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Venerdì, 19 Agosto 2016 10:00

Sarri ed il Pescara

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Il Napoli nel destino di Sarri. Era il 7 Agosto del 2005 ed allenava il Pescara. Fù la prima volta che calpestò l'erba del San Paolo, nel primo turno di Coppa Italia. Una partita che lo vide soccombere per 2-0 con reti per il Napoli di Calaiò e Sosa. Alcuni giorni dopo, a cena con alcuni suoi amici toscani, raccontò alcuni aneddoti e tra una chiacchiera ed un'altra si commosse ripensando alla fortuna che aveva avuto. Un tecnico che in pochissimi giorni riuscì a guadagnarsi la fiducia di tutti nonostante fosse arrivato in un ambiente di giocatori di esperienza come Gautieri, Pesaresi, Delli Carri. Sempre a cena, nella sua più totale umiltà, confessò agli amici che Napoli non era un punto di partenza ma bensì di arrivo. Giocava con il 4-4-2 con due esterni offensivi e le punte schierate in verticale e già nel 2005 era molto maniacale in alcune situazioni. Difatti già nel 2005 si ribellava alla moda delle scarpette bianche o colorate, tanto da pretendere che i suoi giocatori indossassero rigorosamente scarpini neri, creando problemi di interesse con i vari sponsor. Quell'anno, a salvezza raggiunta, i giocatori gli fecero uno scherzo, allenandosi tutti con gli scarpini neri ma poi schierandosi per il match con quelli colorati. Fu un modo originale e simpatico per dirgli grazie. A fine anno, nel caos societario più totale ed a salvezza conquistata decise di andare via.

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