L’infortunio di Insigne poteva far perdere certezze, ma così non è stato. La svolta del match in avvio di ripresa, quando Zielinski ha finalizzato una splendida progressione offensiva. Da quel momento in poi, è stata un’altra partita, con la squadra ospite che si è letteralmente sgretolata sotto i colpi degli azzurri. Prima Mertens, poi ancora Lozano, quindi Elmas, infine Politano, hanno messo il sigillo sul risultato. La gara col Genoa ha messo in risalto un aspetto importante. Il Napoli con tanti giocatori offensivi di qualità in campo, costruisce molte occasioni ed arriva facilmente in zona gol; Osimhem, anche se non segna, è determinante, attirando i difensori avversari, creando spazi per i compagni, favorendo anche gli inserimenti dei centrocampisti. Tuttavia, come ha ammesso lo stesso Gattuso, per reggere il 4-2-3-1, serve il sacrificio di tutti. Fabian e Zielinski devono fare un lavoro diverso, gli esterni d’attacco hanno il compito ripiegare sulle fasce, mentre i centrali offensivi devono essere i primi difensori, pressando sul nascere l’azione avversaria. Qualcosa va ancora perfezionato, ma siamo sulla strada giusta. A questo punto, viene da chiedersi se Gattuso sarà così spregiudicato anche contro squadre più forti. Primo banco di prova, la sfida con la Juventus, ancora in rodaggio ed alla ricerca dei giusti equilibri. Se il Napoli dovesse fare risultato anche a Torino, lancerebbe un messaggio forte ed inequivocabile al campionato! L’attesa è già iniziata...