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Sabato, 22 Novembre 2025 20:15

Napoli, schiaffi all'Atalanta e alle malelingue. Conte ritrova il suo gruppo.

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Due notizie di quelle che ti cambiano il corso di un week end, magari di una stagione, il resto è tutta pura gioia.

Cominciamo dalle belle nuove, il Napoli ha strapazzato per 3 a 1 l'Atalanta, dopo tre partite senza gol fra campionato e Champions. Ed è di nuovo primo. Vittoria scacciacrisi in ogni senso. La seconda ottima è che se c'erano dubbi sulla compattezza ambientale, fra squadra e spogliatoio, se aleggiava il sospetto che i giocatori potessero essere contro l'allenatore per motivi organizzativi e di lavoro, che lo colpevolizzassero per i tanti infortuni, ebbene la risposta è arrivata semplicemente dal campo. Con una vittoria entusiasmante per il grande e spettacolare gioco espresso nel primo tempo e per aver resistito con i denti al ritorno dei nerazzurri nella ripresa. Non che il gruppo Palladino abbia fatto mirabilìe, ma una maggiore organizzazione e qualche occasione l'hanno creata ma poi arginata con sudore e buona volontà, ma anche con una ritrovata organizzazione difensiva. Il quadrato di gioco quindi ha smentito tutto. O almeno ci ha messo una salvifica pezza a colori.

A tal proposito, l'allenatore azzurro è tornato a schierare i tre dietro, ha rispolverato uno dei suoi dogmi ed è andata più che bene. Piccola nota dolente Scamacca dimenticato in area ma può succedere. Soprattutto dopo le tre perle recapitare con maestrìa alle spalle di Carnesecchi: due di Neres che non segnava da tempi memorabili e la prima volta di Lang, uno che sinora stava ai margini ma che l'occhio buono che mastica calcio ne aveva già intuito le qualità. Bastava solo un po' di tempo e l'opportunità giusta per mettersi in mostra. 

La squadra messa in campo era figlia di una clamorosa emergenza più che di reali scelte tecniche ed è andata bene che meglio non si poteva. Incrociando le dita che nessun muscolo faccia più crac. 

Si rivede il Napoli bello e lindo- La Dea negli ultimi due anni ha sempre vinto al Maradona. Tradizione malefica che va subito esorcizzata. E' una perfetta triangolazione Di Lorenzo-Hojlund- Neres, con quest'ultimo che va in sgaloppata e fa gol dopo 20 partita a secco. Addirittura il brasiliano raddoppia, bruciando ancora sullo scatto Anor, proprio mentre l'Atalanta provava a reagire, due a zero e meglio di così.

Ma al meglio talvolta non c'è fine. A volte, certo. Cross perfetto di Di Lorenzo e primo gol in azzurro di Lang che getta dentro con una testata sicura e prepotente palla e Carnesecchi.

Al riposo sul 3 a 0. Roba da sovvertire anche il più ottimista dei pronostici.

Avvio ripresa con gli gli azzurri che sfiorano il quarto. Ma è Scamacca ad accorciare con un notevole tiro al volo su colpevole dimenticanza di Rrhamani. Tre ad uno. Intanto i nerazzurri prendono coraggio e così Conte rimescola le carte. Tre cambi ma si soffre sino alla fine. L'Atalanta torna in corsa ma il doppio svantaggio è una montagna troppo alta da scalare e poi gli azzurri fanno buona guardia. Il Napoli è tornato. Che bella nuova.

Di necessità virtù. Vincente il ritorno al passato- L'emergenza infortuni non finisce mai. così Conte è stato quasi costretto a ritornare al passato. Difesa a tre, ed è andata più che bene. così come il modulo con i due esterni incisivi, nel caso Lang e Neres, ma possono variare certo. Che sia il modulo decisivo capitato per caso al momento opportuno e che possa rappresentare una svolta. A volte le cose capitano non per caso. Ma l'assetto che ha steso i debilitati bergamaschi è un viatico interessante per il futuro. che poi sia un tuffo indietro nel tempo a risolvere i problemi del Napoli.

Il gruppo è con Conte, ambiente compatto ed avanti così-  La sosta e la sconfitta di Bologna avevano alimentato tante voci di corridoio poco piacevoli. In realtà, non si trattava solo di cattivi pensieri. Una rappresentanza della squadra, i senatori Di Lorenzo e Politano, si erano confrontati con Conte, per esprimere i dubbi della squadra sugli allenamenti stracciamuscoli, sull'organizzazione delle sedute che varia di giorno in giorno senza un programma settimanale. C'era malcontento. Poi laggiù qualcosa è cambiato Il chiarimento è arrivato. Lo zampino a debita distanza di Adl che da un po' non ama esporsi, la saggia mediazione di Lele Oriali, un nuovo confronto et voilà ci si è ritrovati tutti a remare nella stessa direzione. Nessun muso lungo, concentrati al massimo sugli obiettivi. Ci si è ricompattatati. Svanito ogni malumore. Conte nel dopo gara ha urlato a squarciagola che il gruppo è con lui. Icona dell'unità di intenti, la presenza a bordo campo degli infortunati Lukaku ed Anguissa. Il Napoli è tornato ad essere un gruppo che vuole vincere. E questa è la notizia più bella della serata, anche più dei tre gol.  

(Foto fonte Derbyderbyderby.it)

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Enzo Famiglietti

Nato a Napoli alla fine degli anni sessanta.Inizia la sua carriera giornalistica a metà degli anni novanta presso il quotidiano sportivo di breve durata Campania Sport e poi diventa redattore alla Verità di Napoli-Napoli più, dove si occupa delle pagine dedicate al Napoli ed anche dell'impaginazione delle altre sportive. Ma la sua passione resta il calcio. Negli anni successivi collabora, come redattore, al Corriere del Pallone e negli anni recenti a vari siti web Per sempre Napoli, 87 tv e successivamente ilcuoreazzurro.it