Raffaele Di Fusco a “Il Sogno Nel Cuore” su Radio 1 Station: “De Laurentiis ha disatteso troppe promesse. Gattuso deve migliorare sotto il punto di vista tecnico-tattico, ma spero rimanga al Napoli”
“La Coppa Italia del 1987 rimane un bellissimo trofeo, anche se sminuito negli ultimi anni. Il calcio in generale è completamente cambiato rispetto all’epoca - queste le parole di Raffaele Di Fusco, ex portiere, fra le tante, del Napoli, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Oggi è una competizione difficile, basta guardare alle finaliste di quest’anno e ci rendiamo conto che non è un trofeo facile da vincere. Non è un bel momento per il Napoli, ma credo che quando capitano questi casini ci vorrebbe una società un po' più solida, più strutturata, con un organigramma ben completo. In quel caso, determinati problemi non verrebbero mai fuori. Questi sono problemi che succedono in tutte le squadre, ma in altre società, strutturate meglio, queste situazioni non vengono fuori dalle mura societarie. Quello che sta succedendo a Napoli non è colpa del carattere di Gattuso, perché in passato abbiamo avuto allenatori con un carattere altrettanto particolare. Solo che all’epoca c’era Carlo Iuliano che faceva da moderatore. Rino ha preso una squadra compassata ed è stato bravo a ricostruirla pezzo dopo pezzo. Spero che dal punto di vista tecnico-tattico il mister riesca a fare uno step in più per diventare un grande allenatore. Deve imparare a non intestardirsi sul modulo, adattandolo ai calciatori che ha. Il 4231, ad esempio, lo può fare solo quando ha Mertens ed Osimhen. Diversamente brucia sia Zielinski che Elmas. Soprattutto Piotr, nel suo ruolo, è tra i migliori in Europa. Gattuso deve essere più elastico sulla scelta del modulo. Il presidente ha dichiarato che la squadra è completa, ma a questa rosa mancano gli esterni bassi ormai da anni. Tutte le squadre che stanno avanti al Napoli in classifica, hanno gli esterni bassi molto forti. Mi riferisco al Milan con Theo Hernandez, l’Inter con Hakimi, la Juve con Cuadrado, la Roma con Spinazzola. Noi abbiamo terzini che non sono all’altezza del resto della squadra e rallentano il gioco. Secondo il mio punto di vista, il Napoli ha fatto passi indietro. Negli anni passati si stava sempre dietro alla Juventus, mentre oggi partiamo dietro i bianconeri, le milanesi ed anche le laziali. Settore giovanile? Ennesima promessa disattesa di De Laurentiis. Dichiarò di voler fare la scugnizzeria, la cantera, lo Stadio… Solo promesse! Purtroppo il presidente non è uno che fa investimenti a lungo termine. È un grandissimo imprenditore, compra i calciatori e dopo due anni li rivende. A volte si riempie un po' troppo la bocca. Il suo operato è sufficiente, nulla di più. Questione portieri? Io non vedo nessuna squadra in Europa gestire i portieri come fa Gattuso. Anche in questo deve crescere, perché se avesse puntato fin da subito su Meret, oggi avremmo un portiere che darebbe filo da torcere a Donnarumma. Invece, la crescita del ragazzo è stata rallentata. Spero comunque che Rino possa avere un futuro in azzurro, ma come sappiamo il calcio è legato ai risultati. Ora abbiamo 3 impegni importanti da portare avanti, spero che possa fare 3 vittorie ed essere riconfermato. Cambiare allenatore oggi, non so se possa essere positivo: se proprio deve farlo, meglio a fine stagione”.
