Il Napoli infatti dopo aver pareggiato con il Torino e con il Genk , senza riuscire a segnare , si veniva a trovare in un momento topico per la sua annata calcistica. Un passo falso contro i veneti avrebbe avuto ripercussione in tutto l'ambiente e poteva rappresentare l'inizio di una crisi.
L'inizio della partita vedeva gli azzurri giocare in maniera contratta non riuscendo ad esprimere un gioco degno di tale nome. Invece il Verona, applicando un asissiante pressing a tutto campo, riusciva a coprire in mniera razionale ogni parte del campo.
Si rendeva pericoloso al 18' con un'azione travolgente ma i tiri di Lazovic, Stepinsky e Pesssina venivano neutralizzati da un eccezionale Meret, che si sta confermando come il migliore pipelet del campionato.
Improvvisamente però il Napoli sblocca il risultato con il ritrovato Milik che sfrutta un assist di Fabiàn, mettendo in rete da pochi passi con una zampata degna di un vero numero 9.
Da quel momento gli azzurri prendono coraggio e, a conferma che la loro mancata vena era forse di natura esclusivamente psicologica, riescono ad organizzare sufficienti trame di gioco.
Il secondo tempo inizia com'era finito il primo con un Napoli rinfrancato nel risultato e nel morale e riesce a raddoppiare al 67' ancora con l'attaccante polacco che si fionda su di una palla indirizzata ina area da Lorenzo Insigne, autore di una prova più che sufficiente.
La partita termina quindi sul 2-0 con un Napoli visibilmente in ripresa che in ogni caso riesce a mantenere per la terza partita consecutiva inviolata la propria porta.
Un risultato positivo che risulta essere molto importante in vista del prossimo incontro in Champions mercoledì contro il Salisburgo.
Successivamente ci sarà ancora una trasferta contro la Spal e solo allora si potrà capire quale ruolo potrà rivestire il Napoli, sia in Champion che in Campionato