L'Argentina, ma non solo per Maradona: da dirigente ho avuto tanti calciatori argentini, sono vicini a noi campani per mentalità e carattere. Tra i tanti che ho avuto ricordo il professore in campo che era Sensini. Tra i brasiliani ricordo il talento ma anche la fragilità di Amoroso. In futuro il Napoli, avendo apprezzato molto Raspadori da prima punta con l'Italia, Spalletti dovrà provare a far coesistere Raspa con Kvaratskhelia e Osimhen. E' la nuova sfida del tecnico, magari li prova in Turchia. Un vice Di Lorenzo? Non lo prenderei, lascerei tutto come sta, e credo che il Napoli seguirà questa strada. Del resto Di Lorenzo è un calciatore di grande resistenza e abituato a giocare tante gare in una stagione. Quanto vale Osimhen dopo la vittoria del Globe Soccer Awards? Dipende dal compratore".
Gennaro Iezzo, ex azzurro e allenatore, è intervenuto a Radio Marte in Marte Sport Live della sera (ogni giorno dalle 20 alle 21) condotto da Dario Sarnataro: "Meret in Nazionale? Un'altra conferma della sua bravura, ma a me non sorprende. Fa piacere che Mancini lo tenga in considerazione, per me Alex è uno dei più forti nel panorama europeo, ha ancora qualche anno per maturare, tra infortuni e scelte scellerate per il turn over in passato non ha avuto la possibilità di crescere. Adesso ha ancora 2 anni per maturare e mostrare il suo valore. In cosa può migliorare? Forse nelle uscite alte, deve rendersi conto di essere forte anche nell'andare a prendere quelle palle alte, con sicurezza e fisicità. Ai Mondiali oltre all'Argentina, vecchio mio amore anche quando l'Italia era alla rassegna iridata, ovviamente per la presenza di Maradona. Però mi piacerebbe molto se lo vincesse un calciatore del Napoli, porterebbe ulteriore entusiasmo e mentalità vincente agli azzurri. La sosta? Da un lato è un vantaggio per rifiatare e recuperare qualche forza. Dall'altro è un peccato fermare questa inerzia, non è così semplice riattaccare la spina dopo averla staccata per 50 giorni, ma in questo senso Spalletti è una garanzia assoluta"