Stefano Colantuono a “Il Sogno Nel Cuore” su Radio 1 Station: “Bisogna riportare serenità a Napoli, altrimenti sarà difficile raggiungere gli obiettivi. De Laurentiis avrebbe dovuto posticipare a fine campionato le sue riflessioni”
“L’Atalanta, dopo la sconfitta nell’ultima di campionato, la vedo molto bene. Sarà sicuramente una partita molto interessante. Il Napoli, nonostante le ultime discussioni su Gattuso, è in fase di ripresa - queste le parole di Stefano Colantuono, ex allenatore, fra le tante, dell’Atalanta, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Ho letto le dichiarazioni di De Laurentiis, fatte per smorzare i toni, però qualcosa sarà successo, altrimenti Gattuso non avrebbe sbottato in conferenza. Sicuramente c’è stato qualche incidente di percorso, con alcune sconfitte che andavano contestualizzate. Ma il Napoli ha subito tanti infortuni, ed è comunque ancora in corsa in tutte le competizioni. Da esterno, credo che su Gattuso siano piovute critiche un po' forzare ed esasperate. Ad inizio anno quali erano gli obiettivi del Napoli? Se l’obiettivo è vincere lo Scudetto è palesemente in ritardo, ma non credo che fosse questo il vero obiettivo. Sicuramente si punta ad un piazzamento in zona Champions, quindi sono in piena corsa. Il Napoli potenzialmente potrebbe avere 40 punti e si piazzerebbe al 3 posto al pari della Roma. La Juventus, quest’anno, è partita a rilento, dunque il campionato è molto aperto. Ci sono ancora tantissime partite da giocare, credo sia prematuro dare giudizi. Non credo, comunque, che le polemiche possano incidere sulle prestazioni dei calciatori, i quali hanno dimostrato di essere molto legati al mister, e quando c’è da giocare pensano solo al campo e non alle beghe societarie. Ha fatto bene De Laurentiis a smorzare i toni, forse oltre a Giuntoli avrebbe dovuto citare anche Gattuso. Pochi mesi fa sembrava esserci un rapporto idilliaco, si parlava di rinnovo di contratto, e poi improvvisamente si è creata una frizione tra i due. Non so se sia vero che De Laurentiis abbia contattato altri allenatori, ma se fosse vero è stata una mossa un po' affrettata. Probabilmente sarebbe stato meglio arrivare a fine stagione. Stasera? Credo che il copione sarà sempre il solito: entrambe le squadre saranno molto aggressive, con ritmi alti e attacchi alla profondità. Ambedue hanno calciatori con grandissime qualità e fanno del ritmo la loro arma migliore. Mi aspetto una partita divertente. Sia al Napoli che all’Atalanta ci sono diversi campioni che mi sarebbe piaciuto allenare: uno su tutti, Ilicic. Poi avrei preso il Papu Gomez. Fui io a portarlo in Italia dopo aver ceduto Bonaventura. Con Gasperini è diventato un tuttocampista. È un peccato che tutte le squadre Italiane se lo siano fatto sfuggire. Previsioni sul Napoli? Deve trovare continuità, questo è sicuro. Sta facendo un campionato positivo, non ho dubbi che arriverà tra le prime. Ma molto dipenderà anche dalla serenità che si respira nell’ambiente”.
Fabio Mandarini a “Il Sogno Nel Cuore” su Radio 1 Station: “Stasera mi aspetto un Napoli a 3 in difesa. Se non arriverà la qualificazione in Champions si dovrà ridimensionare il tetto ingaggi”
“Gattuso-De Laurentiis? Sono polemiche estremamente chiare e delineate nei contorni. Magari tutto questo non è salutare, visto che gli azzurri si giocheranno la stazione nelle prossime 7-8 partite - queste le parole di Fabio Mandarini, giornalista del Corriere dello Sport, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Tra Coppa Italia, campionato ed Europa League, il Napoli affronterà anche la Juventus in campionato. Ci sono problematiche interne sotto gli occhi di tutti. C’è stato un atto di De Laurentiis molto chiaro, fatto subito dopo la sconfitta di Verona: ha sentito Allegri e Benitez, forse anche Sarri. E, giustamente, a distanza di una settimana c’è stata la reazione di Rino in conferenza stampa. Ieri è arrivato questo Tweet che ha chiarito la situazione di Giuntoli, fatto per creare un po' di serenità all’ambiente. Benitez? La chiamata c’è stata, ma è giusto sottolineare che Rafa rappresenti una figura che potrebbe ricoprire entrambi i ruoli: allenatore e direttore sportivo. La sua storia ci dice che è un manager all’inglese. A Napoli portò giocatori molto importanti che hanno fatto e fanno ancora la fortuna del club, tra cui Koulibaly, Mertens Callejon, Higuain, Reina, Ghoulam, Albiol. Ha creato, in pochissimo tempo, un patrimonio per la società. Le stesse società, oggi, sono aziende, e De Laurentiis lo sa bene. Per questo si sta guardando intorno, preoccupato di non arrivare all’obiettivo stabilito ad inizio stagione, ovvero il piazzamento in Champions. Gattuso si è risentito? Questo è il gioco delle parti. L’anno scorso accadeva lo stesso: il patron parlava col tecnico calabrese quando c’era ancora Ancelotti in panchina. Il Napoli è una società che prima non aveva un tetto ingaggi molto alto, mentre ora sì, All’epoca di Benitez, ma anche di Sarri, non c’era questa forza economica della società. Infatti Benitez andò via per allenare il Real Madrid. Comunque, attualmente, il Napoli, nonostante i tanti rimpianti, è ancora lì in alto in classifica. Anche se le strade a fine stagione si divideranno, bisogna portare a termine nel migliore dei modi questa stagione. Ridimensionamento? Penso che tutto dipenderà dalla qualificazione in Champions. Se non dovesse arrivare, la società dovrà ridimensionare il monte ingaggi. In questo contesto sarà fondamentale il mese di febbraio, che lo definirei di fuoco, con impegni importantissimi ravvicinati. Basti pensare che dovrà affrontare 3 volte l’Atalanta nel giro di un mese. I bergamaschi sono molto pericolosi ma, allo stesso tempo, strani. Capaci di stracciare il Milan capolista per poi pareggiare contro il Genoa in casa. Mi aspetto che Gattuso la affronti a specchio con una difesa a 3, che poi diventa a 5 in fase di non possesso, e con un centrocampo un po' più robusto”.