Lunedì, 09 Gennaio 2023 13:19

Oggi a 1FootballClub by IlSognoNelCuore abbiamo intervistato: Fabio Viviani; Francesco Flachi; Mauro Bergonzi.

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Oggi a 1FootballClub by IlSognoNelCuore abbiamo intervistato: 

Fabio Viviani;

Francesco Flachi;

Mauro Bergonzi.....

FABIO VIVIANI

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Fabio Viviani, ex vice di Reja al Napoli ed attuale allenatore. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

 

Parere sui risultati dell'ultimo turno di Serie A? "Non aspettarsi un successo da parte del Napoli, sarebbe stato impossibile... La gara con l'Inter è stata equilibrata, i nerazzurri hanno vinto meritatamente. Ieri, tuttavia, gli azzurri hanno ripreso il proprio percorso interrotto prima della sosta, decisamente anomala per le abitudini italiane. Si è rivisto il solito Napoli contro una squadra in difficoltà, ha mostrato quanto emerso nella prima parte di stagione". Considerata la sconfitta con la Roma e il cambiamento di modulo nel finale della gara, forse il Milan non è abituato a giocare con la difesa a 3... "Conoscendo Pioli, avrà provato sicuramente questo schieramento in allenamento, d'altronde tentati anche da allenatori come Spalletti. Pesano tanto questi due punti persi dal Milan, la squadra ha gettato via una grossa chance. Il campionato, dunque, dipenderà soltanto dal Napoli, ha un vantaggio importante da gestire. Ha meritato e continua a meritare questo primato in classifica. Per quanto concerne la Juve, è tornata la vera squadra del passato. Allegri ha offerto compattezza ed una grande concretezza al gruppo; i bianconeri gravitano nelle zone alte della classifica". La miglior difesa è l'arma per vincere? "Tradizionalmente è sempre stata una condizione benefica. L'equilibrio e il bilanciamento tra i due reparti è fondamentale, anche se conta avere una grossa differenza tra gol realizzati e subiti". Parere su Napoli-Juve? "Da appassionato e tifoso mi auguro di godermi una bella partita. Credo che il Napoli tenterà di imporsi e di avere il controllo del gioco. I bianconeri hanno trovato compattezza e concretezza nelle occasioni create, ma gli azzurri potranno vincere soltanto se riusciranno a far emergere la loro qualità. È una guerra di equilibri, il Napoli costruirà tanto e la Juve tenterà di limitare gli attacchi avversari". Progetti attuali? "Attualmente sto allenando in Turchia, dove c'è un campionato interessante. Ho incrociato anche Marek Hamsik, abbiamo conversato del Napoli. È una nuova avventura che mi sta piacendo molto". Ritorno di Marek al Napoli? "Si tratta di una scelta la quale non dipenderà tanto dal calciatore, ma dalla società. Ha lasciato tanti ricordi positivi. Tuttavia, al momento offre ancora ottime prestazioni, c'è ancora tanto tempo per prendere una decisione simile".

 

 

FRANCESCO FLACHI

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Francesco Flachi, ex calciatore, tra le tante, di Sampdoria e Fiorentina. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

 

