Se questi sono quelli che vogliono vincere il tricolore c'è poca da stare allegri- Napoli in forte emergenza fuori Meret e Buongiorno, insomma gli assi portanti della difesa. E mica è poco. Ma c'è un fenomeno che si chiama Anguissa, e non a caso è sulla lista dei partenti. A un certo punto, prende palla a metà campo, semina avversari come birilli e batte Skorupski. Una iradiddio. Super. Napoli vola. Il Bologna non reagisce subito, è passivo, timido ed intimorito e sono gli azzurri a tenere pallino del gioco con un susseguirsi di occasioni. Ottimi nei primi 45'. Mentre la reazione del gruppo Italiano è alquanto blanda.
Ripresa, tutto cambia purtroppo. Il Napoli, come già accaduto in passato, ha un netto calo. Non fa nulla per erigersi sugli avversari. Si abbassa ed il Bologna pareggia con un magistrale tacco magico sotto porta. Al quel punto è la squadra di casa a tenere le redini del gioco, mentre gli azzurri spariscono dal campo. Nessuna occasione creata. Solo confusione, stanchezza ed aria fritta. Ma come si può ancora affermare che con questo piglio si possa puntare al primo posto. Neppure se l'Inter si suicidasse. Il tricolore resta un sogno osceno.
Vali solo un tempo, caro Napoli non sei da primato-Qualcosa nella preparazione fisica degli azzurri non va per il verso giusto. Un tempo su buoni livelli, poi si molla. Successo già a Como, col Milan ed ora a Bologna. Si diceva che giocare una volta a settimana fosse un vantaggio, I fatti dicono il contrario, o quantomeno il Napoli non beneficia del riposo prolungato. E' da considerare però una statistica. Conte è l'allenatore che in serie A ha sinora effettuato meno cambi. Il che la dice lunga su alcuni postulati del gruppo. La panchina non dà affidamento come la prima squadra, lo stesso tecnico non ha fiducia assoluta nelle seconde linee. Se può arriva al 90' con i titolarissimi. Ed allora il discorso ricade sempre sul mercato di gennaio, su quella stasi colpevole e che potrebbe valere la perdita di uno scudetto che era alla portata.
Neres e Kvara, ma ci faccia il piacere- Il portoghese non ha brillato. Un primo tempo sulla sufficienza poi è sparito dal campo. Da quanto è partito titolare non ha mai inciso più di tabnt. Diverse erano le sue scorribande quando subentrava panchina, allorchè dava ritmo ed imprevedilità alla partita. Ma visto il rendimento di Kvara, del grande ex, al Psg, soprattutto in Champions è eresia pure dire che Neres possa essere il predestinato ad una sostituzione eccellente, troppo impegnativa sinora per l'ondivago Neres. Il vero rimpiazzo del georgiano non è mai arrivato, dovevasi cercarlo col lanternino a gennaio ma Adl e Manna hanno fatto flop in sede di maercato. Un disastro.
Un occhio alle rivali- Ad esser chiari diremmo alla rivale, l'Inter. Impasticciata a Parma, dopo essere stata avanti di due gol, ha accusato stanchezza e stress ed in nove minuti s'è fatta rimontare. I nerazzurri non sono una corazzata. Ma se il Napoli è una barcaccia che non tiene il vento. I giochi se non già fatti, potrebbero esserlo presto. I tre punti di distacco restano una distanza preoccupante, anche se il calendario sembra a vantaggio degli azzurri. Ma è un Napoli che oggigiorno ha perso certezze, grinta e qualità. Tutte caratteristiche che storicamente appartenevano alle squadre di Antonio Conte.
(Foto fonte Calcionapoli.24)
chio alle rivali-