Il sogno è vincere trofei. Complimenti perché dopo 33 anni si è vinto lo Scudetto, ma il Napoli deve giocare la Champions League ogni anno ed essere una squadra molto importante in Italia come l’anno scorso».Io arrivo qua, non voglio rivoluzionare tutto. Se la squadra sarà questa. Non toccherò nulla, ma metterò qualcosa del mio. Qualsiasi allenatore che si siede sulla panchina del Napoli sa che il compito è arduo, perché quando hai vinto lo scudetto per fare meglio devi ripeterti. Non sarà così semplice. Vediamo se la squadra somiglia a quella dell'anno scorso, se è così non cambierò tante cose. Ma andrò anche a mettere il mio tocco. Con il 4-3-3 ho vinto a Lille e ho fatto due volte il secondo posto con la Roma, poi sono arrivato in altre squadre in cui ho usato anche altri moduli. Dico questo perché un allenatore si deve adattare alla rosa, sembra che il 4-3-3 vada come i guanti a questa squadra, ma oggi ci sono tanti aspetti che ti fanno pensare che la squadra deve anche sapere cambiare modulo. Io voglio che i miei giocatori abbiano una cultura tattica importante per sorprendere gli avversari. Voglio giocatori intelligenti che possano vincere senza avere solo un piano A"