Nel match di domani vedremo quasi sicuramente i titolarissimi da ambo le squadre per cui non ci soffermeremo più di tanto sulle alternative tattiche per affrontare direttamente i temi della partita che si svolgerà allo Stadium, impianto di gioco fatto esclusivamente per il calcio e che fa guadagnare alla squadra proprietaria parecchi punti a campionato. L’analisi verrà formulata dal punto di vista del Napoli sia in fase di Possesso-Palla che in quella di Non Possesso

Possesso-Palla

La Juventus si schiera con un 3-5-2 che in fase difensiva si trasforma in 5-3-2, a meno che Allegri non decida di alternare uno dei due esterni in scivolamento con slittata laterale dei tre difensori; 5vs3, è la situazione che verrebbe a crearsi, in tal caso la squadra dovrà approfittare delle falle di coordinazione lasciate dalla Juve (coordinare cinque uomini è più ostico di mettere insieme quattro elementi); sarà fondamentale comprendere quali saranno le situazioni di 2vs1 che la “vecchia signora” vorrà determinare, sia chiaro che parliamo sempre di marcamento a zona:

• Sandro-Chiellini su Callejon, Bonucci su Mertens e Barzagli-Alves su Insigne

In tal caso Mertens potrebbe mettere in difficoltà Bonucci in uno contro uno, ragion per cui bisognerà allargare gli esterni ed isolare i due con passaggi filtranti sul belga ed azioni di disturbo di Hamsik in proiezione offensiva tra le linee in profondità.

• Sandro su Callejon, Bonucci-Chiellini su Mertens, Barzagli-Alves su Insigne

Potrebbe essere, forse la situazione più “scomoda” per gli azzurri poiché lo spagnolo, dei tre, è il meno bravo nell’uno contro uno, ragion per cui fondamentale potrebbe essere l’apporto di Allan in inserimento centrale in taglio fuori-dentro ed Hysaj in sovrapposizione esterna per creare mis-match contro il brasiliano.

• Sandro-Chiellini su Callejon, Bonucci-Barzagli su Mertens, Alves su Insigne

Ecco una disposizione che favorirebbe il Napoli, sotto due punti di vista: - immediato nel senso che il talento di Frattamaggiore potrebbe risultare, con la sua velocità, il vero “men of the match”, potrebbe costringere Barzagli ad andare in aiuto dell’ex Barcellona liberando spazi centrali ovvero, con l’aiuto di Ghoulam (più tecnico dell’albanese in forza agli azzurri), creare situazioni spiacevoli per Alves; - futuro, sì, perché se Insigne si dovesse sbloccare dal punto di vista realizzativo proprio contro la Juve, sarebbe per lui un’iniezione di fiducia che renderebbe questo “Napoli dei puffi” (definizione Gazzetta dello Sport ndr), molto indigesto per i “Gargamella” di turno.

A centrocampo le caratteristiche dei terzetti di Juve e Napoli sono piuttosto simili, fatta salva la sostanziale differenza tra Jorginho, centrale dotato di visione di gioco e piedi buoni e Lemina, fondamentalmente un centrocampista più bravo ad interrompere le azioni avversarie che a creare palle goal per i compagni; assisteremo comunque a tre duelli; Allan-Pjanic, Joginho-Lemina e Hamsik-Khedira; per quanto riguarda il punto debole del reparto centrale in fase di non possesso, sicuramente è Pjanic, il Napoli dovrà attaccare molto da quel lato, soprattutto con Callejon pronto a ritagliarsi zone-luce alle spalle del bosniaco oppure Hysaj ed Hamsik ai lati dello stesso, copiando la strategia attuata dall’Inter con Candreva e João Mário che ha portato tante situazioni di superiorità numerica su quel versante. Non risultano grosse falle nella zona presidiata da Khedira e Lemina, pur tuttavia soprattutto Hamsik potrebbe approfittare della non eccessiva velocità del tedesco per creare parità numerica sul centrosinistra. Altrettanto fondamentale sarà l’azione di spinta di Ghoulam per costringere il centrocampo bianconero ad appiattirsi sulla difesa in modo da attuare l’isolamento della coppia d’attacco (da aiutare anche con efficaci coperture preventive) Mandzukic-Higuain e per non dar loro la possibilità di avere i riferimenti di Dani Alves e Sandro ai lati e di Pjanic a sostegno.

In difesa sicuramente Mandzukic ed Higuain non sono efficacissimi e veloci in pressing, ragion per cui Maksimovic e Koulibaly potranno essere utili in fase di impostazione della manovra da dietro, in fase di scarico palla per allungare le distanze tra le linee di centrocampo e difesa dei bianconeri ed approfittare della capacità di alcuni elementi azzurri di giocare tra le linee creando imbucate in velocità che potrebbero far male alla capolista.

