Idee e Piedi Buoni per Nicolò Frustalupi

La stagione del Napoli Primavera si sta caratterizzando per molti momenti in “chiaroscuro”, dalla vittoria contro la Juventus sia in Coppa Italia che in Campionato al pareggio contro il Torino secondo in Classifica. L’attuale posizione in classifica non lascia però tranquilla la dirigenza che ha dovuto reimpostare dall’inizio un ciclo che ha portato a settembre 2022 tanti calciatori ad approdare in Lega-Pro o in Serie B, per invertire la tendenza a Gennaio 2023 due sono i “Colpi” che Grava e Giuntoli hanno portato a termine: Cedrick Uberson Koffi dalla Roma e Simone Bonavita dall’Inter, il primo è un esterno sinistro molto rapido e capace di dare alla squadra un’estrema velocità nella fase di progressione e di rifinitura delle azioni, ama giocare a sinistra per poi accentrarsi al tiro con il destro, suo piede preferito, inoltre può giocare dietro la punta centrale senza dare riferimenti alle difese avversarie e come esterno destro, verosimilmente contenderà una maglia all’ex genoano Bilel Sahli e a Marranzino, fresco di rinnovo con la compagine partenopea, non si esclude, inoltre, un Napoli veloce ed aggressivo con il francese di origini tunisine come prima punta. Altro profilo preso proprio in chiusura di calciomercato è Simone Bonavita – regista centrale ma anche mezzala – casertano di origini ma brianzolo di adozione (è cresciuto a Villasanta, in provincia di Monza) il nostro ha Modric come punto di riferimento tecnico-tattico ma, l’ex Campione Francesco Totti, che lo rappresenta, lo ha subito paragonato a Sandro Tonali del Milan sia per la struttura fisica che per la padronanza tecnica e la personalità di cui è dotato. Gioca a testa alta e calcia punizioni e rigori; è bravo in progressione anche se dovrebbe solo imparare a velocizzare le giocate in mezzo al campo ma che le ha potenzialità enormi per arrivare in Serie A; servirà per sostituire Gennaro Iaccarino, grande talento “Made in Naples” che sarà alle prese con un lungo infortunio.

Come possono giocare

Vi pubblichiamo due immagini per farvi capire come il Napoli ha affrontato l’Empoli nell’ultima gara di Campionato, la squadra si è posizionata con un 3-5-2 che, in fase di non possesso, si trasformava in un 5-3-2 con le mezzali, Boni e Spavone, che uscivano sulle fasce lato-palla, in fase di possesso palla, invece, Boni tendeva maggiormente a stare tra le linee con gli esterni Marchisano ed Acampa che andavano al cross e Sahli che affiancava Leonardo Rossi in area; spesso Alastuey, l’ex “Mago” della Cantéra del Barcellona accompagnava l’azione spingendosi spesso in area, denotando maggiori caratteristiche alla rifinitura ed all’arrivo nei pressi dell’area di rigore avversaria “a rimorchio”, in questo contesto tattico ipotizziamo due soluzioni principali, una più vicina a quanto visto finora applicato da Nicolò Frustalupi ed un’altra soluzione che potrebbe essere più vicina a quelle che sono le caratteristiche dei ragazzi che compongono la compagine azzurra.

Il Napoli con il 3-4-2-1

In tal caso Koffi andrebbe a giocare in due ruoli, o come esterno sinistro tutta fascia, sarebbe una soluzione molto aggressiva ma che darebbe alla squadra la possibilità di avere un elemento dotato tatticamente su quel versante di gioco e si potrebbero creare momenti di forte calcio associativo con Sahli (o Marranzino) con frequenti cambi di posizione tra i due, altra soluzione sarebbe quella di alternarsi nello slot di trequartista sinistro con Sahli, dando alla squadra maggiori possibilità di sviluppo della manovra con le “Catene Laterali”, magari affiancato da un esterno di fisico e gamba come Giannini che, recentemente, ha assaporato la gioia della sua prima convocazione in nazionale. Bonavita, invece, andrebbe a giocare come mediano, darebbe quel “quid pluris” alla squadra, avendo un riferimento vicino in Alastuey, elemento con cui potrebbe creare fitte ed imprevedibili trame di gioco oppure avere sul suo lato Spavone (o Boni) che, al contrario, hanno nella fase di rifinitura il loro punto forte, in quel caso sarebbe anche protetto dal dinamismo e dalla fisicità di Gioielli.

Il Napoli con il 3-5-2

Altra ipotesi sarebbe quella di avvicinare Bonavita ai tre difensori per migliorare e velocizzare l’uscita del pallone dalla difesa, avendo tre riferimenti dietro nei tre centrali difensivi ed Alastuey molto più vicino nello slot di mezzala destra, in questo caso il tecnico toscano avrebbe anche una soluzione più offensiva in alcuni casi (quando bisognerà cercare il risultato a tutti i costi) magari con due esterni tutta fascia molto offensivi come Lamine a destra e Koffi a sinistra, inserendo le due punte centrali più “fisiche” come Leonardo Rossi e Antonio Pesce, assumendo un 3-3-4 in fase di possesso palla, lavorando su un accerchiamento della squadra avversaria con gli inserimenti delle mezzali.

Spalletti ha visto da vicino la Primavera

Nella gara contro l’Empoli abbiamo visto il tecnico della Prima Squadra presente sugli spalti ad osservare gli azzurrini (anche Rafa Benitez era solito seguire la Primavera), nel secondo tempo, inoltre, la squadra si è presentata con un inedito 4-2-3-1 di cui riportiamo semplicemente la formazione: Boffelli – Barba, D’Avino, Obaretin, Acampa – Alastuey, Spavone – Boni, Sahli, Koffi – Pesce, chissà se nel fitto colloquio avuto dai due tecnici ci sia la volontà di provare nuove strade, nuovi percorsi tecnico-tattici volti a dare una diversa fisionomia di gioco alla squadra, di sicuro due elementi talentuosi e tecnicamente validi come Koffi e Bonavita daranno al tecnico tante possibilità in più per dare alla squadra quelle sicurezze emotive e tecnico-tattiche che permetteranno una salvezza quanto più serena possibile.