Giudizio sul percorso di Fiorentina e Samp? "Nelle ultime due gare hanno mostrato qualcosa di positivo. La Samp spera di salvarsi, anche se attualmente è indietro rispetto alle rivali. Mi auguro che possa avere qualcosa in più e che sia presto trovato un assetto societario definitivo. Le voci della complicata situazione economica del club doriano girano e distolgono l'attenzione dei calciatori, i quali tendono a rilassarsi. I giocatori, infatti, si domandano spesso cosa potrebbe succedere in situazioni simili". Rallentato il percorso di crescita di Italiano? "La gente pretende troppo, soprattutto in questo momento dopo aver disputato soltanto due partite... Naturalmente il girone d'andata non estremamente positivo, ma la Fiorentina deve riprendere il proprio ritmo. È cominciato un nuovo campionato. Bisognerà essere anche abili nella gestione della squadra nei novanta minuti delle partite per far rifiatare tutti i calciatori presenti in rosa. Il reale valore di una squadra è rappresentato anche dalla gestione della squadra, la quale offre spesso un segnale importante". Pensieri sulla Juve in vista della prossima gara con il Napoli? "Mi aspetto una mentalità da Juve, nonostante gli addii di alcuni pilastri bianconeri. La mentalità vincente, tuttavia, è stata tramandata ai calciatori attuali, anche se è avvenuto un cambio generazionale. Sarà una gara complicata, bisogna essere sempre prudenti nel corso delle gare. Vedi il Milan, il quale si è rilassato nel finale ed ha concesso due gol alla Roma. Si rischia di subire reti o di poter essere recuperato anche con un vantaggio importante in classifica: è cambiata la qualità rispetto al passato, tutto può succedere. Ai nostri tempi situazioni simili non si verificavano, negli ultimi anni, invece, si rischia di buttare via un'annata a causa di alcuni episodi". Solo fortuna per la Juve? "Si cerca sempre il gran calcio, spesso si tende a partire dal basso... Dobbiamo accettare questa nuova generazione calcistica, anche se sono sempre legato ad una visione basata su tante verticalizzazioni. Se poi ci soddisfa soltanto focalizzarsi sul possesso palla, ci accontentiamo di poco. Quest'anno la Juve era partita male, ma ora sta recuperando punti. Bisognerà essere prudenti, ed analizzare anche le dinamiche interne di alcune situazioni per vincere. Parere sulla stagione del Napoli? "È una squadra che può fare tutto, può cambiare moduli anche durante le partite. Credo sia lecito perdere a Milano contro una squadra forte. La reazione c'è stata subito, agevolata anche da un episodio a favore. Mi auguro che il Napoli possa vincere il campionato, sarebbe lecito per quanto dimostrato negli ultimi anni".

 

 

MAURO BERGONZI

A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’ex arbitro Mauro Bergonzi. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

 

Parere sulla giornata arbitrale del weekend? "Non sono così tanto esaltato. Ci sono state interpretazioni cervellotiche di alcuni episodi. In Monza-Inter l'arbitro Sacchi ha annullato un gol regolare ai nerazzurri; ha fischiato un intervento scorretto inesistente, è stato un errore molto grave. Giuste le lamentale della squadra milanese". Possibile sospesione per Sacchi? "Credo che per un periodo abbastanza prolungato non dirigerà partite di Serie A, nonostante le presunte scuse all'Inter". Pensieri sul rigore assegnato alla Fiorentina? "Il penalty lascia molti dubbi. Il difensore del Sassuolo aveva il braccio staccato dal corpo, ma la conclusione del calciatore dei viola non sarebbe finita in porta. Il rigore deve essere fischiato quando il pallone viene spedito sul braccio e non viceversa... Quel tiro probabilmente sarebbe finito molto lontano dalla porta, la scelta del Var non è stata corretta". Giudizio sull'arbitraggio in Samp-Napoli? "Non ho gradito la direzione arbitrale della gara. Abisso stava facendo delle buone gare, ma sarebbe dovuto essere più concentrato e prudente. Era una partita bellissima, ma molto delicata da arbitrare. È entrato in campo forse emozionato ed ha assegnato un calcio di rigore assurdo nei primi minuti del gioco. Un penalty simile non doveva essere fischiato, l'intervento del difensore della Samp è casuale. Come ha fatto il Var ad intervenire in questa situazione? È il teatro dell'assurdo. Ribadisco la correttezza del contatto su Anguissa, è stato commesso un errore grave. Fortuntamente quell'episodio non ha condizionato la gara, a differenza dell'arbitro. Per quanto concerne il cartellino rosso a Rincon, era sacrosanto, quell'intervento deve sempre essere punti con un'espulsione a prescindere dalla circostanza. È stato commesso un intervento eccessivamente vigoroso. Giusto anche l'ultimo rigore concesso al Napoli, è corretto fischiare. Ma come fa l'arbitro a non assegnare subito quel penalty? In questo momento, mancano figure esperte ma non internazionali nel contesto arbitrale. Vedi Manganiello, Abisso, direttori di gioco i quali non possono più diventare internazionali e stentano per quanto riguarda il rendimento". Ricordo di Vialli? "Ho 51 anni ed ho avuto la fortuna di vivere la Samp dello scudetto e di quel periodo meraviglioso. Ricordo perfettamente quei momenti indelebili, resi tali anche da Gianluca. È stata una vita più bella anche per noi che l'abbiamo visto giocare. Vialli ha rappresentato tanto per i doriani e non solo".

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Mario Passaretti

Nato a Torre del Greco il 28/05/1979, diplomato in maturità classica. Giornalista da giugno 2015 e direttore del sito www.ilcuoreazzurro.it dal 2022. Collaboratore del giornale "Il Roma"

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