Mercoledì, 21 Giugno 2017 20:58

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In questo periodo i tifosi del Napoli sono concentrati sulle trattative che serviranno a rinforzare la squadra in vista della stagione seguente; al momento l’attenzione è sicuramente rivolta al futuro di Pepe Reina, nel frattempo lo scouting è impegnato a monitorare elementi validi che potrebbero servire sia nell’immediato che in future sessioni di calciomercato.

Le ultimissime danno Meret, Mario Rui (Mario Rui - Articolo cuoreazzurro.it), Berenguer ed Ounas come i “nomi” più vicini a vestire la maglia azzurra, tuttavia Giuntoli è al lavoro per assicurare alternative e situazioni da tenere pronte in ogni caso, va precisato che, almeno per ora, sono trattative poco probabili, per i motivi più vari, ma non si esclude che abbiano, ora oppure a Gennaio 2018, una loro praticabilità.

Il primo nome è quello di Nelson “Nelsinho” Semedo, è un esterno destro basso portoghese di origini capoverdiane, gioca titolare nel Benfica ed ha una clausola rescissoria di quarantacinque milioni di euro (tale cifra potrebbe rendere l’operazione più indicata per Giugno 2018); ha iniziato a giocare nell’União Sintrense, a livello giovanile, nel 2012 si trasferisce al Benfica, dove effettua tutto il percorso di maturazione nella squadra B, dove mette a referto quarantadue presenze, due gol e cinque assist nel campionato di “Segunda Division" con il Benfica B. Il portoghese è dotato di una velocità e di un'agilità fuori dalla norma, con cui cavalca la fascia più e più volte nel corso di una partita; proprio la corsa e la grande velocità sono le sue doti principali con supera gli avversari e crea tante situazioni propizie per la propria squadra lungo tutta la fascia per arrivare sul fondo e sfruttare l'ottimo cross. Molto elegante e dotato di un’ottima tecnica (per essere un esterno basso), è sempre pronto a sganciarsi e a spingere per partecipare alla manovra non disdegnando gli inserimenti in area avversaria (per questo può giocare anche come esterno alto).

Nélson Semedo

In fase di possesso palla è molto intraprendente, è una costante spina nel fianco per le difese avversarie e dà sempre un appoggio alla manovra della sua squadra.

In fase di non possesso è abbastanza ordinato in marcatura, la velocità lo aiuta molto pure nei recuperi difensivi ed ha buon senso della posizione; di contro, soffre la fisicità dell'avversario vista la leggerezza e la poca forza.

Restando in Portogallo scopriamo Raphael Guerreiro (opzione fattibile solo in caso di partenza di Faouzi Ghoulam), acquistato dal Borussia Dortmund, ha tutte le caratteristiche che fanno al caso della nuova visione giallonera del calcio totale: può giocare praticamente ovunque, abituato com’è a farlo sin dall’inizio della carriera. Infatti, è un talento naturale nel predisporsi al cambiamento di posizioni in campo senza che la qualità delle sue prestazioni ne risenta. Giunge in Vestfalia dal Lorient, prima che il giocatore si aggreghi al Portogallo in vista degli Europei in Francia dove Raphael Guerreiro si rivela uno dei migliori del gruppo che Fernando Santos porta sul tetto continentale. Il giovane esterno sinistro basso è quello che meglio interpreta il sentire calcistico del suo commissario tecnico: grande qualità senza dover rinunciare alla concretezza: una media di sei azioni difensive per partita (14 intercetti e 17 recuperi) e il 63% di contrasti vinti, unita ad una precisione dell’85% e la capacità di vincere nel 58% dei casi il duello con il diretto avversario (di qui i 7 key passes distribuiti nel corso del torneo). Nella finalissima contro i padroni di casa, manco a dirlo, è uno dei migliori in campo (4 intercetti, 6 recuperi, 100% di contrasti vinti, 88% di passaggi riusciti), ed una mostruosa partita di intensità ed applicazione tattica sulla fascia di competenza (quella mancina).

