Lunedì, 15 Marzo 2021 14:00

"Il Sogno nel Cuore" 15.03.2021

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Nella Puntata odierna de “Il Sogno Nel Cuore”, programma in onda sulle frequenze di 1 Station Radio e condotto da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano, sono intervenuti: Enrico Castellacci - ex medico sociale della Nazionale Italiana, - Andrea Dossena - allenatore del Crema ed ex calciatore, fra le tante, di Napoli e Liverpool, - Tancredi Palmeri - giornalista di beIN Sport e corrispondente CNN in Italia.......

 

Enrico Castellacci a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “In Inghilterra apriranno Wembley a diecimila tifosi per la finale di FA Cup perché sono più avanti nella campagna vaccinale, grazie ad una politica diversa. Insigne? Fondamentale per la Nazionale che, credo, sarà protagonista a Euro2021”

“La mole di infortuni in Serie A, quest’anno, è dovuta all’elevato numero di partite. Sia per un fattore fisico che per un fattore emotivo. La muscolatura subisce delle micro lesioni ad ogni partita, e quando non c’è tempo di recuperare e guarire, diventano infortuni più seri - queste le parole di Enrico Castellacci, ex medico sociale della Nazionale Italiana, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Queste lesioni si chiamano doms, e hanno bisogno di almeno tre giorni per guarire. Per intenderci, sono i dolori che anche gli amatori hanno dopo un allenamento. Bisognerebbe ascoltare di più le sensazioni degli atleti alla fine di ogni partita. Non va sottovalutato che i calciatori con una muscolatura più importante sono più soggetti ad infortuni. Non è un caso che le squadre col maggior numero di infortuni sono quelle con l’altezza media più alta, che affrontano anche le coppe. Ghoulam? Non è raro, anzi è molto frequente, che si possa avere una lesione bilaterale al crociato. Possono esserci cause genetiche, ma anche di scompensi generati dopo il primo infortunio. Faouzi andrà recuperato sia a livello fisico che psicologico. Diecimila tifosi a Wembley per la finale di FA Cup? L’Inghilterra è fuori dalla comunità europea e ha potuto acquistare i vaccini in libertà, ma la loro politica è diversa dalla nostra: hanno vaccinato 20 milioni di persone, ma facendo una sola dose, puntando sulla quantità. Pertanto io sarei molto cauto sulla riapertura degli stadi. Nazionale? Lorenzo Insigne è fondamentale per quella squadra, è un giocatore che può fare la differenza quando vuole. Una squadra che mi piace molto perché è giovane, grintosa ed affamata di risultati. Infine, sotto la guida tecnica di Mancini, credo che davvero possa far bene. Non è solo una speranza, parlo per ciò che abbiamo visto in questo ciclo. Zaniolo? Credo che recupererà per l’Europeo 2021”.

Andrea Dossena a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Non vedo un allenatore migliore di Gattuso per il Napoli. Insigne? Già da ragazzino si sapeva che sarebbe diventato un grande ed avrebbe raccolto l’eredità di Paolo Cannavaro. Scudetto? Inter”

