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Venerdì, 16 Dicembre 2022 15:27

Oggi a 1FootballClub by IlSognoNelCuore abbiamo intervistato:  Gianluca Comotto; Alessandro Sacco; Adrian Ricchiuti; Gaetano D'Agostino

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Oggi a 1FootballClub by IlSognoNelCuore abbiamo intervistato: 
Gianluca Comotto;
Alessandro Sacco;
Adrian Ricchiuti;
Gaetano D'Agostino

 

GIANLUCA COMOTTO
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gianluca Comotto, ex calciatore, tra le tante, di Torino e Fiorentina. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Progetti attuali? "Dopo tante stagioni nel calcio mi sono fermato, è un anno sabbatico da questo sport. Forse non è la situazione adatta alle mie caratteristiche, ma è necessario vivere un periodo di riflessione per riprendere a fare ciò che più piace. Sto seguendo i diversi campionati, ma ormai nel calcio è fondamentale essere mutevoli. Non ho un'idea precisa di quale ruolo ricoprirò nella prossima squadra, ma sono aperto a tutto" . Impatto di Kim con la Serie A? "È stato impressionante, ha subito dato l'idea di un ragazzo il quale ha compreso sin dal principio le difficoltà del campionato. Non è agevole riuscire ad analizzare così bene le letture di gioco in un campionato complicato come la Serie A". Giudizio sullo scambio Bereszyński-Zanoli? "Sarà un'operazione rilevante per il giovane azzurro, il quale farà un po' di esperienza alla Samp. Il polacco, invece, conosce già bene la Serie A e può offrire un apporto prezioso al Napoli". L'avventura doriana sarà formativa per il terzino del Napoli? "È un affare che sarà completato in questo senso. Alessandro è un calciatore forte in prospettiva, ma ha bisogno di spazio per crescere. Approderà in una squadra la quale non sta vivendo un periodo felice, ma almeno avrà minuti per giocare. È un'operazione intelligente per entrambe le squadre". Rischioso ingaggiare un calciatore dopo un torneo come il Mondiale? Possibile cessione di Amrabat? "Secondo alcune parole di Corvino, la Coppa del Mondo può creare delle 'bufale', perché possono esserci degli abbagli, non è mai la stessa cosa giocare in nazionale rispetto al club. Non è il caso di Amrabat, le sue caratteristiche sono state esaltate con il gioco della nazionale marocchina. Se dovesse arrivare un'offerta adeguata, la Fiorentina potrebbe anche lasciar partire il centrocampista". Pensieri sulla nuova linea dei club italiani di rischiare e puntare su giovani talenti? "Al Napoli vanno fatti i complimenti, gli ultimi acquisti confermano la lungimiranza e la visione del ds Giuntoli. I giovani, tuttavia, non devono essere identificati come degli investimenti. Per entrare in questa ottica di mercato, bisognerebbe rischiare ed investire tanto per assicurarsi giovani di talento". Micheli e Mantovani possono raccogliere l'eventuale eredità di Giuntoli? "Perdere Cristiano sarebbe una grossa problematica per il Napoli. Chi ha lavorato con questo ds, sicuramente ha ricevuto la possibilità di crescere. Un motus aziendale potrebbe essere puntare su giovani dirigenti". Paratici principale capo espiatorio dei problemi della Juve? "Dà l'idea di essere classificato come capo espiatorio. In questa situazione, la Juve ha lievemente esagerato in un procedimento non ovviato soltanto da questo club; tuttavia, ha oltrepassato il limite. I numeri in Italia devono sempre tornare, ma il problema è all'origine, poiché il calcio ad oggi è divenuto insostenibile. Anche se alcune società come il Napoli hanno intrapreso un percorso adeguato per poter crescere".

 

ADRIAN RICCHIUTI
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Adrian Ricchiuti, ex calciatore del Genoa ed attuale allenatore. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Argentina favorita con la Francia? "In finale è sempre 50 e 50, sebbene la squadra sudamericana abbia avuto un giorno in più di riposo. Dispiace per la Francia e per la questione influenzale della squadra. Mi auguro che i francesi possano recuperare tutti i loro calciatori, affinché domenica possa giocarsi una gara bellissima per questo sport". Paragone tra Messi e Maradona? "Non farò nessun genere di paragone, Diego resta il più grande della storia. Non si possono fare dei parallelismi anche per la diversità delle due epoche. Mi auguro che Leo possa vincere comunque la coppa con l'Argentina per coronare la sua carriera con un successo della propria nazionale". Gomez al Monza? "Vedrei bene il ritorno in Italia di questo calciatore. Se ritornasse in Serie A e dovesse firmare per un club come il Monza, sarebbe la decisione più giusta. Mi auguro che possa approdare in Italia da campione del mondo, abbiamo bisogno di calciatori abili nell'uno contro l'uno come Gomez. Potrebbe offrire un apporto rilevante al club lombardo". Commento sulle parole di Berlusconi? "Silvio può dire ciò che vuole, alcune dichiarazioni del patron devono essere interpretate in chiave ironica". Rimpianti delle squadre italiane per gli ex obiettivi Alvarez ed Enzo Fernandez? "I rimpianti ci saranno sempre. Ad oggi il Napoli, tuttavia, ha calciatori importanti, un club non può ingaggiare sempre qualsiasi giocatore. Alvarez è stato pagato tanto dal City, alcune società non avrebbero potuto versare la medesima cifra investita dagli inglesi, soprattutto per alcuni periodi di difficoltà. Al di là delle cose straordinarie, il Napoli è straordinario". Posizione di Raspadori in campo? "Mi assomiglia, credo che la sua posizione in campo più ideale sia la seconda punta. Dietro Osimhen può trovare gli spazi giusti, ma Spalletti è un maestro, saprà sicuramente dove collocare Jack in campo".

