Posizione sulle tante critiche rivolte ai Mondiali in Qatar? "Per me questo non è calcio. Sono in Croazia attualmente per visionare un torneo intercontinentale di calcio, questo è lo sport di cui vorrei parlare. Il calcio che si può ammirare sui campi, dove si scoprono tanti talenti. Sono i rettangoli di gioco e le qualità dei calciatori a determinare questo sport, il calcio giocato". Focus sui giovani talenti italiani? "Si sta procedendo in una direzione adeguata, necessaria a dare più spazio a questi giovani. Non possiamo pretendere da loro un rendimento subito altissimo nelle gare, dobbiamo concedere loro la possibilità di sbagliare. La Juve ha un vantaggio in più, cioè quello di avere una squadra in Serie C, per i ragazzi di questa squadra si tratta di un'opportunità importante. Altre società dovrebbero seguire il modello bianconero. Ma il discorso giovani si sta integrando bene, anche se lentamente, a differenza della Croazia, dove si lanciano tanti giovani sin da subito. Naturalmente per squadre le quali lottano per obiettivi stagionali come la salvezza è un conto, per squadre di un livello più importante il discorso è naturale diverso". Mbeumo al Napoli? "Parlai già di questo ragazzi ai tempi del Brentford. Oggi gioca in Premier, è un attaccante esterno dalle grandi qualità. È maturato ulteriormente, è un prospetto interssante. Il Napoli attualmente è messo benissimo, forse pecca lievemente a centrocampo, ma questa è la fase nella quale bisogna gestire la situazione nel migliore dei modi per allungare questo periodo di forma sino alla fine del campionato. Non sarebbe un'idea giusta aggiungere un nuovo tassello alla rosa odierna, anche se si sta già lavorando per l'estate, con la possibilità di ingaggire alcuni calciatori. Un grande plauso alla dirigenza azzurra, la quale ha costruito qualcosa di innovativo e di valore. Sta dominando in Italia e in Champions, in estate pochi si aspettavano un simile andamento. Il Napoli ha avuto coraggio, ma ha anche competenza, complimenti alla società per l'operato effettuato. Tuttavia, anche il Milan ha svolto un ottimo lavoro in questi anni. Sono dei modelli da seguire". Non sembra strana l'assegnazione del premio di miglior emergente ad Osimhen? C'è qualcosa alle spalle del riconoscimento? "Victor ha dimostrato sul campo di meritare questo premio, è un calciatore di grande talento, davvero straordinario. Continuerà a mostrare cose importanti in futuro". Cosa manca ad Udogie per arrivare in Nazionale maggiore? "Manca poco, è in rampa di lancia. Anche l'Udinese è uno di quei club da seguire, il quale ha le capacità di scoprire tanti calciatori interessati e poi rivenderli. Ma Destiny raggiungerà livelli importanti, è già un giocatore da Tottenham. Bisogna comunque concedere tempo ai giovani ed attenderli, per consentire loro di esprimere al meglio il potenziale posseduto. Tra questi c'è De Ketelaere, il quale va necessariamente atteso".
ALESSANDRO SACCO
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Alessandro Sacco, Serie AL Femminile. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
"Dopo una settimana di sosta per gli impegni della Nazionale, reduce dalle sconfitte nelle due amichevoli con Austria ed Irlanda del Nord, tornano la Serie A e la Serie B Femminili. Questo fine settimana si giocherà la nona giornata del massimo campionato, ci saranno tante sfide interessanti. Domenica si disputerà Sassuolo-Pomigliano; se il club campano dovesse vincere, da ultimo un mese fa salirebbe a metà classifica. Si giocherà anche la sfida intrigante tra Fiorentina ed Inter per l'alta classifica, oltrr Roma-Samp. Testa coda Parma-Juve ed anche Milan-Como: il club lombardo è in ripresa dopo l'avvio di stagione deludente". Prossimo avversario del Napoli Femminile? "Domenica alle 14:30 le azzurre affronteranno il Brescia, si prospetta un vero e proorio scontro al vertice. Speriamo nel riscatto dopo la sconfitta con il Cesena, prima della sosta".
