Quanto sarà importante lo stadio per la crescita del club? "Andrò a firmare una convenzione di 10 anni col Comune, ma verificherò se mi faranno fare degli interventi economici per migliorarlo ulteriormente e capire come modificare poi la convenzione decennale in qualcos'altro".
Il gap con la Juventus quanto è profondo e quanto ci vorrà? "E' un problema di fatturato, se avessi il fatturato di altre squadre, inglesi o tedesche, vincerei tutti gli anni. Ronaldo ad esempio fa la differenza, non c'è dubbio, ma se cambi allenatore e lui con grande onestà intellettuale vuole capire le reali capacità di ognuno, non puoi non farli giocare e devi mettere in conto anche che con un modulo diverso di quello degli ultimi anni che ha dato emozioni, è chiaro che qualche partita la perda, tra Ronaldo e qualche partita persa per valutare i giocatori... Io devo ragionare su un percorso, non l'annualità mentre il tifoso è tifoso, ma sragiona perchè lo fa col cuore ed ha ragione a voler vincere, ma noi prima o poi ce la faremo, da capire il prima o poi (ride, ndr)".
Sulla sfida all'Arsenal: "Sarebbe stato più facile con altre squadre che sono andate ad altre nostre rivali. Io credo che Ancelotti sappia gestire la competizione, lui preferisce giocare quella di ritorno in casa, io per scaramanzia avrei preferito il contrario perché ultimamente ci aveva detto bene. L'Arsenal è una squadra competitiva, ha un bravo allenatore, ma il nostro è migliore e questa interruzione per le nazionali stavolta è stata utile e alla ripresa tutti saranno in forma e concentrati in campionato e coppa".
Sulle modifiche chieste dall'ECA: "I campionati sono da salvaguardare, rappresentano l'identità culturale territoriale. L'Italia poi si basa sulle diversità cittadine che abbiamo. Un campionato che si giochi nei giorni europei è interessante, è difficile da rimodulare, ma bisogna sedersi intorno ad un tavolo e capire le problematiche di tutti i paesi. Partite in Cina? Sono sempre stato attratto dalla Cina, mio nonno fu un precursore passando 15 anni in Cina, anche cinematograficamente con i film sul kung fu. E' un paese da frequentare, non so se è corretto però iniziare il campionato lì, ma durante l'estate ad agosto, con l'Italia che si ferma, gli stadi sono semivuoti e tanto vale esportare il nostro calcio. A Parigi se il PSG dovesse giocare un altro giorno, così come a Madrid se il Real gioca fuori casa. Gli italiani vivono ovunque e gli stadi si riempirebbero".
Fonte:Sky