Schierati con il 4-3-3, con Lobotka vertice basso, ai lati Fabian e Anguissa e con Politano e Lozano esterni d’attacco, gli azzurri sono padroni del campo, limitando al massimo gli avversari, che di fatto non si rendono mai pericolosi. Fabian potrebbe segnare il 2-0, mentre Lozano sbaglia l’assist decisivo per Osimhen. Ma l’appuntamento col raddoppio è solo rimandato. Nella ripresa, il Nigeriano, servito da Di Lorenzo, è bravo a toccare col piattone alle spalle di Montipò. Il Napoli appare in totale controllo, ma commette l’unico svarione difensivo, consentendo al Verona di segnare con Faraoni. Un solo tiro in porta subito, un gol(!). Gli azzurri soffrono qualcosa nel finale, poi l’espulsione di Ceccherini spegne le ultime velleità dei padroni di casa. Arrivano tre punti pesanti, ma soprattutto una risposta importante dopo il ko col Milan. E’ questo il Napoli che vogliamo fino alla fine!
Aveva chiesto una prova d’orgoglio e l’ha avuta. Spalletti può essere soddisfatto della prestazione di personalità dei suoi a Verona. Un campo tradizionalmente ostico, contro una squadra che gioca a memoria e che ha pagato forse oltre misura qualche assenza. Si vede subito che il Napoli vuole vincerla. Inizialmente le mette sul piano fisico, poi, dopo la rete di testa di Osimhen, servito da Politano, ci mette anche la tecnica.