MASSIMO MACCARONE
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Massimo Maccarone, ex calciatore, tra le tante, dell'Empoli e del Siena. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
Chi è l'attaccante che ha rubato maggiormente l'occhio in Serie A? "Innanzitutto Osimhen, poiché seguo molto il Napoli, mi piace maggiormente per le sue caratteristiche. Ma dico anche Leao e Giroud, i quali continuano a far bene con la maglia del Milan. Anche Arnautovic è molto forte, sta disputando un'ottima stagione". Pensieri sui Mondiali? "Seguirò la competizione per la passione per il calcio. Sicuramente non sono positive le azioni compiute dal Qatar e le situazioni vissute nel paese, spesso si tende a confondere lo sport con altro". Le dichiarazioni di Ronaldo un'ulteriore dimostrazione del suo calo? "È stato un attacco duro. Da una parte la sua azione è da apprezzare per il coraggio mostrato, ma dall'altro lato è meglio non rivelare deterninate dichiarazioni, sarebbe meglio non rilasciarle. Anche io avrei potuto rivelare tante cose su Empoli, ma ho preferito non riferire nulla per il rispetto di tante persone". La missione di Spalletti sarà la valorizzazione di Raspadori? E forse anche la convivenza con Victor? "Ho visto Jack allenarsi con il Sassuolo, mi ha impressionato. Nonostante la giovane età, è un calciatore maturo, si tratta di un ottimo attaccante. È un ragazzo che si può adattare con Osimhen e tanti altri calciatori. Può ricoprire più ruoli offensivi, vede benissimo la porta ed è ambidestro. Si tratta di un giocatore intelligente, Spalletti prenderà in esame le sue caratteristiche per valorizzarlo, concedendogli anche più spazio". Giudizio sullo scontro Mourinho-Karsdorp? "Ho iniziato anche io a svolgere la mansione di allenatore. Penso che le vittorie siano merito dei ragazzi, ma i demeriti siano demeriti personali". Milan vero antagonista del Napoli? "Anche la Juve potrebbe ricoprire questo ruolo. Ha trovato tanta sicurezza ed ha conquistato molti punti nelle ultime giornate di Serie A. Tutto dipenderà dal Napoli e dalle sfide cruciali di gennaio con l'Inter e gli stessi bianconeri. Sarà dura fermare gli azzurri, ma ripartirà un nuovo campionato a gennaio, ci sarà tempo per verificare le condizioni dei calciatori e il futuro andamento delle squadre". Favorita per il Mondiale? "Punto sull'Argentina".
NEREO BONATO
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Nereo Bonato, ex calciatore del Sassuolo ed attuale direttore sportivo. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
Impatto della Cremonese con la Serie A? "La squadra sta riscontrando delle difficoltà comuni ai club neopromossi. È stata costruita una squadra di livello, la sosta gioverà ad Alvini per amalgamare meglio i calciatori presenti in rosa. Le problematiche affrontate erano pronosticabili". Si aspettava in casa Sassuolo un'exploit di Raspadori? "Ho avuto la fortuna di parlare con Giacomo pochi giorni prima del suo trasferimento al Napoli, aveva espresso la voglia di far parte di una dimensione nuova. Si sentiva pronto per questo passo in avanti, ha avuto un impatto importante in azzurro". Ruolo di Jack, dopo le dichiarazioni di De Zerbi? "Può giocare da prima punta, ma anche da esterno a sinistra, soprattutto per la sua capacità di far giocare bene la squadra e per la bravura di leggere le azioni offensive. È un calciatore completo, dalla grande duttilità". Mancini ha scommesso su Pafundi: quali giovani meritano la Nazionale? "Ci sono tanti giovani in Italia. La cosa più rilevante è consentire loro di intraprendere il percorso giusto, il passaggio tardivo dalla Primvera alla prima squadra è un aspetto negativo. Ma il calcio italiano è molto tattico, occorre tanta esperienza per diventare competitivi. L'altro aspetto fondamentale riguarda la genetica, e quindi la struttura fisica di questi giovani; il fisico italiano richiede tempo per svilupparsi maggiormente". La bravura di un direttore è comprendere il potenziale dei calciatori... "Individuare un talento ed inserirlo in un determinato contesto tattico è fondamentale, come anche conoscere la squadra, l'allenatore e l'ambiemte. Se un dirittore unisce il tutto, abbassa tantissimo il rischio della scelta. In questo il Napoli è stato perfetto. Il fattore umano, inoltre, è fondamentale per amalgamare il tutto e riuscire ad avere successo". Pensieri su Laurienté? "Il Sassuolo è stato bravo ad accaparrarselo, si tratta di un ottimo investimento. È un grande calciatore che già aveva fatto bene in Francia. Ha le caratteristiche per mettersi in mostra, si tratta di un vero affare per i neroverdi". Beto potrebbe raccogliere l'eventuale eredità di Osimhen? "È un profilo interessante. Al secondo anno in Serie A, sta disputando un'ottima stagione, il calcio italiano lo sta aiutanto. È un profilo di livello, si tratta di un calciatore impattante".