Gli azzurri sono lenti, prevedibili, mai pericolosi. Manca la pur minima reazione. Il Granada è ben messo in campo, pressa alto, si difende con attenzione e chiude bene tutti gli spazi. Il piano tattico di limitare i danni fallisce miseramente. Nella ripresa, Gattuso perde anche Politano, sostituito con Zielinski; il Napoli ci prova, ma manca la precisione negli ultimi sedici metri. In campo i giocatori danno tutto, sono esausti; Osimhen non è al meglio e si vede, Insigne stringe i denti, Fabian non ha i novanta minuti nelle gambe, ma dalla panchina, esauriti gli unici due cambi (gli altri sono giocatori della primavera), il tecnico può fare ben poco. Il primo round finisce con la vittoria degli spagnoli, ma gli azzurri meritavano almeno un gol. Tra una settimana servirà un’impresa nella gara di ritorno, ma ci vorrà una prestazione diversa. Il Napoli ci arriva ancora in piena emergenza e non sarà facile. Prima però testa all’Atalanta, con poche energie, il morale a terra e gli uomini contati; ma l’orgoglio, quello, non deve mancare!