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Venerdì, 06 Novembre 2020 11:45

IL NAPOLI VINCE IN RIMONTA SUL CAMPO DEL RIJEKA

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Devo ammetterlo, dopo il primo tempo ero molto preoccupato. E non per il risultato. Avevo visto un Napoli macchinoso, svogliato, incapace di creare gioco, perso in un inutile giro palla, lento e prevedibile. Troppo brutto per essere vero! E il guizzo nel finale di Demme, che pure aveva portato al pari, era apparso una fioca luce nel buio più totale.

Nella ripresa, è bastato un Napoli appena più sveglio e convinto. Con un atteggiamento diverso, con un po’ più di cattiveria, i cambi giusti e qualche episodio a favore, le cose sono andate meglio. In vantaggio con un autogol (dopo una clamorosa traversa colpita dai Croati!), gli azzurri non hanno corso più rischi, portando a termine la gara senza particolari sussulti. Alla fine restano tre punti d’oro, ma Gattuso non deve e non può essere contento. Ancora una volta i suoi hanno avuto un approccio molle alla gara ed è quanto meno strana l’involuzione di alcuni giocatori rispetto ai loro standard. Koulibaly, Mario Rui, Di Lorenzo, Mertens sono irriconoscibili! Petagna è un pesce fuor d’acqua, Lobotka una presenza impalpabile… E non può essere colpa della condizione fisica. Potrebbe anche trattarsi di difficoltà di adattamento al nuovo modulo; forse questa squadra non riesce a sopportare l’inferiorità numerica a centrocampo; e come si spiegano talune amnesie difensive? Si tratta di problemi individuali oppure di una spaccatura tra i reparti che influisce sulle varie fasi di gioco? Toccherà al tecnico trovare la giusta lettura. Non è da escludere che a questo punto possa fare un passo indietro. Ma il ritorno al 4-3-3, potrebbe non essere la soluzione. Forse potrebbe bastare qualche accorgimento;  forse bisognerà solo trovare gli interpreti giusti… Intanto, ecco il Bologna. Dopo la sconfitta col Sassuolo, il Napoli deve rialzare la testa e stavolta... guai a sbagliare l’approccio.

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Enzo D'Anna