 

GAETANO D'AGOSTINO 
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gaetano D'Agostino, ex calciatore di Roma e Fiorentina ed attuale allenatore. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com. 

La Francia deve far fronte al virus del cammello..."Ci mancava soltanto questo in Qatar, non si capisce più nulla... La nazionale francese, tuttavia, è superiore dal punto di vista della rosa, ma l'Argentina ha acquisito più consapevolezza rispetto all'inizio del torneo. Tifo Seleccion, mi auguro che questa nazionale possa realizzare il sogno di Messi". Nuovo ruolo di Griezmann? "È l'equilibratore della Francia. È stato decisivo con il Marocco, ha offerto un apporto difensivo prezioso. In altre gare, i suoi assist e le sue idee hanno esaltato l'attacco della nazionale francese, l'intuizione di Descamps sul nuovo ruolo di Antoine è stata fantastica. Sta disputando un grande Mondiale dal punto di vista degli equilibri della squadra". Analogia con Raspadori mezzala? Gli allenatori puntano maggiormente sulla tecnica dei calciatori? "Visionando anche le amichevoli, Jack forse è più goleador rispetto a Griezmann, molto più cinico. Quando vede la porta è spaventoso... Ha avuto la sfortuna di avere in rosa Osimhen: ha approfittato del periodo di assenza del nigeriano, ma poi quest'ultimo ha ritrovato il posto da titolare e non si è fermato più. Il Napoli comunque ha un parco attaccanti strabiliante, anche se mi auguro che Raspadori possa ritagliarsi maggiore spazio, anche perché è complicato relegarlo in panchina. Nella piazza azzurra sta dimostrando di essere un grande calciatore". Le doti tecniche si possono acquisire da giovani? "Ho un'academy ed insegno tecnica ed intensità ai ragazzi, soprattutto per il dinamismo dei nuovi sistemi di gioco. Tuttavia, è necessario avere queste caratteristiche alla base, per poi essere preservate e migliorate con nuovi concetti per costruire giocatori molto forti. Infatti, non si fanno miracoli... Ho smesso per una questione professionale, ho spiegato ai ragazzi che è necessario allenarsi tanto e personalizzare la propria tecnica di base per poter maturare e migliorare". Spiegazione dell'impatto di Kim? "In Italia non abbiamo il coraggio di ripartire con diverse metodologie e nuove tecnologie, dobbiamo svegliarci. O si investe sul talento o sugli stadi, altrimenti faremo fatica in futuro, il calcio italiano diventerà soltanto l'ultima ruota del carro. La vecchia scuola ha svolto un grande operato, ma è necessario guardare avanti". Preferenza tra lo stile di Italiano o di Mourinho? "Apprezzo entrambi i sistemi di gioco. Dal punto di vista emozionale, non opto, però, per nessuno dei due stili, preferisco maggiormente Spalletti o De Zerbi. I modelli di gioco di Italiano e Mourinho non mi ispirano, non condivido i loro pensieri. Tuttavia, è necessario dare merito anche a Vincenzo, il quale si sta ritagliando uno spazio importante nel calcio italiano. Ma per la mia passione calcistica, vedendo il Napoli, cerco di ispirarmi a Luciano, che si è saputo costantemente aggiornare. La scuola italiana è conservatrice, si tende a non rinnovarsi, ma è meglio applicare un sistema di gioco simile a quello azzurro. Mourinho e Italiano hanno una loro identità definita, ma non creano la novità".

 

ALESSANDRO SACCO
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Alessandro Sacco, Serie AL Femminile. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Esiti delle gare dei club italiani di Champions Women? "Sotto una fitta neve, la Juve è scesa ieri in campo con lo Zurigo ed ha vinto 5-0 per tenere viva la speranza di qualificarsi agli ottavi della competizione. Girelli ha siglato un grande poker. Il club bianconero, infatti, ha confermato quanto di buono ha dimostrato già in campionato con la Roma nell'ultimo turno. Le giallorosse, invece, affronteranno il Sankt Polten, basta un punto contro le austriache per qualificarsi ai quarti del torneo, sarebbe un risulto storico per il club. Il prossimo turno con il Lyone sarà decisivo per la Juve". Pensieri sul Napoli Femminile? "Domenica le azzurre devono avvicinarsi alla Lazio, poiché nella giornata precedente hanno pareggiato con il San Marino Academy. Il club laziale ha un vantaggio di +5 sul Napoli Femminile. Il club campano, tuttavia, ha inviato alcune scuole calcio a visionare la partita, una splendida iniziativa per incrementare l'interesse per il calcio femminile. Questo è un grande campionato: se le azzurre dovessero vincere, lo scenario in classifica si riaprirebbe".

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Mario Passaretti

Nato a Torre del Greco il 28/05/1979, diplomato in maturità classica. Giornalista da giugno 2015 e direttore del sito www.ilcuoreazzurro.it dal 2022. Collaboratore del giornale "Il Roma"