FRANCO CERAVOLO
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Franco Ceravolo, dirigente e direttore sportivo. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
Commento sulla situazione Juve? "Dispiace per questa vicenda, voglio bene ai rappresentanti bianconeri. Si tratta di una società importante a livello nazionale ed internazionale. Valutare e capire cosa c'è alle spalle non spetta a me, bisognerebbe essere all'interno per comprendere determinate dinamiche". Tante società italiane sono in estrema difficoltà: perché questo calcio non è sostenibile economicamente? "Ci sono tanti investitori i quali sono approdati in Italia, ma chiaro che devono essere incentivati ed avere i presupposti prima di investire. Nel calcio, spesso, si spende in modo sbagliato, anche all'interno delle Primavere non possono essere presenti così tanti stranieri. I giovani italiani sono sempre meno e viene offerto loro spesso uno scarso minutaggio. Devono cambiare alcune normative e tentare di inserire almneo quattro giovani del settore giovanile in prima squadra per avere opportunità di emergere e pensare di avere in futuro calciatori di livello. Non tutti nel calcio hanno la forza di fare sacrifici e di procedere, se le porte di fronte sono sbarrate. I soldi in Italia purtroppo sono investiti in modo sbagliato; i presidenti e le Federazioni dovrebbero valutare alcune particolari situazioni. Siamo indietro rispetto all'Inghilterra e al calcio inglese". Come si inteviene sul piano fisiologico dei calciatori dopo la pausa Mondiali? "Naturalmente inizierà un altro campionato alla ripresa della Serie A, ogni società ha un proprio programma ed una propria preparazione. Diventa difficile affrontare questa seconda fase, potrebbero esserci anche delle sorprese. La maggior parte dei calciatori è impegnata al Mondiale, ma le squadre si stanno allenando in vista della seconda parte di campionato. Bisogna adeguarsi, ci si augura che tutti i club possano partire nel modo adeguato. Spero in qualche sorpresona".
BRUNO DI NAPOLI
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Bruno Di Napoli, procuratore di Cheddira, calciatore del Bari. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
Vetrina Mondiale fondamentale per Cheddira? "Sicuramente la possibilità di partecipare ad una Coppa del Mondo offre tanta visibilità. Questo calciatore ha intrapreso un percorso già lo scorso anno, ha avuto un'exploit in questo avvio di campionato, attirando la convocazione del Marocco. L'allenatore ha tanta stima e fiducia per questo calciatore". Cosa ci si aspetta da Walid dopo il Mondiale? "Mi aspetto che possa continuare a migliorare giorno dopo giorno. Ha tanta fame, vuole crescere costantemente. Abbiamo analizzato insieme i movimenti effettuati durante la gara con la Spagna. Oggi è stato posto su un gradino superiore, ma ha voglia di fare e di crescere. È un ragazzo molto umile, estremamente idealizzato". Quale sarà il suo futuro? "Il ragazzo è di priorità del Bari. La sua storia parte da lontano, dalla Sangiustese, va ringraziata quella società. Ma i meriti vanno attribuiti anche al direttore del Bari per aver creduto nelle qualità di Cheddira. È attenzionato da tanti club per le sue caratteristiche di attaccante moderno. Valuteremo con la società e il presidente De Laurentiis il suo step successivo, un passo alla volta si raggiungono determinati obiettivi". Che genere di percorso intraprende lo scouting per conoscere calciotori simili? "Ho iniziato questa professione 9 anni fa, attualmente ho diversi collaboratori specifici in determinati settori. Alcuni si occupano di ragazzini molto giovani, lavoriamo sotto questo punto di vista coprendo le diverse fasce. Parmigiani è osservatore e segue tante partite, applicando uno scouting molto attenzionato dalla Serie D sino alla B. Lavoro anche con Sommella, procuratore di Immobile, anche se non è agevole scovare il Cheddira di turno della Serie B. Uno dei nostri principi è cercare ragazzini con una mentalità atta a migliorarsi costantemente". Chances di vederlo al Napoli? "Ad oggi è un calciatore del Bari. Mi auguro possa arrivare in finale con il Marocco. Associano il ragazzo al Napoli per la medesima proprietà dei due club, ma valuteremo insieme al Bari il percorso adeguato per Walid. Stiamo vivendo una situazione bellissima, ma è in continua evoluzione. Ad oggi il Napoli è un club top, sta lottando per lo scudetto, valuteremo la strada adeguata Anche la Lazio cerca un vice-Immobile ed è naturale l'accostamento a Cheddira. La cosa per noi fondamentale è restare concentrati sul Mondiale e sul Bari, non bisogna fare voli pindarici. Magari con il Portogallo potrebbero aprirsi scenari differenti, viviamo il presente con un occhio al futuro, perché attraverso il presidente possiamo raggiungere grandi obiettivi".
