IL RINNOVO DI CONTRATTO.
Stando alla rosea le dichiarazioni rilasciate ieri dal patron azzurro hanno un risvolto nella praticità: a fine stagione, infatti, De Laurentiis e Ancelotti discuteranno il nuovo accordo. La rosea spiega che la gestione tecnica si avvicinerà sempre di più al modello inglese. "Ancelotti - si legge - sarà il manager al quale verrà affidata la responsabilità del mercato. Compito che dividerà con il direttore Cristiano Giuntoli".
LE PAROLE DEL PATRON: "LUI COME FERGUSON".
Ieri, a margine della riunione dell'Eca ad Amsterdam, De Laurentiis aveva dichiarato: "Se ho preso un allenatore che è venuto a Napoli, che ama la città, che ama il nostro centro sportivo e che, secondo le sue ultime dichiarazioni, vuole rimanere anche otto anni, io lo voglio a vita. Io sono un po' sulla linea di Ferguson, per me l'allenatore deve essere il punto di riferimento della società. La rappresenta in toto, perché al di là della conduzione societaria c'è anche la conduzione sportiva che è fondamentale, perché è centrale in ogni società di calcio".
LA DICHIARAZIONE D'AMORE DI ANCELOTTI.
Parole, quelle di De Laurentiis, che avevano fatto seguito a quelle di Ancelotti il giorno prima: "Sono stato al Milan otto anni, adesso voglio battere questo record con il Napoli. Il Napoli negli ultimi 12 anni ha fatto dei passi da gigante, tra le prime squadre d’Europa, questa squadra è molto vicina a raggiungere un risultato sportivo importante. È una società sana, che ha un progetto chiaro, investe in base a quello che ricava. Ci sono regole europee che ti impongono questo, se io sono andato ad allenare il Napoli è perché condivido ed accetto questo progetto. Anche a livello tecnico mi piace, c’è volontà di investire sui giovani, siamo vicini ad ottenere risultati sportivi importanti, altri risultati di altra natura come quella economica sono già stati raggiunti dalla società".