riferimento imprescindibile del settore Sanità della Giunta Regionale della Campania oltre che sindacalista CGIL.
“Ricordiamo di Carlo, 56 anni, un sorriso contagioso; sapeva prendere il meglio per regalarlo agli amici. Sempre disponibile e sorridente, riusciva a trovare un lato buono in ogni cosa e ogni persona. Uomo di grande cultura, giornalista, tifoso del Napoli e della vita, cosi lo ricordano i familiari e i suoi amici”, ricorda il fratello Salvatore Longobardi.
"Ricordato da chi lo conosceva come un uomo buono, dotato di una ironia deflagrante che riversava spesso nei suoi post sul calcio seguitissimi dalla platea social che lo aveva elevato a personaggio. Nonostante la malattia Carlo non ha mai perso il sorriso e l’energia. Carlo era benvoluto da tutti. Amava infinitamente la sua Melania, compagnia di una vita. Era fiero delle sue due figlie, Francesca e Cristina. Durante il primo lockdown di marzo, Carlo organizzò il funerale per il cognato Arturo, ucciso dal Covid, il primo, commovente, funerale “a distanza”, con amici e parenti collegati su Internet per dargli un ultimo saluto. La scomparsa di Carlo ha stravolto il mondo del giornalismo napoletano e non solo. Con questo gesto Carlo resterà sempre al nostro fianco e delle nostre battaglie”, conclude Salvatore Longobardi.