Jacomuzzi: “Torino? La sua solidità rispecchia le caratteristiche del suo giocatore, che ha da sempre molto temperamento e lo trasmette. Per questo ottiene buoni risultati, dovremo vedere se riuscirà contro il Napoli a dimostrare di aver completato la crescita della sua squadra, chiamata a fare risultato in un campo difficile come il Maradona. Il Napoli però ha riserve di lusso, ha una rosa importante e sono carichi a mille. Raspadori? Una fortuna che non sia andato all’estero, sta dimostrando di valere questi soldi spesi dal Napoli. Su Scamacca invece ho qualche remora, è Jack la vera stella. Assomiglia a Paolo Rossi come finalizzatore, come movimenti e come intelligenza. I meriti di Spalletti? Sono tanti, gli sta creando spazi e modi di giocare. Ma per Raspadori vanno ringraziati anche i suoi primi allenatori, che gli hanno permesso di sgusciare così bene tra i difensori. Non dimentichiamo che Giacomo ha poi dei compagni di squadra di grande qualità, specialmente Osimhen che attacca la profondità come nessuno nel nostro campionato. Ha tanta umiltà, tanta forza e Raspadori sfrutta questi movimenti.
Koulibaly in difficoltà? Me l’aspettavo, in Italia è molto diverso. C’è pressione, mentre in Inghilterra si parla della partita solo il venerdì e il sabato. Si gioca al calcio aperti per vincere, non per pareggiare. Bisogna che Kalidou capisca bene gli avversari, conosca bene i compagni e le dinamiche e mostri di nuovo il suo valore. Kim? È arrivato con grande umiltà ed è stato avvantaggiato da questo, ma aveva già esperienza: ha giocato nel suo Paese e in Turchia, un campionato difficile, fisico e giocato in stadi tutti difficili e ostili. Migliorerà ancora, di certo”.
MATTIA COLLAUTO
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mattia Collauto, ex calciatore e direttore sportivo del Venezia. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
“Cambio di proprietà del Venezia? Ha inciso molto sul mio lavoro in senso positivo, devo ringraziarli perché mi hanno dato un’opportunità importante essendo giovane. Abbiamo avuto sicuramente degli scambi di opinione anche forti com’era giusto che fosse, poi il club alla fine di quest’anno ha fatto delle scelte che vanno sempre rispettate. Succede da tutte le parti, ognuno ha preso la propria strada. Giovani in Italia? Basta andarli a vedere dal vivo: molto spesso nel calcio attuale si tralascia l’emozione di osservare dal vivo un calciatore, si usano software che sono importantissimi ma non possono fornire completezza di giudizio. Va tenuto conto di un ventaglio di aspetti, i soldi hanno un valore e si devono avere tanti elementi per poter scegliere e rischiare di spenderli. Mazzocchi? Soddisfazione enorme il suo esordio in Nazionale, al Venezia lo abbiamo voluto fortemente, è stato il mio primo acquisto. È un orgoglio grande, perché non è solo un calciatore tecnico e di spessore, ma anche un uomo che si è creato tutto con le proprie sole forze, andando oltre anche dal punto di vista morale. Si merita tutto ciò che sta guadagnando, è trasparente e ora deve stare attento perché è sotto gli occhi di tutti. Ha dei princìpi incredibili. La sua famiglia e i suoi agenti stanno facendo tanto per lui, Pasquale viene valorizzato da tutti coloro che gli sono intorno. Non sempre gli agenti puntano solo al meglio per i propri assistiti, magari anche mettendo l’aspetto economico in secondo piano. Da questo punto di vista, Mazzocchi è fortunato da essere seguito da persone perbene come Luigi Lauro. Kvara? Giuntoli lavora davvero bene da anni, il Napoli sta facendo benissimo al di là della classifica. Dimostra di fare calcio in un certo modo: grande merito va alla proprietà perché riescono a vedere oltre, soprattutto Cristiano stesso (Giuntoli ndr). Investe su giocatori non blasonati ma importanti, di prospettiva certa. Juventus? Il calcio si può interpretare in tanti modi perché ogni club ha le sue esigenze, non condanno nessuno per questo. Ognuno gestisce la propria società come vuole, nonostante il momento difficile. Torneranno presto a vincere perché sono abituati a farlo, bisogna solo saper far passare questo periodo complesso. La Juve è la storia del nostro campionato. Bari? Non bisogna dire ai tifosi che non si potrà andare in A per la questione delle multiproprietà. È una piazza bellissima, non credo accetterebbero un ragionamento simile. Non è un posto dove si può lavorare sottotraccia, lì si è ambiziosi e sei obbligato a restare a determinati livelli sempre”.
RINO FOSCHI
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Rino Foschi, ex direttore sportivo di Palermo e Torino. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
“Pausa nazionali? Qualcosa si perde sempre, qualcosa cambia anche psicologicamente. Le soste incidono eccome, ma il Napoli ha molti giocatori importanti, faranno molto bene ad ogni modo. Inter? È un altro discorso, hanno dei problemi di altra natura che si ripercuote sullo spogliatoio. Il mercato è stato incompleto e le difficoltà partono già da qualche anno. Speriamo di no perché parliamo di una squadra importante tecnicamente, è competitiva e ci rappresenta in Champions. Lotteranno con il Napoli per lo stesso obiettivo, ma dare sentenze sarebbe difficile. Roma? Mourinho ha convinto l’ambiente, dovunque vada diventa capopopolo. Non ha rispettato quel che doveva fare l’anno scorso ma ora è partito bene, potrebbe fare un buon campionato perché ha pure un buon organico. Lazio? È un ambiente difficile come Firenze, ma il secondo anno del mister può essere importante. Con Sarri si toglieranno tante soddisfazioni, lo stimo molto. Insegna calcio e lo ha fatto ovunque: alla Juve ha vinto il campionato in mezzo a tante difficoltà, tutti ricorderete il labiale evidente di CR7 quando fu sostituito… Napoli-Torino? Il Napoli è più forte del Torino, ma occhio a delle possibili sorprese. La squadra di Juric se in giornata può dare filo da torcere praticamente a tutte le squadre più importanti. Nazionale? Siamo ripartiti con un nuovo ciclo, non siamo gli stessi. Siamo in un momento di sperimentazione, Mancini sta facendo un lavoro grandissimo da quando è arrivato. Ha tutte le capacità per fare tutto questo, ha tanta esperienza e la sta usando perfettamente per ottenere il massimo dai suoi. Scudetto? Il Napoli è una candidata seria, è una squadra completa e quadrata. Nonostante alcune uscite importanti, ha le caratteristiche giuste per raggiungere quest’obiettivo in una città che ha un pubblico incredibile. Sarebbe una soddisfazione per De Laurentiis, al quale vanno fatti i complimenti unitamente a Giuntoli e a Spalletti”.