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Dopo la pace sulla convenzione per lo stadio, ritorna la burrasca tra il Comune e il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis. L’ultimo scontro è andato in scena ieri sul colore dei sediolini da sostituire in tempi record in vista delle Universiadi di luglio. «Siete degli str...Al Comune non migliorerete mai, non siete in grado. Non siete capaci»: queste le parole del presidente azzurro mentre andava via, contrariato dalla scelta di Palazzo San Giacomo. Il Comune vuole la tonalità azzurra per gli spalti, De Laurentiis invece ha proposto una soluzione “multicolor”, con sediolini di diversi colori, stile Dacia Arena di Udine, per mascherare al meglio l’eventuale carenza di pubblico. Ma lo stadio multicolor non piace alla giunta de Magistris. E alla Mostra d’Oltremare ieri sono volati insulti, presenti il commissario delle Universiadi Gianluca Basile e il vicepresidente della giunta regionale Fulvio Bonavitacola.
De Laurentiis dà in escandescenze soprattutto quando l’assessore allo Sport Ciro Borriello cerca di contrastare la tesi dell’imprenditore sul tifo azzurro. «Presidente, compri i calciatori e vedrà come la gente verrà allo stadio», sbotta Borriello. Il tutto mentre il patron insiste sulle presenze opache all’interno del tifo organizzato. «Il calcio è passione, io vengo da Barra...», continua l’assessore. De Laurentiis lo interrompe: «Se sei di Barra, allora sei colluso con la camorra...».
Pronta la risposta di Borriello: «No, se ero colluso con la camorra non stavo nella giunta de Magistris». L’assessore prova in tutti i modi a convincere De Laurentiis: «Guardi che in curva B ci va anche il presidente dell’Ordine degli ingegneri che non mi sembra affatto un camorrista...». Dopo la fumata nera in serata arriva la dichiarazione del capo di gabinetto Attilio Auricchio che ieri non era presente alla riunione: «Siamo d’accordo col pixellato nei settori inferiore ma la tonalità prevalente deve essere azzurra. Proveremo a trovare una soluzione col Napoli». Insomma, il Comune va avanti anche perché il tempo per le Unviersiadi stringe. Eppure la giunta arancione era riuscita un mese fa a ritrovare il dialogo con De Laurentiis sui pagamenti per lo stadio fermi al 2015. Il presidente azzurro aveva firmato dopo 3 anni l’accordo 2015 che era in stand by ed era pronto a siglare anche la convenzione futura proposta dall’ente. Si torna a litigare ora sul San Paolo. Il precedente ad agosto quando il patron contestò i lavori per la pista di atletica destinati sempre alle Universiadi. Anche in quel caso De Laurentiis non le mandò a dire per poi rimediare con un omaggio floreale, in segno di scuse, alla dirigente dell’impianto sportivo Gea Vaccaro.
Fonte:LaRepubblica