Fase di Non-Possesso

Se alcuni elementi di criticità per i bianconeri sono stati evidenziati, altrettanto utili sono le indicazioni che vengono dal gioco bianconero utili per limitarlo e renderlo inoffensivo; iniziamo, come prima ad analizzare le situazioni reparto per reparto con l’avvertenza che la Juve attacca con un 3-2-1-4 così composto Barzagli, Bonucci, Chiellini - Khedira, Lemina – Pjanic – Dani Alves, Mandzukic, Higuain Sandro:

la “vecchia signora” attua una fase di impostazione da dietro per provare a creare spazi liberi da sfruttare più con giocate dei singoli che con il gioco di squadra, spesso ricorrono al passaggio per Dani Alves che effettua repentini cambi di versante di gioco per un cross radente di Sandro oppure per combinazioni, non codificate, Pjanic con un attaccante (di solito Dybala) l’ampiezza sarà garantita da Alves sulla destra e da Sandro sulla sinistra che giocano molto larghi per allargare le difese avversarie, la profondità verrà garantita da Mandzukic ed Higuain che tenderanno a giocare stretti tra loro con l’argentino che potrebbe utilizzare la capacità del croato a giocare come un classico pivot del basket per uno due, spizzate oppure giocate a tre coinvolgendo anche Pjanic (attenzione massima alle capacità balistiche dell’ex Roma, soprattutto sui calci piazzati). Dovremo fare particolare attenzione ad isolare comunque Higuain dal resto della squadra.

Insigne-Barzagli, Bonucci-Mertens, Callejon-Chiellini

Dato l’enorme flusso di gioco tra i tre elementi va da sé che un pressing ben effettuato sarà la chiave di un successo molto probabile degli azzurri, dovranno essere soprattutto Insigne e Mertens bravi ad interrompere le linee di passaggio Barzagli-Bonucci, (dai flussi di gioco questo tipo di azione è superiore ai passaggi tra Bonucci e Chiellini o a quelli effettuati con Lemina oppure Khedira in appoggio dei difensori), da qui potrebbero nascere intercetti palla interessanti con susseguenti combinazioni uno-due dei “puffi” azzurri

Hamsik-Khedira, Lemina-Mertens, Pjanic-Allan

Sicuramente, come abbiamo precisato prima, Lemina e Khedira avranno prevalentemente funzione di appoggi, fondamentale sarà a questo punto focalizzare l’attenzione su Pjanic, a maggior ragione con l’assenza di Dybala tra le fila bianconere, “La Joya”, infatti, spesso coadiuvava il bosniaco nel ruolo di trade-union tra centrocampo ed attacco, Allan sarà atteso da un compito che potrebbe rivelarsi nevralgico per la riuscita del match ed ha le caratteristiche giuste per farlo, eliminare Pjanic dal gioco significherebbe, per la Juve, dover smistare numerosi palloni sulle fasce, allontanando il pallone dalle “zone pericolose” centrali, servirà comunque tanta pazienza e, soprattutto, una partita attenta, soprattutto qualora la Juve riuscisse ad occupare gli spazi contingenti all’area di rigore del Napoli, soprattutto per la capacità di inserimento di Khedira che potrebbe portare pericoli sfruttando la sua fisicità in inserimento offensivo.

Ghoulam-Alves, Sandro-Hysaj

Saranno duelli spettacolari quelli sugli esterni, tra i due Sandro è più pericoloso per freschezza fisica e capacità di crossare, Alves per una mostruosa capacità tattica nella gestione della palla, non è escluso (anche se l’analisi dei flussi di gioco non dovrebbe portare questa preoccupazione) che la Juve sfrutti la presenza del doppio centravanti per proporre un gioco più classico: sfruttamento delle fasce per cross che vengono terminati da un colpo di testa soprattutto da parte del croato. Fondamentale sarà l’apporto di Callejon ed Insigne che dovranno marcare gli esterni in prima battuta, ovviamente anche le mezzali (soprattutto Hamsik, data la capacità elevata di smarcamento in zona-luce da parte di Dani Alves) saranno chiamate ad un lavoro di eliminazione delle zone-luce tra gli esterni ed i centrali bianconeri.

Hysaj-Maksimovic su Higuain, Koulibaly-Ghoulam su Mandzukic

Non deve creare illusioni questa situazione di superiorità difensiva per il Napoli in fase di difesa, infatti parliamo sempre di un impegno contro l’ex capocannoniere del campionato scorso e di una difesa chiamata al compito di impedire che la squadra migliore del campionato a sfruttare l’ampiezza la utilizzi per fare danni. Se Mandzukic ha compiti per lo più di scarico dell’azione (Maksimovic e Koulibaly hanno muscoli e centimetri a sufficienza per ) i pericoli vengono soprattutto dal “Pipita”, ragion per cui anche Jorginho sarà chiamato al compito di bloccare l’argentino in prima battuta (anche seguendolo “ad uomo” se necessario) e di sporcarne i rifornimenti, altrettanto bravi dovranno essere i centrali azzurri, un compito non semplice attende sia Maksimovic che Koulibaly.