Quando si trattò di sostituire Maurizio Sarri, che era stato appena preso per allenare il Napoli, ad Empoli fu chiamato Marco Giampaolo, i due tecnici si ritrovano oggi a vivere un Napoli-Sampdoria che si preannuncia spettacolare, entrambi sono fautori del “verbo” che gioco e risultato sono elementi facilmente conciliabili.
Carlo Osti e Daniele Pradé hanno consegnato al tecnico di Bellinzona un interessante mix tra giovani dal sicuro avvenire (Sala, Torreira, Muriel, Linetty) e elementi “navigati” dotati di grande esperienza (Quagliarella, Regini, Barreto). La squadra, schierata con il 4-3-1-2, tipico di Marco Giampaolo, si presenta con gerarchie abbastanza nette e con poche alternative. Difende la porta doriana Viviano, portiere di esperienza ed affidabilità, alle sue spalle Puggioni, secondo di grande esperienza, vissuta in squadre che lottavano per la salvezza e per obiettivi probanti, la difesa è composta da Sala (cercato anche dal Napoli nelle precedenti sessioni di calciomercato), esterno basso molto duttile e dotato di buona spinta, i due centrali sono l’esperto Silvestre ed il promettente difensore slovacco Skriniar, a sinistra gioca Regini (ex Napoli) che funge da esterno bloccato (in fase di possesso palla la Samp gioca a tre dietro), le alternative sono a destra Pedro Pereira, proveniente dalle giovanili del Benfica ed assicura spinta e combattività in fase di non possesso;al centro Giampaolo sfrutta la duttilità di Regini, abile ad interpretare anche il ruolo di difensore centrale, con l’inserimento sulla sinistra di Pavlovic, il “pendolino svizzero”, ex Grasshoppers e Frosinone garantisce più spinta ed ampiezza al gioco doriano.
A centrocampo, come mezzala destra, agisce Édgar Barreto, centrocampista paraguaiano, ha caratteristiche di dinamismo e tanta corsa; al centro, l’uruguagio Lucas Torreira, ex Pescara, sta continuando la tradizione dei grandi registi sfornati dal vivaio abruzzese (Verratti docet), è un elemento dotato di grande visione di gioco (anche periferica), molto bravo nella difesa della palla e rapido nel verticalizzare; come mezzala sinistra si posiziona Karol Linetty, altra rivelazione di questa squadra, è un centrocampista polacco, abile anche come regista, ha negli inserimenti in area con e senza palla il suo punto forte. L’alternativa principale alle mezzali è Dennis Praet, inserito nella graduatoria dei migliori calciatori nati dopo il 1991 da Don Balón (prestigiosa rivista spagnola di calcio) e calciatore belga dell’anno 2014, Praet è un trequartista rapido e dotato di ottima fantasia, assicura minuti di qualità anche come trequartista; altra alternativa, questa volta come regista è Cigarini, visto a Napoli nell’era Mazzarri, è una soluzione più difensiva rispetto a Torreira.
Sulla trequarti si alternano Ricky Alvarez e Bruno Fernandes, entrambi sono dotati di buonissimi fondamentali, dei due Fernandes gioca in posizione più centrale ed è più portato alla finalizzazione, Alvarez ama partire più dalle fasce per poi accentrarsi e cercare filtranti per le punte, entrambi giocano molto vicini agli attaccanti per sfruttare il buon controllo di palla con cui innescare i due attaccanti.
L’attacco ha in Quagliarella e Muriel due grandi interpreti, sono entrambi in grado di fare la prima e la seconda punta, molto rapidi mettono in difficoltà le difese avversarie, beneficiando anche delle grandi qualità del centrocampo blucerchiato; dei due Muriel, in particolare è molto dotato di grande velocità, partenze rapide in uno contro uno e grande tecnica; lo stabiese, invece è più votato alla conclusione, che effettua talvolta anche in acrobazia, alternative sono Budimir e Schick, con caratteristiche da prima punta classica.
In fase di possesso palla la Sampdoria sfrutta soprattutto le doti di passaggio e tecnica delle mezzali e dei centrocampisti, non sfrutta in ampiezza tutto il fronte d’attacco (solo Sala ed, eventualmente Pereira spingono sulla fascia), mentre sono da tenere d’occhio soprattutto gli inserimenti delle mezzali, in fase di transizione negativa per il Napoli, attenzione alla capacità di verticalizzare rapidamente il gioco da parte di Torreira.
In fase di non possesso la Sampdoria si presta soprattutto a difficoltà nelle uscite degli esterni bassi dalla linea di difesa contestualmente ai mancati scaglionamenti in zona centrale di copertura delle mezzali, Insigne e Callejon potrebbero avere indubbi vantaggi da queste difficoltà effettuando tagli fuori-dentro in diagonale, altra difficoltà doriana sta nel fatto che raramente i trequartisti si posizionano dietro la linea della palla, ragion per cui, sia le mezzali che i difensori potrebbero trovarsi spesso in inferiorità numerica, è una sfida da vincere per il Napoli, anche se i malanni di Hysaj (influenza) e Chiriches (infortunio) contestuali alla squalifica rimediata da Albiol porterebbero Sarri a schierare la difesa, del tutto inedita Maggio, Maksimovic, Tonelli, Strinic.
