di tensioni pericolosi, spesso domina senza riuscire a chiudere le partite. È una squadra ringiovanita, ma ha fallito alcuni colpi in determinati ruoli, non ha attaccanti che possano sostituire Immobile". Il 'germe' citato da Sarri potrebbe riferirsi ad un calciatore della squadra? "È una critica che potrebbe essere rivolta a Luis Alberto. Ma il germe si diffonde nello spogliatoio, influenzando la mentalità della squadra. Sarri è mentalmente integralista, dovrebbe tentare di sfruttare le caratteristiche dello spagnolo. Questo è un limite dell'allenatore, non è capace di cambiare modulon se non ha giocatori adeguati per il suo sistema di gioco". Che apporto può offrire Milinkovic alla Lazio? "È un calciatore importante, riesce a fornire assist in modo regolare. Insieme ad Immobile, è l'unico intoccabile. Accarezza il pallone con la suola delle scarpette, i suoi numeri sono davvero incredibili. Ha una qualità straordinaria. Non ha lasciato la Lazio perché forse gli manca un pizzico di esperienza per poter trasferirsi all'estero. L'assist con la Sampdoria è stato un gioiello, raro da vedere". Qual è la squadra che ti ha maggiormente imrpessionato in questa prima parte di stagione? "Sarebbe troppo facile dire il Napoli. Dopo la campagna acquisti effettuata, sono arrivati calciatori importanti, i quali stanno rendendo ad un livello altissimo con il gioco di Spalletti. In vetta, tuttavia, c'è anche l'Atalanta, che si è ringiovanita. Ha tanta resistenza e fisicità importante. Il club azzurro comunque deve continuare così, anche se la stagione è lunga, ci saranno tante insidie, soprattutto dopo lo stop dovuto ai Mondiali". Pensieri sulle difficoltà della Juve? "È la peggiore tra i top club italiani in questo avvio di stagione. A gennaio ci sarà un altro campionato. Il presidente Agnelli ha chiesto ad Allegri un cambio di rotta, è difficile esonerarlo o pensare che Max dia le dimissioni. I bianconeri emergeranno a partire da gennaio con il ritorno di alcuni calciatori rilevanti come Chiesa e Pogba. È stata rivoluzionata, inoltre, anche la difesa, in seguito all'addio di Chiellini. Si tratta di un rendimento insufficiente, ma ci saranno presto dei segnali importanti. È presto per tirare le somme, bisogna attendere".

 

GENNARO CIOTOLA

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gennaro Ciotola, direttore sportivo ed ex talent scout del Cagliari. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione ilsognonelcuore.com.

 

Problema della multiproprietà per il Bari se dovesse raggiungere la Serie A? "È una situazione su cui riflettere. Il percorso del Bari è molto importante. La squadra ha avuto un grande inizio di stagione, ma credo che alla lunga non può ambire alla promozione già da quest'anno". Pensieri sull'avvio di stagione del Napoli? "Il Napoli ha avuto un avvio di stagione spumeggiante, anche se nessuno si aspettava questa partenza a razzo. Spalletti è stato bravo ad integrare tutti i nuovi calciatori. Le rivali stanno affrontando un momento delicato, il club azzurro e il Milan sono le candidate principali a vincere lo scudetto, sono le squadre più forti. L'Atalanta, invece, può essere l'outsider della stagione". Giovani che hanno rubato l'occhio in Serie A? "All'Atalanta ci sono giovani di prospettiva futura. È stato ingaggiato Hojlund, un giovanissimo classe 2002, mi ha impressionato. Anche Scalvini è interessante, anche dopo le prestazioni della stagione passata. L'Udinese ha ragazzi intriganti per gli anni a venire". Giudizio sui calciatori del Napoli? "Al Cagliari seguivamo già Kvaratskhelia, all'epoca era sul nostro taccuino. Il Napoli ha avuto la forza e il coraggio di schierare il georgiano, il merito va a Giuntoli e al suo staff per il loro operato". Rendimento di Anguissa? "È un calciatore fondamentale per il Napoli. Dà forza al gruppo, sente questa responsabilità e sta trasformando la sua forza in energia positiva. È uno degli uomini chiave dello spogliatoio azzurro". Problemi di Inter e Juventus? "In casa bianconera forse c'è stato un attrito tra il tecnico e il calciatore. Il Monza ha massacrato la Juve domenica, i giocatori sembrano non seguire il proprio allenatore. Ad oggi cambiare guida tecnica potrebbe rappresentare un problema per le casse del club. Sono stati ingaggiati calciatori come Pogba e Di Maria non brillanti dal punto di vista fisico: questo è un problema che pesa sulle spalle della società. Napoli e Milan, invece, sono le squadre italiane più europee attualmente, le due società più importanti della Serie A. Per auanto concerne l'Inter, credo che Inzaghi non sia un tecnico adeguato per questa squadra, soprattutto dopo l'ultima gara persa con l'Udinese. Nerazzurri e bianconeri stanno pagando delle colpe".

 

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Mario Passaretti

Nato a Torre del Greco il 28/05/1979, diplomato in maturità classica. Giornalista da giugno 2015 e direttore del sito www.ilcuoreazzurro.it dal 2022. Collaboratore del giornale "Il Roma"

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