ALESSANDRO SACCO
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Alessandro Sacco, Serie AL Femminile. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
Esiti delle gare di Women Champions? "Rispetto alle prime tre giornate del torneo, le squadre italiane sono state sconfitte. La prestazione della Juve è stata negativa, la squadra ha perso 1-0 contro l'Arsenal ed ha subito la rete di Miedema. Per quanto concerne la Roma, le giallorosse hanno giocano più liberamente con il Wolfsburg, ma ha incassato quattro reti contro il club tedesco, il quale ha vinto la competizione tre anni fa". Napoli Femminile? "Le azzurre hanno vinto abbastanza agevolmente con Genoa, battuto 4-0. I meriti vanno attribuiti a Gomes, autrice di una tripletta. È una squadra che sta cominciando ad assimilare gli schemi dell'allenatore. Dal punto di vista del calendario, si concretizzerà una svolta. Domenica il Napoli Femminile, infatti, affronterà il San Marino Academy, reduce da una vittoria. A pochi giorni dalla festività natalizie, la squadra dovrà superare anche l'impegno Lazio. Saranno due gare fondamentali per il futuro delle azzurre, si potrebbe agganciare proprio i biancocelesti in classifica con due eventuali successi". Serie A Femminile? "Roma-Juventus big match della giornata, occhio a Pomigliano-Inter, dopo il successo dei campani con la Samp".
MICHELE SERENA
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Michele Serena, ex calciatore, tra le tante, di Juve e Inter ed attuale allenatore del Legnago. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
Lautaro non si è distinto al Mondiale con l'Argentina... "Credo sia soltanto un periodo negativo. Ha fatto ugualmente sua parte, ha aiutato la propria squadra in tante partite, nell'ultima non è sceso in campo neppure dal 1'. Per cui ha già intrapreso il percorso per iniziare a far bene e lasciare nuovamente il segno. Anche Lukaku non è riuscito ad incidere e a sfruttare le occasioni avute nell'ultima sfida nella Coppa del Mondo con il Belgio". Pensieri sul l'esonero di Luis Enrique? "Queste è il mestiere... Credo che abbia pagato le aspettative deluse, poiché ci si attendeva tanto dalla Spagna al Mondiale, un boccone amaro da digerire. I calci di rigore restano un terno al lotto, poteva succedere di tutto". Si è bloccata l'evoluzione del calcio spagnolo? "Le squadre della Liga stanno vivendo alcune difficoltà, sembra siano tornate di modo la fisicità e i club strutturati in modo diverso. Ma il calcio è affascinante proprio perchè è imprevedibile, domani potrebbe già mutare questo scenario". Come vedi l'evoluzione del calcio nel suo complesso? Superiorità della fisicità sulla tecnica? "I calciatori devono essere innanzitutto bravi. Il Napoli è un esempio: ha tanta fisicità sino a centrocampo, ma in avanti ci sono calciatori più piccoli. Lo stesso discorso vale per il Milan". Nuovo ruolo di Raspadori a centrocampo: analogia adeguata con Griezmann con la Francia? "Jack giocava da sottopunta già al Sassuolo, supportava il centravanti. Il Napoli anche l'anno scorso ha giocato spesso con il 4-2-3-1, ma Raspadori non c'era ancora. È un ripasso di un modulo utilizzato in passato, una soluzione adottata da Spalletti anche nella scorsa stagione".
MALÙ MPASINKATU
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Malù Mpasinkatu, direttore sportivo. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
Cheddira uno stimolo per gli allenatori italiani per dare spazio ai giovani? "Credo di sì, anche se Mancini lo sta già facendo sulla panchina della Nazionale. È giusto offrire la possibilità a giovani calciatori di scendere in campo e mostrare il loro potenziale. Walid ha avuto una grande opportunità, ha la chance di giocare i quarti di finale con il Marocco. Il tecnico ha deciso di far entrare Cheddira in una gara fondamentale, quella con la Spagna agli ottavi, poiché è cresciuto nel corso del ritiro della nazionale ed ha meritato questa grossa possibilità". Segreti del Marocco? "È una squadra forte ed unica, costituita da un solo blocco. Bounou è uno dei migliori portieri della Liga, Hakimi e Mazaraoui sono due grandi calciatori. A centrocampo oggi il duo più forte del Mondiale è Amrabat-Ounahi, due calciatori i quali si completano a vicenda, ad oggi sono sulla bocca di tutti. Sofyan potrebbe essere considerato secondo solo a Casemiro in questa Coppa del Mondo. L'attacco, inoltre, è fantastico: Zieych del Chelsea, accostato al Milan, Boufal un calciatore particolarmente tecnico e En-Nesyri uno degli attaccanti più forti del campionato spagnolo". Futuro di Osimhen? Possibile sostituto al Napoli? "Mi auguro possa restare a più lungo possibile in Serie A con la maglia azzurra. Se dovesse lasciare il club, credo che la Premier sia il campionato più adeguato per le sue caratteristiche. È un lottatore, dà l'animo in campo, proprio come tutti i calciatori i quali giocano nel campionato inglese. Credo il ds Giuntoli e il suo staff siano dirigenti di livello. Fui tra i primi a parlare e a sbilanciarmi circa Kvara, Giuntoli si interessò e mi fece i complimenti. Affermai già in passato che sarebbe stato un crack nel campionato italiano". Evoluzione del calcio africano? "È cresciuto. Prima era più folcloristico, si basava più sulla spensieratezza e sulla spettacolarità. Ma ad oggi i ragazzi hanno acquisito un background per la loro formazione europea, vedi Hakimi, calciatore di origini marocchine, ma cresciuto nel settore giovanile del Real. Gli elementi del loro paese di crescita sono stati abbinati alla concentrazione dei club europei. Il pubblico africano non ama la tatticità, ma i ragazzi africani odierni hanno acquisito una mentalità ferrea e più definita".