Raphaël Guerreiro

Quando arriva al Borussia, l’inserimento nei meccanismi di squadra avviene velocemente e in maniera del tutto naturale, sulla falsariga di quanto accaduto ai tempi del Lorient e del salto in Ligue 1. Non importa quale sia la squadra o la categoria: Guerreiro è un giocatore che fa della propria universalità il principale punto di forza, del resto ogni singola caratteristica di Guerreiro richiama al suo saper essere uomo ovunque e al suo essere stato impiegato in quasi tutti i ruoli del centro sinistra. Mancino naturale, ma dotato di ottima tecnica con entrambi i piedi, ha un fisico non possente ma ben strutturato che gli consente di avere la meglio anche nei contrasti più duri, uno spiccato senso della posizione che gli permette di rimediare agli errori in fase di impostazione, denota grande pulizia ed equilibrio nella costruzione del gioco (87% di passaggi riusciti) fatto sia di passaggi in orizzontale (stile Barcellona) che di verticalizzazioni (stile Sarri), inoltre dimostra innata capacità di inserimento dal lato debole e sfruttamento degli spazi attaccando la profondità e grande precisione nella conclusione.

Tuchel finora l’ha utilizzato da esterno a tutto campo soprattutto contro avversari a loro volta particolarmente offensivi (in un 3-4-2-1), come mezzala offensiva contro avversari molto chiusi (in un 4-3-3), passando addirittura per il ruolo di secondo centrale di centrocampo nello strano 3-4-2-1 costato la sconfitta a Leverkusen (dove, comunque, è risultato il migliore dei suoi), oltre, principalmente ad utilizzarlo come esterno, sia alto che basso nel 4-2-3-1 e nel 4-3-3.

Sempre sulla sinistra, stavolta in Italia e precisamente a Palermo, al Napoli è stato accostato Giuseppe Pezzella, il giocatore nasce come esterno sinistro nel Monteruscello, ma la sua capacità di calciare bene con entrambi i piedi lo rende un valido sostituto anche nel ruolo di esterno destro, inoltre, nella formazione Primavera dei rosanero, viene spesso utilizzato più avanti, sulla linea del centrocampo per giocare come esterno di sinistra in un reparto a quattro, in virtù delle proprie caratteristiche tecniche, ha ottime doti di spinta ed è in grado di supportare con efficacia l’azione offensiva. La forza, la tenacia e la resistenza atletica, lo rendono, particolarmente efficace in entrambe le fasi di gioco, anche se presenta ancora qualche pecca nel momento di interdire la manovra avversaria.

Giuseppe Pezzella

Pezzella ha esordito nella stagione 2015-2016 in Serie A contro l’Atalanta, mentre ha giocato per la prima volta dall’inizio contro la Roma. In totale ha collezionato 10 presenze in prima squadra tra campionato e Coppa Italia.

Quest’anno, seppure la stagione del Palermo sia culminata con la retrocessione dei rosanero in Serie B, il nostro ha messo in luce una straordinaria duttilità tattica, è stato impiegato infatti sia sul centrosinistra in una difesa a tre che come esterno tutto campo (3-5-2 e 3-4-2-1), mentre è stato utilizzato come esterno basso in una difesa a quattro. É un’operazione che può essere portata avanti a prescindere dal budget di mercato che si troverà a stanziare ADL per questa sessione di calciomercato e potrebbe essere favorita dal fatto che il calciatore è nato a Napoli; ci sarebbe da superare la forte concorrenza dell’Udinese.

Tornando in giro per l’Europa il nostro viaggio si ferma in Russia, più precisamente alla Lokomotiv Mosca, dove gioca Aleksej Miranĉuk, sembra pronto per i grandi palcoscenici del calcio mondiale Miranchuk viene notato, insieme con il fratello Anton, dal manager della Lokomotiv Mosca Youri Krasnozhan, che contatta i genitori dei ragazzi e, dopo un paio di allenamenti, li invita ad accettare la proposta del club. Nelle giovanili deiŽeleznodorožniki(i ferrovieri) il sedicenne Aleksei inizia a ottenere i suoi primi successi: tre campionati giovanili di Russia, di cui uno deciso da una sua doppietta, e il titolo di MVP della Russian Football Union; l’anno seguente viene aggregato alla prima squadra della Lokomotiv e inizia la sua avventura nel calcio professionistico; inoltre, seppur ancora giovanissimo, viene regolarmente convocato con la Russia under 19 prima, con l’under 21 poi, mettendo insieme 17 presenze complessive e 2 gol.

