Il pallone ormai è un business planetario che richiede competenze e abilità
gestionali non alla portata di tutti. E se c’è qualcuno che ha saputo interpretare il nuovo ruolo di
leader al meglio in un calcio in costante trasformazione, questo è senz’altro Aurelio De Laurentiis. Attraverso l’analisi del personaggio ADL e del caso Napoli (senza dimenticare il Bari, guidato dal figlio Luigi, che nel giro di pochi anni è passato
dalla Serie D ai vertici del campionato cadetto) e avvalendosi delle testimonianze di giornalisti, addetti
ai lavori e personalità del mondo della finanza e della politica, Vincenzo Imperatore realizza in forma
di business game il primo libro sul delaurentiismo, un modello imprenditoriale di successo, che mette
in dialogo diretto il tifoso e l’uomo d’affari per fare emergere le capacità di chi, pur scontando un
limitato consenso popolare, ha dimostrato che perseguire la massima efficienza gestionale non
impedisce di sognare e di vincere in una piazza difficile come quella partenopea. Un progetto che nasce con l’obiettivo di veicolare presso il popolo degli appassionati di calcio la conoscenza dell’imprenditore-manager De Laurentiis e delle dinamiche fredde, razionali e necessariamente orientate al
profitto, amplificate da difficoltà e problemi non comuni, che si celano dietro ogni decisione di un capitano
d’industria. E ancor di più per sottolineare le capacità di chi, anche scontando un limitato consenso
popolare, è riuscito comunque a dimostrare che si può vincere, in una piazza povera e difficile, anche con
l’efficienza gestionale. E che “i papponisti”, interpreti di una corrente di pensiero che contesta Aurelio De
Laurentiis per la sua presunta scarsa propensione a investire per far “vincere” il Napoli («Pappo’, cacce ’e
sord» il loro slogan-manifesto) e soprattutto per la più eterea (e forse storico-antropologica)
“incriminazione” di aver sfruttato Napoli per il “lurido” fine del profitto («Pappo’, si venuto a fa ’e sord
’ncuoll a nuje»: altro mantra del pensiero papponista), non potrebbero fare il presidente neppure per un
giorno.
Questo libro è un tentativo di iscrivere il tifoso di una squadra di calcio alla scuola di imprenditoria e
management del presidente che ha riportato il Napoli tra le migliori squadre d’Europa (e con il Bari sta
ribadendo il cammino). Un esperimento che possa consentire al sostenitore del Napoli (ma pure di un’altra
squadra) di abbandonare certi luoghi comuni e di capire cosa significhi fare il presidente anche per un solo
giorno. Tenteremo di aiutare i lettori meno esperti in queste materie a capire, mediante l’utilizzo di un
vocabolario volutamente non tecnico, il significato di alcuni termini di largo (e spesso improprio) utilizzo,
riferiti appunto alla gestione non sportiva delle società di calcio. Un piccolo manuale che non ha
assolutamente pretesa di esaustività, ma si pone l’obiettivo di rendersi basico e sufficiente anche per i non
addetti ai lavori per comprendere meccanismi e processi di pregnante contenuto tecnico e professionale.
Perché anche la mente saccente di un tifoso di calcio (del “papponista”) ha qualcosa da imparare dal vero
protagonista dei successi della squadra azzurra.
VINCENZO IMPERATORE
Nato a Napoli nel 1963, è stato per ventidue anni manager di una
multinazionale della finanza. Nel 2012 ha fondato Imperatore
Consulting, brand di consulenza aziendale specializzato nei
processi di avviamento e di riorganizzazione delle piccole imprese.
Fra i suoi libri, Io so e ho le prove (Chiarelettere, 2014), Io vi
accuso (Chiarelettere, 2015), Il sacco bancario (con Ugo Biggeri,
Chiarelettere, 2017), Juve-Napoli. Romanzo popolare (con Darwin
Pastorin, Aliberti, 2018), Soldi gratis (Sperling & Kupfer, 2019),
Salviamoci! (Chiarelettere, 2021). Giornalista pubblicista,
collabora con quotidiani e riviste specializzate ed è autore di un
blog su IlFattoQuotidiano.it.
Ultra Sport - pp. 210 - 16 euro - Prefazione di Roberto Beccantini
Postfazione di Angelo Mincuzzi
