NAPOLI - L'unica via d'uscita, dopo una lunga serie di errori e omissioni, è stata alla fine la soluzione più drastica: lo spostamento di orario della partita del 31 marzo tra Sassuolo e Napoli dalle 15 alle 18. La paternità della decisione se l'è presa con un comunicato il Commissario della Lega Serie A, preso atto della richiesta formulata dall'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. Il provvedimento è stato genericamente motivato da ragioni di ordine pubblico, ma alla sua origine c'è in realtà la quasi concomitanza con l'altra partita di campionato tra Bologna e Roma, in programma alle12.30 allo stadio Dall'Ara. Dal Viminale è scattato l'allarme, visto che c'era il rischio molto concreto che i sostenitori azzurri e giallorossi si incontrassero durante il viaggio sugli autogrill o nelle stazioni ferroviarie. I rapporti tra le due tifoserie sono infatti pessimi da tempo e la tragedia di Ciro Esposito ha purtroppo esasperato gli animi ancora di più. Ecco perché si è reso necessario posticipare la gara della squadra di Maurizio Sarri al tardo pomeriggio e sfalsare un po' di più l'orario delle due trasferte, a cui parteciperanno migliaia di fans di Napoli e Roma.
Ma il provvedimento è arrivato in colpevole ritardo, dopo il dietrofront clamoroso del giorno prima. Nessuno si era posto il problema e all'inizio la prevendita per i tifosi azzurri era stata completamente libera, senza restrizioni. In mancanza di comunicazioni dal Viminale, infatti, il club nero-verde aveva annunciato la possibilità di seguire il Napoli senza Tessera del Tifoso. Il settore Ospiti, dunque, era stato preso letteralmente d'assalto, con un sold out realizzato in poche ore. Alla maxi carovana al seguito della squadra di Sarri erano pronti a partecipare in almeno 6 mila. Poi è arrivato il contro-ordine dopo la riunione dell'Osservatorio, che ha autorizzato (a biglietti già venduti) la trasferta di Reggio Emilia soltanto per gli appassionati in possesso della Tessera del Tifoso, vietandola a tutti gli altri. La Questura di Reggio Emilia aveva tra l'altro disposto l'immediata sospensione della vendita dei tagliandi per gli altri settori dello stadio per i residenti in Campania: tribuna Est e tribuna Ovest. Una situazione davvero intricata, dunque, che avrebbe potuto creare altri problemi di ordine pubblico e imponeva al Sassuolo un complicato iter burocratico per il rimborso dei biglietti già venduti. Ecco perché alla fine la soluzioni più pratica si è rivelata il cambio di orario, ma dopo un caos che poteva e doveva essere evitato.
Fonte:Repubblica.it-Marco Azzi