“Stadio Maradona? Sicuramente sarà un onore per chiunque indosserà la maglia del Napoli sapere che il giocatore più forte della storia ha vissuto i momenti più belli all’ombra del Vesuvio, in quello stadio - queste le parole di Andrea Dossena, allenatore del Crema ed ex calciatore, fra le tante, di Napoli e Liverpool, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Ma in Italia dobbiamo fare ancora dei passi enormi per arrivare ad uno stadio di proprietà e creare una struttura ultra moderna. Nella testa di De Laurentiis, del comune e dei napoletani, bisogna creare una struttura importante per far sì che il Napoli diventi una realtà che duri negli anni. Per diventare una certezza tra le grandi squadre, serve assolutamente lo stadio. Con quegli introiti, sarebbe bello se la società andasse ad acquistare giocatori già affermati. Insigne? Lo ricordo quando era molto giovane: il primo anno lui giocò poco perché aveva Lavezzi avanti, dal secondo giocò di più e già da lì mostrava delle qualità importanti. Si sapeva che avrebbe preso il testimone di Paolo Cannavaro, perché anche lui napoletano ed attaccatissimo alla maglia. Napoli? Deve ritornare nel suo habitat naturale che è appunto la Champions. Dopo il nostro percorso di risalita, con la prima qualificazione in Champions nell’era post Maradona, la squadra ha mancato questo obiettivo solo nelle gestioni Benitez ed Ancelotti. Credo e spero che il Napoli riuscirà a fare un ottimo finale di stagione per centrare l’obiettivo. Hysaj? Gattuso lo preferisce a Mario Rui e Ghoulam perché a destra Di Lorenzo spinge di più, quindi uno come l’albanese dà equilibrio. Con Insigne su quella fascia che torna sistematicamente a coprire, è difficile attaccare gli azzurri da quel lato. Gattuso? Sinceramente, per quanto fatto e per le pressioni subite, non vedo uno migliore di lui sulla panchina azzurra. Giocare ogni 3 giorni è completamente un altro sport, non ti alleni come si deve, ma per una società come quella partenopea non possono esserci questi alibi, proprio perché si punta a stare sempre nelle coppe europee. Piuttosto, bisogna mettere a disposizione del mister una rosa qualitativa. Quest’anno la rosa è ampia, ma tanti sostituti non sono all’altezza dei titolari. Il mercato fatto da De Laurentiis mi è piaciuto, sono stati fatti degli innesti mirati. Nel prossimo mercato mi aspetto che si punti su un terzino sinistro. Scudetto? Per me lo vince l’Inter, con la Juve seconda e Atalanta, Napoli e Milan a giocarsi i restanti due posti in Champions League. Nel Milan sono esplose tante scommesse quest’anno, ed anche loro erano sorpresi di dove erano in classifica. Ora il livello sta tornando a quello che è il valore della rosa. A mio avviso la rosa del Napoli è superiore a quella del Milan. L’ Atalanta è una squadra molto forte e lo sta dimostrando da tempo, inoltre, se dovesse uscire dalla Champions League, spingerà fortissimo sul campionato”.

Tancredi Palmeri a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “La piazza napoletana è stata causa del suo male, quest’anno, fomentando polemiche ingiustificate contro Gattuso. La Roma ha ragione a lamentarsi per il rinvio di Juve-Napoli, perché arrivare in Champions vuol dire non dover ridimensionare i propri progetti”

“In tutta onestà, tranne per qualche amnesia come l’andata di Europa League contro il Granada, credo che Gattuso abbia sempre preparato al meglio ogni singola sfida - queste le parole di Tancredi Palmeri, giornalista di beIN Sport e corrispondente CNN in Italia, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Non capivo e non capisco tutte le critiche che ha ricevuto. Con i recuperi di Mertens e Lozano sono sicuro che vedremo un altro Napoli. Con la vittoria di ieri, Rino ha dimostrato di avere ragione quando parlava di ‘settimana perfetta’. A Gattuso sono mancati 3 dei primi 4 attaccanti, ma la critica, in maniera assurda, non ne ha tenuto conto. Non solo il presidente, ma tutto l’ambiente napoletano. A Gattuso è stata data una squadra per qualificarsi in Champions, ed è in piena corsa. La città ha cucinato a fuoco lento, a suon di critiche, il mister. Questa volta, per me, Napoli è stata causa del suo male. Non si può pensare sempre al gioco di Sarri, così come non si può ritenere la rosa all’altezza di vincere lo Scudetto. Scudetto? Da quanto l’Inter è uscita dalle coppe ha scavalcato il Milan e ha creato un bel solco in classifica. Pertanto credo che la polemica sollevata dalla Roma per il rinvio di Juventus-Napoli sia giusta, perché gli azzurri trarranno vantaggio da una settimana ideale. Sullo slittamento della gara, se ci atteniamo al buonsenso sono d’accordo, ma se guardiamo al regolamento credo sia stato sbagliato rinviarla di nuovo. Con sette squadre a giocarsi la Champions, si è creato un precedente pericoloso per il prosieguo del campionato. Tra l’altro, l’anno prossimo ci sarà un nuovo contratto per cui le squadre che giocheranno la Champions avranno un premio di 70 milioni, oltre tutto l’indotto generato dalle partite in termini di bonus. Questo vuol dire che arrivare in Champions può determinare la sopravvivenza dei progetti societari. Certo, non si fallisce senza, ma di certo i progetti devono essere ridimensionati. Possibile rinvio di Roma-Napoli? Non c’è alcuna possibilità”.

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Mario Passaretti

Nato a Torre del Greco il 28/05/1979, diplomato in maturità classica. Giornalista da giugno 2015 e direttore del sito www.ilcuoreazzurro.it dal 2022. Collaboratore del giornale "Il Roma"

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