Partita davvero senza alcun obiettivo se non il tentativo dei felsinei di acciuffare il decimo posto e quello dei partenopei di arrivare a 80 punti.
Il Napoli parte bene con qualche azione interessante, anche se comunque si nota subito la oramai solita partita indolente di Insigne e la conferma che forse a Napoli Verdi non ha possibilità di conferma per l'anno prossimo.
Però improvvisamente sul finire del primo tempo il Bologna stende il Napoli con due gol in rapida successione.
Il primo di Santander di testa su cross di Palacio , ma con la responsabilità grave di un Luperto davvero inguardabile per tutta la partita, il secondo ad opera dell'ex Dzemaili su palla persa a centrocampo dall'inconsistente Lorenzo Insigne.
Il secondo tempo si apre con la temporanea rimonta azzurra avutasi in coincidenza, o quasi , con la sostituzione del numero 24 ( oramai sono mesi che non offre più una prestazione sufficiente ) e del già citato Verdi, con il solito elettrico Dries “Ciro” Mertens e con l'insostitubile Josè Maria Callejon, che con molta probabilità firmerà a breve il prolungamento di contratto con la società partenopea.
Il 2-1 viene siglato dal redivivo Faouzi Ghoulam , che scappa sulla linea del fuorigioco e beffa il portiere bolognese con un forte tiro.
Il 2-2 è invece firmato dal solito Mertens ( 84 gol con il Napoli ) su di una rocambolesca azione avviata con uno splendido passante di Callejon.
Il Napoli poi rischia di passare addirittura in vantaggio quando Zielinsky colpisce l'ennesimo palo di questo campionato ( 27imo … un record ) con la sua solita “botta” da fuori area.
La partita sembra così incanalarsi verso un salomonico pareggio, allorchè il Bologna torna di nuovo in vantaggio con un gol fortunoso di Santander favorito anche dalla poca attenzione della difesa azzura di questa partita.
Una sconfitta che comunque lascia il tempo che trova , in attesa della oramai prossima rivoluzione tecnica e di giocatori che attende la squadra di Carletto Ancelotti e dei suoi tifosi.