Martedì, 10 Dicembre 2019 11:16

Intervista alla giornalista Sonia Sodano:"Il Napoli è in una crisi che pare irreversibile o quasi. In questa stagione, mi duole dirlo, ma c'è poco da salvare al momento"

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Oggi ai microfoni di cuoreazzurro.it abbiamo il piacere di intervistare la giornalista Sonia Sodano la quale esprime il suo pensiero sulla delicata situazione degli azzurri e la situazione "Ancelotti".........

 

 

 

-Un Napoli strano... Due volti in due competizioni: Campionato e Champions

Sicuramente non è un momento semplice per questo Napoli e sono d'accordo con Ancelotti quando dice che una qualificazione in Champions non cancellerebbe ciò che non si è riusciti a concretizzare in Serie A. Se il campionato finisse adesso, il Napoli sarebbe fuori dall’Europa e sarebbe la prima volta dopo 10 anni, ma soprattutto vorrebbe dire rinunciare a 60-70 milioni di introiti. Soldi che la Champions ha garantito nelle ultime due stagioni, permettendo alla società di investire sul mercato. Penso in tal caso a calciatori come Elman, Manolas, Di Lorenzo e Lozano, che è l' acquisto più costoso. La differenza evidente tra Campionato e Champions, non la si deve ai moduli e alle strategie, ma secondo me è una questione di mentalità che i giocatori usano quando scendono in campo. Quando si è andati a pareggiare ad Anfield con il Liverpool e tifosi, ma anche alcuni colleghi, hanno 'gridato' al ritrovato Napoli, forse sono stata vista come la negativa di turno dicendo a chiare lettere che quella prestazione era frutto della volontà di alcuni elementi di mettersi in vetrina in vista del mercato di gennaio, perché su un palcoscenico importante. A darmi ragione è stata la prestazione con il Bologna e poi quella di sabato al Dacia Arena con l'Udinese. Per carità, sicuramente ci sono calciatori che in un determinato modulo e in una determinata posizione rendono di più, ma al di là di ogni congettura, il tecnico può dire e impegnarsi quanto vuole nelle gare a scendere in campo e a correre sull'erba del rettangolo di gioco sono solo i calciatori. Un malcontento nello spogliatoio è evidente. 

 

- A chi attribuire le colpe di questa situazione?

Non mi piace puntare il dito e parlare di colpe. Si è venuta a creare una situazione complessa, che ha generato incomprensione e, ovviamente, a risponderne di tutto è Carlo Ancelotti in quanto allenatore di una squadra che scende in campo e non consegue i risultati sperati. Di certo nessuno si sarebbe mai aspettato di trovarsi dopo appena 15 giornate fuori dal discorso scudetto e, soprattutto - con il pareggio in extremis del Cagliari - a meno 8 punti dalla zona Champions. E' il distacco più ampio dal quarto posto da quando la società è tornata in A. Ora se si pareggia col Genk gli ottavi sono a portata di mano. Così a febbraio 2020 si riprende l’avventura, ma è anche vero che gli ultimi eventi potrebbero mandare all’aria un progetto con l’allenatore più vincente al mondo.

 

- A questo punto cosa si può salvare in questa stagione?

Il Napoli è in una crisi che pare irreversibile o quasi. In questa stagione, mi duole dirlo, ma c'è poco da salvare al momento. Per rialzarsi e colmare il gap prima di tutto c'è bisogno di ritrovare determinazione, ma soprattutto di costruire il futuro in un certo modo. Per farlo è importante dare una svolta. Secondo me c'è bisogno di crescere prima di tutto come realtà e non limitarsi al cambiamento in spogliatoio e panchina. De Laurentiis ha riportato il Napoli ad altissimi livelli ma c'è ancora qualcosa che la società deve fare per essere al passo coi tempi. La società deve trasformarsi in un’azienda, con impianti e governance stabilite. Questo mio pensiero ovviamente regge nel momento in cui si ha l'intenzione di gareggiare a certi livelli. 

 

- Ancelotti merita di andare avanti o ci vuole una scossa con il cambio allenatore?

Ancelotti è da sempre un grande allenatore e la storia della sua carriera lo precede. Mi piace ricordarlo perché molto spesso il tifoso medio tende a dimenticare. Con questo non voglio creare giustificazioni a nessuno. Sicuramente, per De Laurentiis sarebbe più facile dare una scossa alla squadra andando a esonerare il tecnico piuttosto che mandare a casa una decina di giocatori, ma sostituire Carlo Ancelotti in questo momento non è semplice. Il tecnico di Reggiolo guadagna 4 milioni di euro a stagione più un altro milione destinato al suo staff. Esonerarlo significherebbe gravare sul bilancio, più gestire il nuovo ingaggio per il nuovo allenatore. La soluzione migliore a livello economico sarebbe 'tirare avanti' fino a fine stagione. Infatti, in tal caso si potrebbe fare leva sulla clausola che prevede la conferma annuale del contratto, nonostante l’accordo triennale. In questo modo De Laurentiis entro il 31 maggio potrebbe chiudere il rapporto e versare ad Ancelotti una penale di 500mila euro. Ma andiamo oltre le questioni economiche. Si sono fatti tanti nomi come quello di Spalletti, ancora legato contrattualmente all'Inter, e l'ex Reja, poi c'è Allegri, amico del presidente, che però vuole restare fermo fino a fine stagione. Infine, Gattuso è un nome accostato di più alla Fiorentina.

 

- A Gennaio si deve intervenire sul mercato e se "Si" dove è il caso intervenire?

Sicuramente se fossi in Giuntoli mi muoverei per intervenire sia a centrocampo che in attacco, però, partiamo dal fatto che mancano solo 3 giorni al 12 dicembre. Perché? Beh, è il giorno in cui Zlatan avrebbe dovuto prendere una decisione. Ibra è un calciatore molto amato nel calcio italiano e personalmente lo considero l’uomo delle soluzioni. Piazzare un colpo del genere sarebbe importante allo scopo di infiammare una piazza che vive un momento negativo come questo. Comunque, oltre ai nomi di Mertens e Callejon, per gennaio un altro ad andare via quasi sicuramente è Allan.  Dopo un anno il Paris Saint Germain è pronto a dare nuovamente l’assalto al brasiliano insieme a quello del Brescia Tonali. Sono tre pedine che il Napoli deve assolutamente sostituire intervenendo sul mercato di gennaio.

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Mario Passaretti

Nato a Torre del Greco il 28/05/1979, diplomato in maturità classica. Giornalista da giugno 2015 e direttore del sito www.ilcuoreazzurro.it dal 2022. Collaboratore del giornale "Il Roma"

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