Aleksey Miranchuk

Il suo nome inizia ad acquisire fama a livello nazionale infatti decide la finale di Coppa di Russia con un gol individuale meraviglioso, un mix di classe e di tecnica. Il commissario tecnico della Russia, Leonid Slutsky, convoca così Miranchuk per la partita amichevole contro la Bielorussia nel Giugno del 2015. Il ragazzo è entrato a venti minuti dalla fine al posto di Youri Zhirkov, bagnando il proprio l’esordio con un gol allo scadere.

Con tutta probabilità, la prossima sessione di calciomercato vedrà coinvolto anche lui. La Lokomotiv vorrebbe trattenerlo ancora un anno, forte di un contratto con scadenza 2018, ma sul nostro c’è da registrare la pressione di molti top club francesi, specialmente PSG, Rennes, Monaco e Marsiglia e spagnoli, tra cui Real Sociedad, Villarreal e Sevilla. La richiesta economica della Lokomotiv è di almeno 5 milioni.

Miranchuk gioca prevalentemente da trequartista centrale in un 4-2-3-1, nello stesso sistema di gioco può interpretare brillantemente il di esterno alto a destra, così come nel 4-3-3, dove può disimpegnarsi anche come mezzala; svolge senza problemi i ruoli di prima e seconda punta in attacchi formati da due elementi. Ha una buonissima struttura fisica che gli garantisce tanta dinamicità a livello muscolare, oltre ad un’ottima tecnica ed una più che discreta velocità. Mancino puro e dotato di un tiro molto potente, tende spesso ad allargarsi sulla fascia destra per rientrare e successivamente calciare. Deve migliorare dal punto di vista caratteriale e della concentrazione per essere maggiormente costante a livello di rendimento.

Concludiamo il nostro viaggio in Germania dove, nel sorprendente Lipsia di Ralph Hasenhüttl, gioca Timo Werner. Cresce nelle giovanili dello Stoccarda, la squadra della sua città, segna a valanga con la squadra biancorossa, e non è da meno con laGermania. A soli 16 anni, nonostante lo Stoccarda non attraversasse un periodo roseo, viene promosso titolare dall’allenatoreSchneider; diviene così il più giovane calciatore a segnare in Bundesliga, grazie al suo gol realizzato contro l’Eintracht Francoforte.

Timo Werner

 

Fin dagli inizi, il giovane calciatore tedesco si è distinto per la sua grande umiltà e voglia di migliorare. La scorsa estate, dopo la retrocessione delloStoccarda, l’RB Lipsia, la squadra del colosso “Red Bull” se lo è assicurato per 10 milioni di euro, mettendo a segno un grandissimo colpo. In questo avvio di stagione sono già 5 le reti di Werner in 10 partite. L’attaccante classe ’96 è uno dei giovani più interessanti del panorama tedesco ed europeo;esprime al meglio le sue potenzialità da attaccante centrale. Dotato di buona tecnica, se la cava con entrambi i piedi. In possesso di un grandissimo fisico, è un calciatore molto scaltro e bravo a giocare sull’errore del difensore. Calcia molto bene in porta e sa muoversi sul filo del fuorigioco. É sicuro dei propri mezzi e palla al piede mostra anche una certa disinvoltura sia nel controllo che nella corsa. Ha tutte le caratteristiche e l’identikit giusto per acciuffare con forza l’eredità dei grandi attaccanti tedeschi del passato e del presente. Il meglio deve ancora venire.

Tatticamente quest’anno ha giocato prevalentemente da seconda punta in un interessante 4-4-2 con Poulsen, che non da punti di riferimento agli avversari, può giocare, con lo stesso sistema di gioco, anche come prima punta con elementi rapidi come Burke e Sabitzer; nel 4-3-3 gioca prevalentemente come punta centrale, ha ricoperto anche la posizione di esterno alto, ma allontanarlo dalla porta non è una mossa che favorisce il suo rendimento. Anche questa è comunque un’operazione più indicata per Giugno 2018.

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