E’ stata questa una partita molto delicata per molti aspetti...e così è stato.
Carlo Ancellotti ha iniziato la partita con un attacco composto da un pivot da area ( Llorente ) ed un “piccoletto” ( Dries Mertens ) che agiva negli spazi creati dal basco.
Nonostante il Brescia applicasse un pressing asfissiante, segno di una buona condizione atletica, i partenopei andavano in vantaggio con un azione iniziata da Fabian e rifinita dal solito sempiterno Callejon per un Ciruzzo Mertens pronto a sfruttare l’assist dello spagnolo.
Da annoverare anche un gol annullato al greco Manolas, il quale però si rifaceva nell’ultimo minuto del primo tempo con un perentorio colpo di testa.
Il secondo tempo si apriva con un Brescia pimpante e tonico che metteva in difficoltà i partenopei.
Dopo un gol annullato a Tonali dal Var per un fallo subito da Maksimovic, il Brescia accorcia le distanze con un colpo di testa di Balotelli.
Il Napoli appariva stanco, sfiduciato e quasi timoroso dell’avversario, sicché il mister azzurro decideva di togliere l’attaccante iberico sostituendolo col macedone Elmas.
La sfortuna si accanisce contro i campani perché dopo l’uscita , per affaticamento muscolare , di Kostas Manolas, sostituito da Luperto, è costretto a subire la perdita dell’altro centrale di difesa, Maksimovic , per infortunio, e quindi giocare 30 minuti con una difesa composta da Luperto e l’adattato Di Lorenzo, con Hjsay e Ghoulam sulle fasce.
Ad ogni modo i napoletani riescono con affanno a portare a casa i tre punti nonostante il Brescia faccia entrare anche Matri pronto a dare una mano sulle palle alte.
Ancelotti farà tesoro di questa partita per organizzare i prossimi incontri in Champions con il Genk e in campionato con il Torino.