Stampa questa pagina
Domenica, 01 Settembre 2019 09:39

Juve-Napoli: una follia sopra l'equilibrio.

Scritto da
Vota questo articolo
(0 Voti)

L'autoefficacia collettiva. Il livello di convinzione di un gruppo di avere le capacità necessarie per affrontare una sfida, anche quella più impegnativa, anche quella contro avversari "più forti", con una buona dose di fiducia nel poter essere in grado di fare una prestazione adeguata e una ragionevole aspettativa di successo.

Questo manca ad una squadra che ormai da anni dimostra di non essere tecnicamente una pippa , ma di peccare di una costante discontinuità nella personalità, che paradossalmente viene fuori più nel  palcoscenico europeo, contro squadre più forti per tecnica, qualità e mentalità, che nel campionato. Se si scende in campo timidi,intimoriti e poco convinti della propria forza tecnica e mentale, è quasi certo che non si farà una bella prestazione ma si esalterà solo la performance dell' avversario. Il primo, vero gap che il Napoli deve ridurre con la Juve è quello della personalità. Perché se il modulo si varia, la posizione si scambia, i ruoli si aggiustano e il ritardo nella condizione fisica di chi non ha fatto la preparazione atletica estiva si risolve, la personalità non può giocare a nascondino mai. La mentalità vincente di un gruppo parte dalla convinzione dei propri mezzi.
E se nei primi 60 minuti si dividono le responsabilità tra allenatore e calciatori, nei restanti 33 minuti, nei quali in un quarto d'ora si rimonta un 3-0 in casa di una juve calata e palesemente stanca, un gruppo che crede nei propri mezzi, non si appaga, cerca di dare il colpo di grazia per vincere  la partita. O, quantomeno, gestisce bene gli ultimi minuti di una gara al cardiopalma. Ma se al 91° ci si ritrova nella propria area con una punizione dai trequarti( ma poteva essere pure un calcio d' angolo o altra azione di attacco), ci si espone al rischio di un avversario forte, degli episodi, della sfortuna e dell' imprevedibilità del pallone che è bello proprio per questo, nel bene e nel male. Come non essere d'accordo col mister che si sarebbe ritenuto insoddisfatto pure in caso di pareggio? La mentalità vincente parte dalla convinzione dei propri mezzi.

Letto 976 volte
Lina Parolisi

Nata a Napoli il 10/06/1982,grande appassionata del calcio e soprattutto del Napoli. Collaboratrice del sito www.ilcuoreazzurro.it