Equilibrio spezzato in avvio di ripresa. Kvaratskhelia batte un calcio di punizione; in area sbuca Ostigard che di testa batte Allison. Gol prima convalidato, poi, dopo un lungo Check al Var, la rete viene annullata per un fuorigioco di pochi centimetri. Il match si trascina senza troppi sussulti fino all’ 85’, quando su un corner, Nunez svetta di testa e indirizza verso la porta da distanza ravvicinata. Meret non è perfetto nella respinta (il portiere finisce anche dietro la linea di porta) e Salah ribadisce in gol. All’ultimo secondo del recupero, arriva anche il raddoppio su un’azione simile e sempre su calcio d’angolo. Il 2-0 non rispecchia l’andamento della gara, e in ogni caso non cancella quanto di buono fatto vedere dagli azzurri, colpevoli di due disattenzioni fatali. Il Napoli esce da Anfield consapevole della propria forza, chiude comunque il girone al primo posto e guarda con fiducia al sorteggio di lunedi.
Non è da tutti uscire a testa alta da Anfield, contro uno delle squadre più titolate al mondo. Il Napoli ci riesce, al termine di una gara affrontata a viso aperto, con coraggio e personalità. Forti del 4-1 maturato all’andata e di una differenza reti favorevole, gli azzurri possono permettersi di giocare in scioltezza, mentre il Liverpool non da mai la sensazione di superiorità. Poche le occasioni e gara abbastanza bloccata.
