COME FERGUSON - "De Laurentiis mi vorrebbe qui a vita, ma posso dargli garanzie psicofisiche per 8 anni al massimo. Il tempo passa e da rimbambito in panchina non mi ci vedo...".
VITTORIA VICINA - "Ho una squadra già ben strutturata e con margini di crescita, anche se giovane. Nei ruoli cardine siamo a posto, la spina dorsale è robusta: due portieri di valore, una difesa affidabile con un fenomeno come Koulibaly, il centrocampo ben strutturato con Allan, Zielinski e Fabian, pedine di spessore in attacco. Siamo destinati a crescere, con investimenti mirati e fatti in sintonia col club".
I BIG RESTANO - "Il Napoli non è costretto a vendere e tanto meno a realizzare plusvalenze. Koulibaly da qui non si muove".
VINCERE SENZA TOP-PLAYER - "Sicuro, se ne trovi altri come Meret e Fabian. Nel mondo ci sono molti giovani top player. Conta la loro personalità, il carattere di un giocatore prescinde dalla sua età".
LA JUVE SI FERMERA' - "Gli 8 scudetti di fila raccontano un dominio assoluto: la A è in linea con Ligue 1 e Bundesliga. Ma quest’egemonia diminuirà, le milanesi verranno fuori. Ad approfittare del calo della Juve dovrà essere in primis il Napoli, altrimenti sarà una nostra grave mancanza. Il Napoli non sarà mai come la Juve, ma prima o poi potrà batterla.. Avremmo dovuto avere qualche punto in più, ma il ritmo dei bianconeri è stato insostenibile. Hanno grandi risorse e il Napoli non ha vinto ancora finora solo per una questione economica. Il fatturato incide molto nel calcio moderno, quindi ci proveremo secondo il nostro modello".
EUROPA LEAGUE - "Questo sorteggio ci ha ridato motivazioni. Sarà un duello incerto e molto equilibrato, dal pronostico difficile. Bisogna orientare la qualificazione all’Emirates Stadium. Favorite? Arsenal, Chelsea e Napoli".
INFORTUNI - "Albiol torna in Italia lunedì, già pronto. Potrebbe farcela, insomma, ma non vogliamo forzare. Ci proveremo per il ritorno al San Paolo. L’unico fuori gioco è Diawara".
SULLO STADIO - "Noi non abbiamo uno stadio di proprietà come la Juve. È un aspetto che fa la differenza. Il presidente è pronto a farne uno nuovo, ma serve l’appoggio delle istituzioni e della città. Mi pare ci sia la volontà di migliorare il San Paolo, un aspetto molto positivo per crescere".
Fonte:tuttonapoli